parma nevio scala

SCALA REALE! - NEVIO SCALA RACCONTA AI "LUNATICI" IL PARMA DEI MIRACOLI: “ERAVAMO UNA SQUADRA DIVERSA DALLE ALTRE. SONO STATI SETTE ANNI INCREDIBILI. LA PROMOZIONE IN A, LA COPPA DELLE COPPE, L’UEFA. TANZI? AL DI LÀ DEGLI ERRORI, QUALCOSA DI BUONO DENTRO DI LUI C'ERA" - TINO ASPRILLA “PAZZO BUONO”,  ZOLA E FABIO CANNAVARO, I COLPI SFUMATI FERRARA E ROBERTO CARLOS, IL RIMPIANTO REAL MADRID, LA SUPERLEGA, MOURINHO – E POI RIVELA COSA FA OGGI… - VIDEO

 

 

Da I Lunatici Radio2  https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici/

 

 

Nevio Scala è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte e trenta alle sei e in diretta anche su Rai 2 fino alle due.

nevio scala vino

 

L'ex allenatore del Parma ha aperto il cassetto dei ricordi: "Il mio Parma? Quello era un calcio diverso rispetto a quello di oggi, meno intasato da pressioni economiche, l'abbiamo vissuto con una intensità incredibile, i valori erano ancora la base di certi rapporti e di certe situazioni. In questo periodo l'avanzare dei problemi economici ha modificato un po' tutto, ma il mio periodo lo ricordo con un po' di nostalgia".

 

Ancora Scala: "Qualche nome? Facile farli. Tino Asprilla, uno dei protagonisti di quel periodo. Ma citiamo anche Gianfranco Zola, Cannavaro, Taffarel, Apolloni, Minotti, e molti altri. Con molti siamo rimasti in contatto, significa che quello abbiamo seminato rimane. Come si rendono una squadra tanti talenti? Con grande semplicità e con grande umiltà.

 

il parma di nevio scala

Quando ho iniziato ad allenare il Parma ai calciatori ho detto una frase che poi ho ripetuto spesso, e cioè che se ognuno di noi avesse accettato i nostri limiti, saremmo diventati una squadra vincente. Abbiamo costruito nello spogliatoio un clima, un'atmosfera, di allegria, gioia. Con la voglia di allenarci e stare insieme, in campo e fuori. Al di là delle tattiche esasperate. Noi eravamo una squadra diversa dalle altre che in quei sette anni meravigliosi ha divertito la gente".

 

Sui ricordi piacevoli e tristi: "Abbiamo vinto tanto ma anche perso tanto. Accettavamo la vittoria e la sconfitta molto probabilmente allo stesso modo. Accettavamo quello che eravamo, consapevoli delle forze ma anche dei nostri limiti. Eravamo presuntuosi ma non oltrepassavamo mai i limiti della presunzione. Eravamo umili, semplici, ma anche coraggiosi. Una partita indimenticabile?

 

nevio scala tanzi

La finale di Coppa delle Coppe a Wembley. Portare lì quindicimila parmigiani è stato straordinario. Una festa che è durata per molto tempo. Ma ricordo anche la promozione in Serie A. Io ho preso il Parma in B e siamo arrivati a vincere Coppa Uefa e Coppa delle Coppe e Supercoppa Europea. Io di quei sette anni col Parma ho una nostalgia incredibile. Ora vivo un altro periodo della mia vita, ho un'azienda agricola, faccio dei vini biologici molto buoni, ma se rivivo quel periodo calcistico vi posso garantire che ho dei ricordi di straordinaria bellezza".

 

nevio scala 1

Sul suo modo di essere allenatore: "Ero molto democratico ma molto esigente. Condividevo con i miei calciatori programmi, soluzioni, possibilità. Poi ovviamente dovevo decidere io, ma non ho mai imposto nulla a nessuno. Questo creava in loro una grande forza, una grande responsabilità, che poi quando andavano in campo tiravano fuori".

 

Sulla superlega: "Una cosa veramente fastidiosa. Incredibile. Ma secondo me non è finita qui. Il mondo del calcio è monopolizzato dal denaro e il denaro arriva anche a conclusioni che molti di noi non accettano. L'evoluzione del mondo del calcio è in atto, dobbiamo guardarci bene dal pensare che i proprietari del mondo del calcio siano i tifosi, mentre invece sono i miliardi che si stanno gettando per eliminare problemi che molti di noi non conoscono".

 

Sul ritorno in Italia di Mourinho: "Un allenatore da solo non arriva da nessuna parte se non è aiutato e spalleggiato da una grande società. Ho sempre tifato per Mourinho, all'inizio mi stava antipatico, poi ha dimostrato di essere un grande. Credo che la Roma abbia fatto una grandissima scelta. Spero porti a Roma entusiasmo e risultati, ma non sarà facile"..

nevio scala

 

Sulle squadre che lo hanno corteggiato: "Io avevo sempre contratti lunghi e non intendevo tradire le firme che avevo messo su un pezzo di carta. Ho avuto molte sirene che mi hanno contattato, ma mi sono tappato le orecchie. E ne vado orgoglioso. Sarei potuto andare al Real Madrid, ma l'ho rifiutato due volte proprio perché non mi vedevo coinvolto nei programmi della società. Non mi sembrava giusto lasciare Parma, anche se con il senno del poi forse adesso potrei dire di aver sbagliato". 

 

Su Tino Asprilla: "Era un pazzo buono. Teneva banco nello spogliatoio, faceva delle cose che altri non si sarebbero permessi di fare. E' stato gestito male dalla società, io lo multavo, poi interveniva la società e alleviava le mie pene. E' stato un errore, perché se l'avessimo gestito in maniera diversa, con bastone e con carota, forse avrebbe continuato per più tempo ad essere un grande campione".

 

fausto pizzi nevio scala

Su Fabio Cannavaro: "Si capiva che sarebbe diventato uno dei più grandi difensori di sempre. Lo abbiamo voluto noi a Parma. E' cresciuto più di quanto potevamo pensare. Lo ricordo come una grande persona, come ha dimostrato di essere quando è diventato capitano della Nazionale".

 

asprillaFaustino Asprilla

Su Gianfranco Zola: "Parlare di Zola mi emoziona. Se dovessi fare delle classifiche, sarebbe uno di quelli che metterei nelle prime posizioni. Io credo che abbia dimostrato di essere veramente un grandissimo. A noi ha dato tantissimo come calciatore e come uomo. Era un giocatore fisicamente piccolino, ma con una tecnica straordinaria, batteva le punizioni come pochi al mondo. Poi in Italia le seconde punte non hanno trovato più spazio ed è stato costretto ad andare in Inghilterra dove è diventato baronetto". 

 

Su un colpo fatto ma sfumato all'ultimo secondo: "Il Parma aveva Ciro Ferrara e Roberto Carlos. Erano già nostri. Le trattative sono sfumate all'ultimo. Roberto Carlos Tanzi ha preferito lasciarlo all'Inter. Con Ciro Ferrara ha deciso di non andare contro Agnelli, su Roberto Carlos ha preferito lasciarlo all'Inter. Al di là degli errori che si possono imputare a Tanzi, qualche cosa di buono dentro di lui c'era".

 

nevio scalazola parmaZOLA 6TINO ASPRILLA

 

fabio cannavaro

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…