bobo vieri

A TU PER TU CON IL NUOVO RE DEL TALK SPORTIVO: BOBONE VIERI - C’E’ QUALCHE TV, ORA CHE 'TIKI TAKA' E’ A RISCHIO CHIUSURA, PRONTA A INVESTIRE SUL FORMAT DELLA ‘BOBO TV’? LE DIRETTE INSTAGRAM HANNO FATTO IL BOTTO: CON TOTTI ERANO COLLEGATE 70 MILA PERSONE, PRATICAMENTE SAN SIRO – “MANCINI E’ L’UNICO CHE MI HA MESSO UN PO’ IN SOGGEZIONE” – GLI INCONTRI CON RONALDO IL FENOMENO AL CASINO’ DI IBIZA. E POI CASSANO, INZAGHI E LA VITA CONIUGALE CON COSTANZA CARACCIOLO: "E' GELOSISSIMA" - VIDEO

 

Mirko Graziano per SportWeek – La Gazzetta dello Sport

 

vieri inzaghi

Bobo, pensa che trioconme eTotti qui su Instagram o in tv. Il presentatore lo fai tu però: sei il piùconnesso e oltretutto parli bene italiano. Io e il Pupo invece...». È scatenato Antonio Cassano: «Totti vuolfare ilprocuratore, lui ci mette il nome, ma i giocatori glieli suggeriamo noi...». Signore e signori, benvenuti alla “Bobo tv”, un fenomeno social che è esploso durate il lockdown attraverso il profilo Instagram diChristian Vieri.

 

Ascolti serali record – in 70 mila hanno per esempio assistito alfaccia a faccia conTotti –, roba da far preoccupare anche Bruno Vespa: «Vieri, mi dicono che sia ormai diventato un nostro serio concorrente»,le parole del popolare giornalista in una serata in cui il grande bomber era ospite di Porta a Porta. Lele Adani e Nicola Ventola, ex compagni ai tempi dell’Inter, come autori-protagonisti, Bobo mattatore d avanti altelefonino. Costanza Caracciolo, sua moglie da un anno e madre delle sue figlie Stella e Isabel, in regia, a controllare messaggi,turnazione degli ospiti e altri aspetti tecnico-organizzativi, il tutto mentre allatta Isabel, la secondogenita venuta al mondo il 25 marzo, e subito dopo aver messo a letto Stella, un anno e mezzo.

vieri 5 maggio

 

La scaletta è tanto semplice quanto prestigiosa ed efficace: Bobo padrone di casa e a turno, via via, una serie di one to one con ex campioni dello sport e personaggi dello spettacolo. Una passerella da urlo: Ronaldo ilF enomeno,Totti eCassano appunto, poi Paolo Maldini, Roberto Mancini, Recoba, Nesta, Pippo Inzaghi, Toni, Del Piero, Pirlo, Di Biagio, Crespo, Veron, Sergio Conceicao, Kallon, Matri e tanti altri.

 

shevchenko vieri

Chiacchiere fra amici, aneddoti a raffica, risate, sentimenti sinceri e ancheunpizzico dimalinconia fra i protagonisti che si mostrano davvero senza filtri: fra di loro mai fanno ricorso alla diplomazia. Si comincia alle 22- 22.30 con Ventola che canta (benissimo), balla (bene) e fa schiantare dalle risate il conduttore. Si finisce ben oltre la mezzanotte con LeleAdani che racconta storie di calcio e regala ogni volta il nome di un potenziale fenomeno del futuro, andando a pescare giocatori e campionati spesso sconosciuti ai più.

 

Unformat che piace,non stufa e già ingolosisce i produttoritelevisivi e radiofonici.Non solo calcio comunque: anche la stella Nba Belinelli (Bobo è un grande appassionato ed esperto del basket più bello del pianeta) e soprattutto il mitico Valentino Rossi. «Il più forte in assoluto nella storia dellaMoto Gp–diceVieri–.Nessunocome Vale, e quando si ritirerà il 50% del Paese, anziforse tutto ilPaese, smetteràdiguardare iGran Premi».

 

Bobo, ricordi gli ospiti della prima puntata?

«No».

 

Tipico tuo. Come è nata l’idea?

vieri cassano

«Così, per farci compagnia fra amici reclusi nelle proprie abitazioni. Siamo partiti quasi per scherzo, ad uso personale diciamo».

 

Sì, ma la risposta del pubblico è stata subito impressionante.

