gabriel zuchtriegel

IL CASO POMPEI: QUANDO IL VECCHIO VUOLE UCCIDERE IL GIOVANE – FRANCESCHINI SCEGLIE GABRIEL ZUCHTRIEGEL, CLASSE 1981, PER LA DIREZIONE DEL PARCO ARCHEOLOGICO E DUE CONSIGLIERI D'AMMINISTRAZIONE STEFANO DE CARO E IRENE BRAGANTINI, ENTRAMBI SETTANTENNI, SI DIMETTONO - INSORGE ANCHE ANDREA CARANDINI, ANNI 83 - LUCA BEATRICE: “POLEMICHE SOLO ITALIANE, ALTROVE È DEL TUTTO NORMALE TROVARE QUARANTENNI AI VERTICI DELLE ISTITUZIONI, DA NOI ANCORA UNA STRANEZZA…”

Luca Beatrice per “il Giornale”

 

gabriel zuchtriegel 1

Sembra il titolo di una modesta commedia all' italiana, Giovani contro vecchi, come se non ne avessimo già abbastanza dello scontro generazionale esacerbato dalla pandemia. O come se ci ponessimo lo stesso problema quando andiamo dal dentista o dal commercialista: non ci interessa la loro età, ma la competenza per star bene di salute o pagare meno tasse.

 

Che l' archeologia non sia più un paese per vecchi lo ha ampiamente dimostrato il Museo Egizio di Torino, nominando Christian Greco alla direzione quando aveva 38 anni, ora un esperto di fama internazionale, che nei primi mesi del Covid sostituì giacca e cravatta con una felpa per raccontare sui social le storie che gli hanno fruttato oltre un milione di accessi.

 

Gabriel Zuchtriegel 2

C' è da dire, peraltro, che sulle scelte dei direttori il ministro Dario Franceschini ci ha quasi sempre preso, anche se all' epoca ci fu polemica sui troppi stranieri: in particolare Elke Schmidt agli Uffizi e Sylvain Bellenger a Capodimonte hanno trasformato questi musei, rendendoli molto più smart e al passo con i tempi.

 

Pochi giorni fa la scelta di Gabriel Zuchtriegel per la direzione del Parco Archeologico di Pompei, dove sostituisce Massimo Osanna. Classe 1981, italo-tedesco, curriculum di prestigio, esperienza a Paestum e Velia. Nella vita normale a quarant' anni si dirigono aziende, evidentemente ciò non basta per due consiglieri d' amministrazione Stefano De Caro e Irene Bragantini, entrambi archeologi ed entrambi settantenni, immediatamente dimissionari perché non sussisterebbero le condizioni per lavorare insieme al nuovo direttore.

dario franceschini 3

 

Ci va giù duro Andrea Carandini, anni 83, che lamenta «l' attivismo a volte estrinseco, non sempre opportuno»: meno feste, inaugurazioni, concerti e più studi, ricerche, scavi. Inutile controbattere con i grandi numeri (del pre Covid), perché in questa visione troppa gente nei siti archeologici è persino dannosa. Difendono invece la scelta di Franceschini, peraltro indicata dalla commissione presieduta da Marta Cartabia, e dunque la competenza di Zuchtriegel, gli ex direttori del ministero Antonio Lampis e Antonia Pasqua Recchia.

 

STEFANO DE CARO

Sembra davvero di assistere a una lotta intestina tra vecchi che non vogliono mollare e giovani spregiudicati rottamatori. È chiaro si parli di visioni completamente diverse del patrimonio artistico: conservatore e immobile l' uno, innovativo, dinamico e proiettato verso nuovi pubblici l' altro. Polemiche peraltro solo italiane, altrove è del tutto normale trovare quarantenni ai vertici delle istituzioni, da noi ancora una stranezza. Di contro non si può affermare che il giovane sia per forza visionario e l' anziano obsoleto o che l' esperienza e lo studio siano sacrificabili a favore dei social.

 

luca beatrice

D' accordo, l' età più verde fa sempre invidia, ma il caso Zuchtriegel - a cui auguriamo buon lavoro- è destinato a sgonfiarsi presto per la semplice ragione che il neodirettore di Pompei è davvero bravo e fornito della necessaria visione per accrescere ulteriormente la fama internazionale del sito.

IRENE BRAGANTINIandrea carandini foto di baccoandrea carandinigabriel zuchtriegel de caro bragantini

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."