massimiliano parente king kong

KING KONG, PROTETTORE DI TUTTI GLI STALKER - MASSIMILIANO PARENTE DAVANTI AI MOSTRI DI CARLO RAMBALDI, GENIO ITALIANO A HOLLYWOOD CHE CREÒ ''E.T.'', ''ALIEN'' E IL GORILLONE. AL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI DI ROMA C'È LA MANO NELLA QUALE È STATA JESSICA LANGE, ''MI BATTEVA IL CUORE PERCHÉ KING KONG È IL MIO EROE, SI INNAMORA DI UNA RAGAZZA E LA PORTA IN CIMA ALL’EMPIRE STATE BUILDING, E POI ARRIVANO GLI AEREI MANDATI DALLE FEMMINISTE DEL #METOO PER UCCIDERLO E TUTTI NOI PIANGIAMO PER LA MORTE DI KING KONG''

Massimiliano Parente per ''il Giornale''

carlo rambaldi la meccanica dei mostri

 

Che emozione, trovarsi di fronte a pezzi originali di film che abbiamo amato e sono entrati nella storia. Per esempio Alien, E.T., King Kong. Tanto per dirne tre, che hanno un nome in comune: Carlo Rambaldi, e per ciascuno di questi film prese l’Oscar per gli effetti speciali.

 

Così non potevo perdermi la mostra intitolata La meccanica dei mostri, a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, dal 22 ottobre al 6 gennaio. Una meraviglia, a cominciare dal trovarsi di fronte tutti gli accuratissimi disegni di Rambaldi per l’ideazione di E.T., e sembrano fatti da Michelangelo.

 

carlo rambaldi la meccanica dei mostri

Capisci che Rambaldi ci metteva tutto sé stesso, lì dentro. E capisci che Spielberg è un grande regista, ma senza Rambaldi non avremmo conosciuto E.T. come lo conosciamo oggi. Anche perché non c’erano ancora gli effetti speciali digitali, non si faceva tutto con il computer, per far vedere qualcosa sullo schermo dovevi crearla davvero, e farla muovere, creare davvero, con plastica, silicone, meccanismi, l’illusione della realtà. Rambaldi fu un precursore, pensate che già nel 1955 registra un brevetto per un «sistema per l’attivazione elettromeccanica di pupazzi». La storia di E.T. inizia già con quel brevetto, numero 825749.

carlo rambaldi la meccanica dei mostri

 

Ci sono pezzi di testa dell’extraterrestre più commovente del mondo, quella testa schiacciata con quei grandi occhi, e il famoso dito, e giri per le sale e pensi telefono casa, telefono casa, e poi anche una versione di E.T. spellato, robotica, solo meccanismi, e quando ci passi davanti dovrebbe animarsi grazie a dei sensori, ma siccome siamo a Roma non si anima niente, hai voglia a passarci e ripassarci davanti, pazienza, è meravigliosa lo stesso.

 

E anche l’E.T. di quando stava per morire E.T., chiuso dentro una teca, sembra un po’ troppo finto, ma ci sta che sembri finto ciò che sembra verissimo sullo schermo. Sebbene sappiamo che sulla scena vengono usati molti pupazzi diversi, quindi non sai se è esattamente quello che è stato usato, magari solo in qualche ripresa, in quale fotogramma, di certo però questo presente alla mostra era lì, sul set, o è stato importante per realizzarne un altro, comunque sia una figata.

MASSIMILIANO PARENTE KING KONG

 

E poi Alien, non vi aspettate un la regina madre intera perché comunque, ripeto, siamo a Roma, le mostre sono sempre belle a metà. Ma in ogni caso sculture servite per realizzare l’originale, schizzi e sculture dell’orribile, magnifica testa con quella bocca che esce da dentro un’altra bocca, altra geniale idea di Carlo Rambaldi, il quale ha realizzato l’alieno più dolce della storia del cinema e anche quello più cattivo. E poi i vermi di Dune (piccoli, ma nel film enormi) e poi una testa di Profondo rosso.

 

E poi il Pinocchio del Pinocchio di Comencini, che sembra sia l’originale, sembra, di certo è uguale, non quello animato ma forse quello usato per quando nel film non era ancora un burattino vivo. Sebbene il gentilissimo Piergiorgio Paris, ufficio stampa che mi fa da Cicerone, mi racconti una storia in cui all’inizio Rambaldi contestava l’originalità di quel Pinocchio, ma poi l’ha confermata, e comunque chissenefrega, è sicuramente quel Pinocchio o giù di lì.

carlo rambaldi la meccanica dei mostri

 

Ma è quando entriamo nella sala per me più importante che perfino Paris capisce la mia emozione, e mi domanda «Vuoi che ti lasci solo?». La sala del mio mito, King Kong. Per me la più bella in assoluto. Non si sono solo schizzi, disegni, progetti. No, qui c’è proprio un pezzo di King Kong, senza ombra di dubbio, un enorme braccio con tanto di mano aperta nella quale chiunque non resiste a farsi un selfie, e neppure io, e prima di congedarmi da Paris per restare da solo con il mio amore gli chiedo se può farmi una foto, nella mano di King Kong.

 

carlo rambaldi la meccanica dei mostri

Proprio la mano nella quale è stata Jessica Lange, esattamente quella mano, mi batteva il cuore perché King Kong è il mio eroe, si innamora di una ragazza e la prende e la porta in cima all’Empire State Building, e poi arrivano gli aerei mandati dalle femministe del #metoo per ucciderlo, e lo uccidono, e tutti noi piangiamo per la morte di King Kong, e anche Jessica Lange piange per la morte di King Kong, il primo premio Oscar di Rambaldi e anche il più grande eroe romantico di tutti i tempi, King Kong, il santo protettore di tutti i molestatori, che oggi condannerebbero per stalking e come è successo a Kevin Spacey non gli farebbero più fare film.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…