«È la cosa che mi ha convinto a fare sul serio insieme ad Adani e Ventola, amici di una vita. È bella la sensazione di regalare momenti di serenità e svago in unperiodotantodelicato,drammatico direi.La gente vuole cose vere, e noi ci consegniamo per quello che siamo realmente nella vita».

 

Hai 2,5 milioni di follower su Instagram, ogni tua iniziativa diventa virale, di moda. Che effetto ti fa unire una platea che va dai ragazzini che nemmeno ti hanno visto giocare a gente ben più attempata di te?

«Mi rende felice, vuol dire che tutti apprezzano la mia trasparenza. Io sono questo, nel bene e nel male».

 

vieri mancini

Epensare che da giocatore appariviburbero,atrattiproprio antipatico... «Diciamoche l’immagine riportata non era del tutto veritiera. Nello spogliatoio sono sempre stato brillante, ironico e molto amato, chiedete ai miei ex compagni. In un certo senso potete verificare voi stessi attraverso le serate su Instagram o anche pensando alla Bobo Summer Cup, dove si sono radunati amici che hanno partecipato senza il minimo interesse, ma per il solo piacere di stare insieme e darmi una mano».

 

Colpa allora dei giornalisti...

ventola rossi vieri

«Non solo, devo essere sincero. Colpa anche mia. Mai stato un buon “pierre” di me stesso.Mai fatto il lecchino, passavo in sala stampa e facevo pernacchie, a volte. Sia chiaro, accettavo ogni giudiziotecnico sul campo, ma diventavo una belva quando mi si toccava nel privato con delle balle. E mi arrabbiavo pure quando veniva preso di mira un compagno. Sono poi  uno che non parla più con chi mi fa incazzare, ed ecco spiegati i tanti silenzi con i media.

 

Diciamo che a volte ho probabilmente esagerato, però sono sempre stato me stesso, uno vero. Ho un carattere forte,non mi spaventa niente: a 14 anni ho lasciato i genitori in Australia per rincorrere un sogno. Ancora oggi ci sono persone che mi avvicinano emi dicono che “pensavamo che fossi un tipo introverso, antipatico, burbero, e invece abbiamo scoperto un ragazzo diretto,divertente”. Ho naturalmente vari difetti caratteriali, i momenti particolari non mancano, capita anche di rifiutare bruscamenteun autografo in alcune circostanze – sempre più raramente devo dire (ride)–però ci sarà un motivo se tutti i miei ex compagni mi vogliono bene e se per strada e attraverso i social riscontro così tanto affetto».

vieri ventola 77

 

E come si sta dalla parte del giornalista?

«Ma io non voglio fare il giornalista...».

 

Beh, però il tuo salottino è ormai invidiato da molti conduttori che non riescono a coinvolgere i pezzi da novanta che passano dalla Bobo tv... Tu sembri trasformare inoroogni tua iniziativa social, qual è il segreto?

«Non ci sono segreti, nel caso della Bobo tv c’è solo la voglia di stare insieme fra amici veri. Ci mostriamo per quello che siamo, sempre. Magari per me, rispetto a voi giornalisti, è più facile creare un certo clima,perché fra di noi ex non ci sono segreti, conosciamo pregi, difetti e punti deboli reciproci.

 

Abbiamo vissuto fianco a fianco per anni, ogni giorno, ed è allora più facile lasciarci andare ai ricordi, ben sapendo che non ci saranno maitrappole nascoste nellanostra chiacchierata.Parliamo come se fossimo al bar a bere qualcosa insieme, oppure attorno a una piscina durante le vacanze.Ecco, credo che alla gente piaccia la sensazione di essere lì con noi, di entrare nellospogliatoio,divivereunmondo mai totalmente catturato dalle telecamere o da un taccuino. È questo il mio obiettivo: far sedere itifosi alnostro tavolo,mostrarciper quello che eravamo nello spogliatoio, nei ritiri, nella vita di tutti i giorni».

 

Ti manca il calcio?

 «Mi manca lo spogliatoio».

vieri ventola 99

In effetti nelle vostre chiacchierate emerge forte un certo velo di malinconia... «Confermo. Ho nostalgia diquei giorni, di quei momenti. Scherzi, battute, complicità, problemi, gioie e dolori, piccole-grandi avventure insieme: un tornado di emozioni e sensazioni, un qualcosa che ho dentro il cuore e che mi manca da morire. È così per me e per tutti i miei ex compagni.

