casini de siervo

VOLANO GLI STRACCI IN LEGA SERIE A TRA IL PRESIDENTE CASINI E L’AD DE SIERVO - MOTIVO DEL CONTENDERE? LE OFFERTE PER I DIRITTI TELEVISIVI PER IL MEDIO ORIENTE – SECONDO L’AD, IL PRESIDENTE AVREBBE ESERCITATO UN’AZIONE DI DISTURBO PER FAR SALTARE L’OFFERTA DI ABU DHABI: “INVASIONE DI CAMPO IRRISPETTOSA” - LOTITO BATTE GRAVINA:  IL TAR DEL LAZIO RESPINGE IL RICORSO DELLA FIGC SULL’INDICE DI LIQUIDITÀ. PASSA LA LINEA DELLA LEGA SERIE A…

Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport

 

lorenzo casini

Alcuni passaggi dell’intervista rilasciata lunedì dal presidente della Lega calcio alla Gazzetta mi hanno colpito, in parte stupito, ma anche divertito. Questo, in due tempi, il più spassoso (Casini non si offenda): «A volte, pur di arrivare al risultato, si cercano scorciatoie. E una somma di egoismi non porta sempre al risultato che immaginava l’economista Adam Smith.

 

Resto convinto che lavorando insieme si possano ottenere esiti più favorevoli di una somma di successi individuali». Alla domanda dell’intervistatore sulla “famosa litigiosità dei presidenti”, la risposta che non t’aspetti: «È più raccontata che reale. Certo, ci sono argomenti che portano conflitti, ma in questi mesi ho visto che quando si discutono questioni di interesse comune è possibile trovare sintesi, compattezza e unità».  

 

 

 Poche ore dopo aver pronunciato parole al miele, Casini è stato protagonista di una delle più feroci litigate consumatesi in Lega, ancorché in remoto: avversario, l’amministratore delegato Luigi De Siervo. Motivo del contendere, le offerte per i diritti televisivi Mena (sta per Medio Oriente e Nord Africa). Chi ha avuto la sfortuna di assistervi ha visto ridurre a barzelletta gli indimenticabili scazzi tra Andrea Agnelli e Joe Barone, Preziosi e Campoccia, Lotito e gli oppositori e le intemerate verbali di Aurelio De Laurentiis.  

de siervo

 

Cosa aveva scatenato i due? Una premessa è necessaria e l’argomento importante perché attiene alla sopravvivenza finanziaria e politica del campionato, oltre che al rispetto delle regole.  

 

Nel 2010 la Lega assegnò per dieci anni la trasmissione delle partite a BeIN Sports, Qatar. Nel 2018 - presidente Micciché, ad Brunelli - firmò un accordo - scellerato - con l’Arabia Saudita per consentirle di ospitare la finale di Supercoppa Italiana proprio durante il conflitto armato con il Qatar. BeIN reagì punendo il “tradimento” leghista e comunicò, urbi et orbi, che non avrebbe più “passato” la serie A nell’area in cui era e resta monopolista (suo il 90% del valore di tutti i diritti sportivi del Mena).  

 

Al successivo bando ha perciò partecipato solo l’Arabia Saudita: ha offerto 60 milioni ma, dopo aver firmato un settlement da 1 miliardo per le responsabilità sulla pirateria di Stato di BeOut Q, si è ritirata in ossequio a un patto di non belligeranza con i nuovi “amici” di BeIN Sports.  

DE SIERVO SERIE A USA

 

E per evitare di “sparire” da quelle zone ritenute strategiche la Lega ha deciso di far trasmettere gratuitamente il campionato su YouTube (oltre 2 milioni di utenti unici per Sassuolo-Milan).  

 

Dopo 18 mesi di scouting l’ad De Siervo è riuscito a “costruire” un’offerta seria con Abu Dhabi Media e la piattaforma OTT americana Starzplay, l’ultimo player non assoggettato alla volontà del Qatar. Un accordo complesso, non eccezionale, ma che consentirebbe alla Lega di ripartire uscendo dal vicolo cieco in cui BeIn aveva spinto il calcio italiano. Nel corso dell’intera trattativa De Siervo ha sempre informato i qatarioti anche attraverso relazioni diplomatiche tra i Governi, senza peraltro registrare un interesse concreto.  

 

Nell’ultima settimana - questa la versione dei deserviani - Casini, in barba alle prerogative dello statuto, avrebbe “aiutato” proprio il Qatar a presentare un’offerta equivalente in termini economici (29 milioni l’anno contro i 28,5 degli emiratini: curiosa differenza) ma peggiorativa nelle altre condizioni essenziali: i qatariani offrono un canale opzionale, gli Emirati la centralità nel bouquet e eventi per quasi 200 milioni. In sostanza, sempre secondo gli azionisti vicini all’ad, il presidente avrebbe esercitato un’azione di disturbo per far saltare il cliente di Abu Dhabi.

 

DE SIERVO

L’ad, titolare delle trattative, ha così accusato il presidente di aver fatto una scena a effetto tirando fuori l’offerta in assemblea senza condividerla con nessuno della Lega.  

 

«Il problema è sempre la stesso» avrebbe detto De Siervo «i vertici della Lega devono lavorare in maniera leale rispettando le reciproche competenze. Non è stato solo uno sgarbo, ma un’invasione di campo gratuita e irrispettosa che ha messo a rischio mesi di lavoro».  

 

La serie A ha bisogno come non mai di recuperare risorse, è augurabile che presidente e ad trovino in fretta un punto d’incontro, perché, come disse Adam Smith, tanto caro a Casini, «la società non può sussistere tra coloro che sono sempre pronti a danneggiarsi e a farsi torto l’un l’altro». 

zazzaroni 45lotito gravina

 

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…