gabriele donnini

“IN GALERA MUOIONO TUTTI, POCHI RISORGONO” – LA STORIA DI GABRIELE DONNINI, UNO DEI TATUATORI PIÙ TALENTUOSI DI ROMA (DA TOTTI A CLAUDIO AMENDOLA) CHE ALL'APICE DEL SUCCESSO FINI' INGIUSTAMENTE IN CARCERE PER UN ANNO PER POI FINIRE ASSOLTO. ORA LA SUA RIVINCITA: PARTECIPERA' A "ROME ART WEEK" CON UNA SCULTURA, “FUORI MONDO”, ISPIRATA ALLA SUA STRAZIANTE DETENZIONE: "LA GALERA È QUEL POSTO DOVE SI SCRIVE ''STO BENE'' CON LE LACRIME AGLI OCCHI. NON C'È RIABILITAZIONE NÉ RISCATTO IN LUOGHI COSÌ..."

gabriele donnini

Cristiana Mangani per www.ilmessaggero.it

 

Il carcere prima di tutto, quella sensazione di vita sospesa, di punizione e non di redenzione o recupero. Un incubo che si rinnova ogni giorno nei pensieri, e che ora Gabriele Donnini, uno dei tatuatori più famosi di Roma, finito in un carcere di massima sicurezza e poi assolto con formula piena dal coinvolgimento nell'omicidio del broker Silvio Fanella (considerato il cassiere di Gennaro Mokbel), ha voluto raccontare in un'opera dura, diretta, come è stata tutta la sua vita.

donnini 19

 

''Ego te absolvo'', il nome scelto per la scultura che verrà presentata per la prima volta in esclusiva nella settimana capitolina più importante dedicata all'arte contemporanea: Rome art week che si svolgerà nella Galleria Restelliartco, dal 26 al 31 ottobre. Una croce, delle sbarre, un teschio, fissato insieme con la tecnica giapponese del Kintsugi, nella quale si utilizza la polvere d'oro per riparare gli oggetti.

donnini 15

 

«Ogni essere umano che abbia vissuto nel fuori mondo ha delle venature in oro diverse tra loro», spiega. E per fuori mondo intende quel carcere dove è stato rinchiuso per circa un anno, prima venti giorni in isolamento a Regina Coeli, poi 24 in cella di sicurezza a Lanciano, in un penitenziario dove ci sono solo mafiosi. Fino all'assoluzione dal reato più grave, nel 2017.

 

 

 

 

 

donnini 7

 

 

«Non c'è riabilitazione né riscatto in luoghi così - dice Donnini - Non hai l'ora d'aria, non puoi lavarti, niente televisioni, giornali, niente specchi. Ha idea di cosa sia non potersi specchiare? Se non si prova, non si capisce. È una forma di rigore nei confronti di tutta quella gente che si pensa coinvolta in una cosa e che si spera di fare parlare».

gabriele donnini

 

Lui ci è finito dentro per amicizie passate che non lo hanno aiutato. In cella, invece, ha avuto un detenuto che lo ha sostenuto tanto. «Continuo a sentirlo - racconta - Gli voglio un gran bene. Chi sta rinchiuso lì è dimenticato. Il carcere dovrebbe riabilitare, io credo che non lo faccia proprio».

 

Gabriele Donnini Totti tattoo

IL TACCUINO

 

Nei giorni della detenzione ha riempito le pagine di un taccuino con le frasi copiate dalle pareti. E ora quelle parole ricoprono la superficie del teschio: Amo Mamma, la scritta che nel tatuaggio carcerario fatto a croce diventa un modo per chiedere perdono alla propria madre, Don't cry for me, The Fall of a man, Je ne regrette rien.

 

«Un'opera - descrive ancora Donnini - dedicata alla mia assoluzione. Che vuole dare voce a chi, in quelle quattro mura, ha odiato, si è disperato, ha giurato vendetta, ha avuto fede o si è convertito, abbassando la testa davanti a quella croce che nell'opera è simbolicamente appoggiata alle sbarre».

gabriele donninigabriele donnin

 

 

 

IL VOLONTARIATO

Prima del carcere, il tatuatore aveva già fatto volontariato negli istituti di pena con progetti a tutela dei bambini rinchiusi con le madri, o corsi specialistici, come quello per tatuatori, ora bloccato dal Covid. Contro quella detenzione che lui definisce «ingiusta», i suoi avvocati hanno presentato istanza, i giudici gli hanno dato torto: le sue amicizie potevano indurre i magistrati in errore.

gabriele donnini tatuaggio Dago

 

Niente da fare, quindi. Ricominciare non è stato facile: lo studio dietro Campo de' Fiori era sempre pieno di attori, di gente dello spettacolo, e anche di tanti ragazzi ai quali i genitori hanno detto: «Ma che vai da uno che è finito in galera?».

gabriele donnini

 

 

 

 

 

 

 

 

«Mio figlio non ce lo manderei», confessa. Chiuso per un anno durante la detenzione, ha riaperto con fatica. Nonostante la direzione del carcere gli avesse vietato di fare tatuaggi all'interno dell'istituto, è riuscito a costruirsi una macchinetta con uno spazzolino da denti, il motore di un walkman e aghetti.

 

E alla fine ha tatuato il nome della fidanzata sul braccio di un mafioso. Ora è libero, ma la ferita resta aperta: «La galera è quel posto dove si scrive sto bene con le lacrime agli occhi. In galera muoiono tutti, pochi risorgono».

MESSAGGERO - DONNINI Donnini Ansa Presse

 

gabriele donnini

 

 

Totti tatuaggio by gabriele donnini

donnini 22donnini 24

DAGO ph Claudio Porcarelli isschermata 2020 10 12 alle 15.39.58Dago in redazione - ph Massimo Sestinidonnini 11Gabriele Donnini Gabriele Donnini gabriele donninifoto Donnini fotografo Messaggero

 

claudio amendola

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?