 

Non è la partita a lasciarci il vuoto oggi, ciò che più rimpiangiamo è quel lungo percorso umano, pieno di sentimenti veri, che maturava attorno al campo... Mi mancano anche alcuni allenatori. Penso a Rampanti, e soprattutto a Mondonico e Cesare Maldini. Ogni tanto andavo a trovarli anche a fine carriera: mi piaceva parlare con loro, confrontarmi, chiedere consigli ingenerale... Ora purtroppo non posso farlo più con il Mondo e Cesarone: quanto ho voluto bene ad entrambi...».

 

Andiamodi aneddoti,iniziamo da Pippo Inzaghi.

berlusconi vieri

«Una volta in Nazionale giocavamo dal primo minuto; io, lui e mi pare Del Piero. Pippo temeva di essere sostituito a fine primo tempo: nell’intervallo andò dal Trap e gli disse che avevo un problema muscolare. Dopo qualcheminutodel secondo tempo il Trap chiama una sostituzione, Pippo si avvicina e mi dice più volte di stare calmo. Non capisco, perché devo stare calmo? Alzo lo sguardo e vedo il mio numero sulla lavagnetta luminosa. Esco, mi incazzo e prendo a calci ogni bottiglietta che capita a tiro.Afine gara,ilmister mi incrocia: “Bella gara Bobo, ma perché ti sei arrabbiato al cambio?”. E io: “Perché mi ha sostituito”.E lui: “Ma Pippo mi aveva detto che non stavi bene”. Resto lì un secondo, poi penso a Pippo e scoppio a ridere.S iamo stati insieme in camera fin dalle Nazionali giovanili, abbiamo condiviso un campionato di B a distanza. Che esperienze a quei tempi. Incontravamo difensori esperti e cattivissimi. Ti sfregavano gli occhi con delle cremine e restavi cieco per alcuni minuti. I dirigenti di allora ci dicevano: “Vi mandiamo in B a fare le ossa”. In realtà le ossa ce le spaccavano, o quasi. Ma è stata una grande esperienza, uscito da quel campionato eri pronto a qualsiasi battaglia. Mi divertivo a chiamare Inzaghi la sera prima delle gare. “Oh Pippo, guarda che il tuo marcatore di domani è fuori di testa, mi ha detto che ha una voglia matta di spaccarti”.Trovavamo gente strana. Ricordo per esempio la coppia del Vicenza Praticò-Lopez: ti inseguivano ovunque, e nel frattempo si riempivano di insulti fra di loro. Sembravano due matti veri. Li guardavi, li ascoltavi e giravi alla larga...».

vieri veron

 

Raccontavate anche di Biffi del Palermo o di Brunetti del Brescia...

«Biffi mi stese durante un calcio d’angolo, una fiammata in faccia che ricordo ancora oggi: non c’era il Var e l’arbitro di fatto non vide nulla. Brunetti è intervenuto invece alla Bobo tv nelle scorse settimane, lo ha cont at t a to A dani, è s t a to carinissimo,mi ha fatto un gran piacere sentirlo.Ripeto, ai miei tempi la B era una guerra, un torneo durissimo, ma quei difensori – che comunque erano molto bravi – sono stati una vera palestra per gente come me e Inzaghi».

 

vieri adani

Com’è tua moglie Costanza in regia?

«È una carta vincente della Bobo tv: controlla tutto e nel frattempo non molla un attimo le bimbe. Infaticabile».

 

Ma ogni tanto arrivano messaggi ambigui da parte di qualche ragazza?

«Sì, più che altro quando posto qualchef oto. Cocòègelosissima, ma io le faccio vedere subito che dirotto ogni messaggio a Ventola. È il single del gruppo, e quindi tocca a lui sacrificarsi» (ride).

Una bella scoperta, Ventola.

«Un ragazzo d’oro, buono, perbene, pulito. E poi è davvero divertente, sa cantare e ha una grande autoironia. E non dimentichiamo che è stato un attaccante davvero forte. Senza i mille infortuni subit i o avremmo visto a lungo in Nazionale. Una volta, in Coppa,dovevamo affrontare il Valencia. Ero un po’ acciaccato e allora sponsorizzai Nicola col mister. Poi andai proprio da Nic e gli dissi ridendo: “Oh, ti marca Ayala, mena come un fabbro”.Il giorno dopo uscì dal campo gonfio come un melone.Mai visto un difensore tirare fiammate come Ayala...».

vieri crespo

 

Adani è lo “studioso”del gruppo?

«Alza il livello della discussione. Il miglior opinionista oggi in circolazione. Sa tutto, e lo racconta bene».

 

 

Cassano?

«È un fratello, un altro grande conoscitore di giocatori. Vuol fare il d.s, chi lo prende fa un affare.Come ragazzo è sincero, libero e leale».

