paolo rossi elena marco mario bellini

LA VERSIONE DI MUGHINI – "PAOLO ROSSI ED ELENA MARCO SONO MORTI LO STESSO GIORNO. DIO, IL MIO DOLORE. DIO CHE LUTTO. NEL MIO ANIMO ELENA E IL MARITO MARIO BELLINI HANNO LO STESSO POSTO DI PABLITO IN QUELLA CHE È LA STORIA PIÙ AVVINCENTE DEL MONDO, LA STORIA DELLA BELLEZZA. LA LORO CASA MILANESE ERA ED È UNO DEI MUSEI DEL NOVECENTO PIÙ BELLI D’ITALIA" – IL RICORDO DEL GOL DI ROSSI ALLA GERMANIA: “SCESI GIÙ IN STRADA A IMMETTERMI NEL MEZZO DELL’“ASSEMBRAMENTO”, IL PIÙ GIOIOSO E SPETTACOLARE DEGLI ANNI ‘80. IRRIPETIBILE” – VIDEO

 

Giampiero Mughini per Dagospia

 

mughini

Caro Dago, ringrazio il cielo di poter usufruire della tua amicizia e della tua ospitalità a ospitare i miei pensierini in questo giorno per me luttuosissimo su tutti, il giorno attiguo alla morte di Paolo Rossi e di Elena Marco, amica cara e moglie di Mario Bellini, uno dei maestri della mia generazione. So che sulle tue pagine posso accostare i due personaggi diversissimi, e che sono invece tutt’uno nel giorno del mio dolore.

 

Al momento della finale Italia-Germania al campionato del mondo del 1982, al momento in cui ho acceso il televisore ero solo in casa. Un’amica aveva ventilato la possibilità di esserci anche lei. Non s’era fatta più viva. Guardavo quella partita drammatica da solo e in silenzio. Nel primo tempo Antonio Cabrini aveva sbagliato un rigore che un po’ c’era e un po’ non c’era. Meglio così, a ragionare col senno di poi. I tedeschi che ci fronteggiano erano rocciosi.

PAOLO ROSSI 5

 

All’inizio del secondo tempo arriva una punizione a favore dell’Italia, a una decina di metri fuori dall’area tedesca. La batte Gentile, se non vado errato. Parte il cross, su cui si avventano cinque o sei fra italiani e tedeschi. Fra gli italiani Paolo Rossi che fisicamente non era strabocchevole per niente, solo che ce l’aveva dentro il cento per cento del tempo e dell’istinto del gol.

 

MARIO BELLINI ELENA MARCO

Succede che in quell’avventarsi gli dia fastidio alla sua sinistra la presenza di un altro azzurro, mi pare fosse Cabrini, tanto che lui lo spinge via per trovare l’agio e il tempo di colpire di testa prima che gli arrivasse addosso lo stopper tedesco, il quale sino a quel momento aveva sotterrato tutti i punteros che aveva avuto contro, nessuno dei quali era riuscito a metterla dentro.

 

E’ il gol più bello del Paolo Rossi “hombre del partido” nel Mundial 1982, il più importante e decisivo ancor più che i tre magnifici gol inflitti al Brasile. Dopo la partita (vinta dall’Italia 3-1 con i gol uno più bello dell’altro di Tardelli e Altobelli) scesi giù in strada a immettermi nel mezzo dell’ “assembramento” il più gioioso e spettacolare degli anni Ottanta, i ragazzi e le ragazze italiane che celebravano il terzo dei quattro mundial vinti dalla nazionale italiana. Ti ripeto, era lo spettacolo della gioia assoluta vissuta e condivisa da tanti. Da tantissimi. Irripetibile. Assolutamente  irripetibile.

 

elena marco 5

Elena Marco, che di mestiere faceva la giornalista e che era la moglie del maestro Mario Bellini e che è morta lo stesso giorno di Rossi, era un po’ meno nota al grande pubblico. Solo che nel mio animo lei e Mario avevano e hanno lo stesso posto di Paolo Rossi in quella che è ai miei occhi la storia più avvincente del mondo, la storia della bellezza. La loro casa milanese era ed è uno dei musei del Novecento più belli d’Italia. Elena era triestina, e per me Trieste è una città molto più importante che non la Catania in cui sono nato. Tanto che ho scritto su Trieste uno dei libri miei di cui sono più orgoglioso.

PAOLO ROSSI 8

 

paris murray, germano celant, mario bellini elena marco

Quanto a Mario, un maestro forse meno citato che non Enzo Mari Ettore Sottsass Alessandro Mendini, ai miei occhi è stato per cinquan’anni un protagonista micidiale di quella storia del design moderno italiano di cui io sono un tossico dipendente. Appena disegnò il suo primo tavolo, non ricordo più se ultimi Cinquanta o primi Sessanta, subito vinse il primo Compasso d’Oro. Quando lavorava alla Olivetti - a fianco e in rivalità con Sottsass - Steve Jobs gli propose di venire da lui in America. Lui rispose di no, che gli piaceva l’Italia. Mario è stato in Giappone più che un centinaio di volte. E’ un maestro internazionale.

PAOLO ROSSI

 

elena marco

Quando gli chiesi di disegnarmi il tavolo su cui sto battendo al computer, lui venne a casa mia. Si sedette accanto a me. Io gli spiegavo le mie necessità, lui con un occhio mi ascoltava e con una mano aveva preso a disegnare. Non mi fece pagare nemmeno un euro per il tavolo che adesso ospita il mio computer. Per garbo ed eleganza lui e Elena erano ospiti unici al mondo nella loro casa milanese nel centro di Milano. Elena era una giornalista accorta e consapevole.

 

paolo rossi 5

Nel mio telefonino ho i messaggi che ci scambiavamo, l’ultimo dei quali alcuni mesi fa in cui mi diceva che quanto alla sua “salute” me ne avrebbe parlato un’altra volta. Il segno garbato che le cose non erano le migliori possibili, anzi. Paolo (Rossi) ed Elena sono morti lo stesso giorno. Dio, il mio dolore. Dio che lutto per la bellezza del vivere e dell’essere l’essere privati di due personaggi così 

 

 

progetto di mario bellini per la sede di generali a triesteprogetto di mario bellini per la sede di generali a trieste paolo rossi antonio cabriniPAOLO ROSSI 9paolo rossi 3mario bellini paolo rossi diego armando maradona e paolo rossienzo bearzot e paolo rossipaolo rossi 4mario bellini mario bellini 1

GIAMPIERO MUGHINI

PAOLO ROSSI 1PAOLO ROSSI MARCO TARDELLI ANTONIO CABRINI GAETANO SCIREA MICHEL PLATINIelena marco federico materazziPAOLO ROSSI 4PAOLO ROSSI 2mario bellini

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…