stele rosetta

ART OF RIELLO! MENTRE AL BRITISH MUSEUM È IN CORSO UNA MOSTRA SUI GEROGLIFICI DEGLI ANTICHI EGIZI, LA STELE DI ROSETTA È RI-DIVENTATA UN NUOVO ELEMENTO DI CONTESA GEOPOLITICA. UNA PETIZIONE CHIEDE AL BRITISH MUSEUM LA RAPIDA RESTITUZIONE ALL'EGITTO DEL FAMOSO REPERTO. I RESPONSABILI DELL'ISTITUZIONE BRITANNICA SONO IN DIFFICOLTÀ. NON BASTAVA L'ASPRA INTERMINABILE CONTESA CON IL GOVERNO GRECO PER I MARMI DEL PARTENONE...

Antonio Riello per Dagospia

 

stele rosetta

Al British Museum è in corso un sostanzioso progetto espositivo sul tema dei Geroglifici degli antichi Egizi. Un soggetto  intrigante fin dall'epoca dell'Impero Romano. La misteriosa eleganza dei segni incisi sulla pietra ha lasciato campo libero nei secoli ad interpretazioni di ogni genere (ovviamente anche interessate e strumentali). Basta dare un'occhiata alla imponente stele di Amenemht III, visibile all'inizio della mostra.

 

Per i primi Cristiani (che in Egitto ebbero un grande iniziale successo) e anche per chi seguirà, i Musulmani, questi pittogrammi erano assimilati al sinistro linguaggio di spiriti maligni (assimilandoli a sortilegi) o addirittura alla lingua del Diavolo. Gli alchimisti e le varie discipline esoteriche hanno ne hanno fatto man bassa proprio per la loro non-facile-interpretabilità

 

hieroglyphs 14

A differenza della più o meno coeva scrittura cuneiforme (incredibilmente noiosa, sembra un insieme di intricati micro-circuiti elettronici) 'sti Geroglifici sono decisamente belli da vedere. Chi incideva/dipingeva questi segni (gli scriba) non solo voleva comunicare qualcosa ma in genere lo faceva seguendo una sorta di codice estetico pieno di ingegno. Ovvero li assemblava in modo che fossero elegantemente equilibrati, realizzando una vera e propria composizione artistica. Immaginiamoceli un po' fossero stati dei pionieri-artisti della Poesia Visiva.

 

hieroglyphs 11

Belli e incomprensibili: di solito una garanzia di successo. Qualcuno forse si ricorda ancora quando negli anni 60 in Italia si ascoltavano le canzoni in lingua inglese (Beatles e compagnia bella) pochi capivano il testo avvolto dalla musica, gli altri se lo immaginavano afferrando solo qualche parola qui e là. Tutti erano comunque estasiati. Per molti il capirne in seguito il testo paradossalmente ha solo tolto parte della "magia" di quell'esperienza...

 

In ogni caso nel corso dei secoli molti hanno raccolto la sfida delle criptiche icone spendendo tempo ed energie per decifrarne il senso. Tra i tanti va ricordato il dotto Gesuita Athanasius Kircher, per moltissimi anni insegnate al Collegio Romano, universalmente considerato il fondatore dell'Egittologia. E' quando Napoleone si lancia nella Campagna d'Egitto (1798-1801) che scoppia clamorosamente l'Egitto-Mania. Nel 1799 viene ritrovata da Pierre-Francois Bouchard, vicino la città di Rashid (Rosetta) una stele in Granodiorite con inciso un testo in tre differenti alfabeti: Geroglifico, Demotico e Greco. L'oggetto data al periodo Tolemaico (196 a.C.). A causa del fallimento dell'impresa napoleonica finisce a Londra (dove ancora si trova ed è ovviamente il fiore all'occhiello della mostra in corso).

 

rosetta stone original

Il Francese Jean-Francois Champollion e il Britannico Thomas Young cercano disperatamente di "craccare" il codice dei geroglifici. La sfida diventa una questione di orgoglio nazional-imperiale. Prestigio Geopolitico. Stavolta vincono i Francesi.  In sintesi il problema per i tanti egittologi era questo: interpretavano i disegni come delle parole di senso compiuto e non come dei suoni.

 

Questa modalità sembra fosse effettivamente in essere all'inizio della scrittura geroglifica, ma poi la complessità del linguaggio portò a trasformarli in un alfabeto fonetico (come il nostro alfabeto). Quando Champollion nel 1822 arriva a questo nuovo approccio trova finalmente la chiave. Francia 1 Inghilterra 0.

Negli ultimi decenni l'uso diffuso delle icone negli smartphone ha reso gli alfabeti pittografici nuovamente familiari. I Geroglifici (o almeno i loro lontani cugini) alla riscossa globale!

 

hieroglyphs 09

Per coincidenza, nelle ultime settimane, proprio la Stele di Rosetta è ri-diventata un nuovo elemento di contesa Geopolitica. Una petizione (voluta dal popolare archeologo egiziano Zahi Hawass) ha avuto molto seguito raccogliendo migliaia di firme. Si chiede al  British Museum la rapida  restituzione all'Egitto proprio del famoso reperto (che dovrebbe trovare posto nel nuovissimo Museo Archeologico di Stato di Giza). I responsabili della secolare Istituzione Britannica sono spaesati e in notevole difficoltà. Non bastava l'aspra interminabile contesa con il governo Greco per i marmi del Partenone (noti come the Elgin Marbles).

 

hieroglyphs 07

Un'altra delle gemme del museo rischia di andarsene per sempre, mancava solo questo grosso "mal-di-testa". L'impero Britannico sta davvero presentando una bella lista di conti arretrati postumi....Che Hawass chieda contestualmente anche il busto di Nefertiti (ai Tedeschi) e il Soffito Zodiacale di Dendera (ai Francesi) è comunque di poca consolazione ai vertici di Great Russell Street.

 

"Hieroglyphs", curata da Ilona Regulski, è comunque molto ben fatta e senza dubbio vale senza la pena di essere vista. In mostra, tra tanti reperti meravigliosi, c'è anche il famosissimo Libro dei Morti della Regina Nedjmet (normalmente non visibile per intero al pubblico).

 

HIEROGLYPHS: unlocking ancient Egypt

Bristish Museum

Graet Russell Street, Londra WC1B 3DG

fino al 19 Febbraio 2023

 

 

hieroglyphs 05hieroglyphs 03hieroglyphs 02book of the dead of nedjmetchampollion egyptian grammarchampollion letter hieroglyphsegypt colahieroglyphs 01silentriello

Ultimi Dagoreport

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…