 

vieri cassano

Uno sprazzo del Cassano birichino?

«In Nazionale, durante le partitelle arbitrava Trapattoni che non fischiava praticamente mai a favore di Antonio. Lo spasso era vedere la reazione: «La bkkin di...».Insulti incomprensibili e gente sdraiata per terra a ridere».

 

Totti?

«È di una simpatia unica, dice sempre quello che pensa. Abbiamo spaccato di brutto quando è intervenuto. A un certo punto eravamo più di 70.000. Il Pupone è il Pupone...».

 E poi c’è stato pure Ronaldo il Fenomeno...

«È il mio punto debole. Andai all’Inter per giocare con lui.

 

Un ragazzo fantastico, generoso, come quando mi cedeva i calci di rigore per farmi vincere la classifica cannonieri... Lo adoro, la nostra è un’amicizia forte, autentica.Ci sentiamo ogni volta che è possibile.In estate io sto a lungo a Formentera, e quando voglio salutare Ronie basta raggiungere Ibiza intorno all’una emezzadinotte:vado alCasinò e lui è lì... ». (ride)

vieri cassano

 

Matri è una new entry, e oltretutto è il marito di Federica Nargi, grande amica di tua moglie.

«Si è appena ritirato dal calcio, e ne approfitto per fargli i complimenti: la sua è stata una carriera importante, ha giocato in grandi club e in Nazionale. È rimasto il ragazzino semplice ed educato che conobbi tanti anni fa. Ero il suo idolo e me lo presentò Brocchi. Ancora oggi sul mio cellulare Alessandro è registrato come “Matri giocatore Cagliari”». (ride ancora)

 

totti vieri

Del Piero raccontava che ti osservava parecchio in allenamento... «Si ricordavabene,per esempio, dei miei duri esercizi per i dorsali. Ma lui era così, atleta serissimo,u n professionista come ne ho visti pochi. Osservava, cercavadimigliorarsi sottoogni puntodivista.Molto silenzioso, ma simpatico, ironico. Uno che comunque nello spogliatoio sapeva farsi sentire e rispettare».

 

E il tuo grande amico Di Biagio?

«Per portarlo alla Bobo tv ho dovuto utilizzare il profilo Instagram della figlia. Lui non è social. Sapete quanto duranodi solito le sue videochiamate? Il tempo di farmi sapere che sta bene e di girare la telecamerina verso la famiglia.Midice: “Stanno bene anche loro,ciao”. Echiude la comunicazione».

 

Ti ho visto un pochino in soggezione solo con Roberto Mancini, sbaglio?

«No, non sbagli. Roberto e Vialli erano i miei idoli. Io tifo Sampdoria...».

Con Recoba c’è sempre un conto aperto sui campi da tennis...

totti vieri

«Sua moglie Lorena non ne può più. Mi chiede di farlo vincere così si calma...Pur di sfidarmi, quando vivevo negli Usa, faceva Montevideo-Miami-Montevideo in poche ore: giocava, perdeva e tornava a casa. Scherzi a parte, il Chino è speciale: per darmi una mano con la Bobo Summer Cup si sobbarcava viaggi lunghissimi ancheq uando aveva pochi giorni a disposizione. L’altra sera riguardavo i miei gol interisti e mi sono reso conto che almeno il 60-70 per cento delle reti lo devo proprio al Chino».

 

Pirlo e Cassano ti hanno chiesto cosa vuoifare da grande...

«Intanto hodue annidi contratto con Mediaset, e aTiki Taka mi diverto molto».

BOBO VIERI E ANTONIO CASSANO

Un futuro da allenatore o direttore sportivo?

 «Vediamo, ho una mezza idea di prendere il patentino da allenatore...».

Anche se per molti tu sei ormai un imprenditore in rampa di lancio.

 «Diciamo che in generale ho un obiettivo: fare cose che mi permettano di divertirmi, possibilmente utili anche a chi hapiù bisogno, naturalmente circondato sempre da gente che mi vuole bene». Insomma, un po’ come ricreare il vecchio spogliatoio nella vita di tutti i giorni.

«Esatto, e in questo senso la Bobo Summer Cup rende bene l’idea».

Quanto ti mancherà quest’anno a causa della pandemia?

«Moltissimo, ma l’anno prossimo torneremo allagrande. Promesso!»

vieri ronaldovieri totti

 

PIERLUIGI PARDO - CIRO FERRARA - BOBO VIERIvieri puccicassano vieriinter roma vieri

 

vieri

 

vierivieri ronaldovieri

 

vieri pardo ferrara

 

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO