opera

LA LIRICA PORCELLONA – DOPPI SENSI, EROTISMO, SESSO, PROSTITUZIONE SONO INGREDIENTI CHE, CONDISCONO IL MELODRAMMA ITALIANO. IL DOCUMENTATISSIMO SAGGIO DI FEDERICO FORNONI “L'OPERA A LUCI ROSSE” È UN VIAGGIO NELLA SEDUZIONE E NELLA SESSUALITÀ NELLA LIRICA DELL'OTTOCENTO: DALLE SFUMATURE LUSSORIOSE E LUBRÌCHE DELLA TOSCA E DI MADAMA BUTTERFLY ALL'ORGASMO MESSO IN MUSICA DA VERDI...

Madama Butterfly

Mattia Rossi per “il Giornale”

 

Gian Francesco Malipiero scrisse che Claudio Monteverdi, il celebre compositore considerato il padre del melodramma, «fu il precursore di tutto e di tutti». In effetti, fu così anche in fatto di allusioni a luci rosse.

 

L'aria Pur ti miro dalla sua Incoronazione di Poppea è, infatti, la prima messa in scena moderna della sessualità: «Pur ti miro, pur ti godo, pur ti stringo, pur t' annodo, più non peno, più non moro, o mia vita, o mi tesoro. Io son tua, tuo son io Speme mia, dillo, dì, tu sei pur, speme mia l'idol mio, dillo, dì, tu sei pur, sì, mio ben, sì, mio cor, mia vita, sì».

 

Un'aria la cui allusività al sesso è resa in maniera inequivocabile dagli avviluppi delle suadenti linee melodiche alternate la cui armonia si conclude all'unisono.

 

L'opera a luci rosse di Federico Fornoni

Doppi sensi, erotismo, sesso, prostituzione sono ingredienti che, anche quando non ce ne accorgiamo, condiscono il melodramma italiano. Federico Fornoni, docente di storia della musica al Conservatorio di Novara, ha dedicato al tema della seduzione e della sessualità nella lirica del secondo Ottocento un documentatissimo studio: L'opera a luci rosse (Olschki, pagg. 396, euro 40).

 

L'innesco dello studio di Fornoni sono stati i mutamenti intercorsi tra l'inizio e la fine dell'Ottocento, un secolo, infatti, che ha visto di tutto: si pensi alla Cenerentola di Rossini nella quale, nel 1817, alla scarpetta venne sostituito un bracciale per evitare lo scoprimento del piede; piede nudo che Musetta, nella Boheme pucciniana, anno 1896, mostra tranquillamente a Marcello come arma seduttiva.

 

Una escalation di allusioni del teatro italiano che spinse la Civiltà cattolica a pronunciarsi, nel 1854, in tali termini: «Vi trionfa ugualmente e forse ancor più la concupiscenza. La voluttà e la bellezza son presentate come cose divine. Or tai sensi malvagi, i quali non sarebbero stati tollerati per avventura in un teatro di popolo pagano, vengono a fronte alta divulgati presso un popolo cristiano».

 

Federico Fornoni

Ma, nota Fornoni, non c'era solo la chiesa: «I progressi scientifici portarono la biologia, la medicina, più tardi la psicanalisi, a dire la propria in materia di sessualità. Pur affrontando il discorso dalla prospettiva medica, le conclusioni non furono difformi dalla morigeratezza predicata dalla chiesa. L'eccessiva pratica sessuale rischiava di condurre al degrado della società».

 

In questo quadro, è evidente come il melodramma, forma d'arte calata trasversalmente tra le classi sociali dell'epoca, abbia condotto ad attuare un percorso di «de-eroticizzazione» del melodramma ottocentesco così colmo di temi legati a vicende sentimentali e, spesso, di soggetti pruriginosi.

 

Se, dunque, sessualità, erotismo, infedeltà, prostituzione erano alla mercé della scure della riprovevolezza, un soggetto quale fu quello della Traviata portò con sé una potenza sovvertitrice ben chiara a Verdi che, con il suo solito acume, notò in una lettera a Cesare De Sanctis: «I vostri preti e i vostri frati avrebbero paura di vedere sulle scene quelle certe cose che loro fanno bene all'oscuro».

 

madama butterfly

Fornoni, analizzando la trilogia popolare di Verdi (Il Rigoletto, Il Trovatore e La traviata) evidenzia che, per il compositore di Busseto, «l'opera d'arte dovrebbe far riflettere su tematiche considerate sconvenienti eppure parte dell'esistenza umana, così da conseguire una nuova mentalità, frutto di tale riflessione».

 

C'è, poi, Un ballo in maschera, «una delle più impressionanti, celebrate e studiate scende di seduzione dell'intero repertorio lirico», ma che affronta anche l'adulterio, in cui Verdi traduce in musica un orgasmo con un pieno orchestrale che scivola progressivamente a un appagato pianissimo.

 

PUCCINI

Ancor più accurato nella messinscena della sessualità fu Puccini per il quale «la tematica sessuale è una delle grandi fonti di ispirazione». Manon, Boheme, Tosca, Madama Butterfly sono tutti titoli che il libro passa in rassegna mostrando le sfumature lussuriose e lubrìche che il compositore lucchese non esitò a inserire.

 

Non solo, Puccini utilizzò la stimolazione sensoriale, propria del melodramma, in chiave erotica: «La vista, l'udito, il tatto erano solleticati per suscitare un'eccitazione sessuale coinvolgente il pubblico al pari dei personaggi».

 

Così, ad esempio, il pubblico di Butterfly è in grado di accendersi con l'eccitazione di Pinkerton: «Ma tale mulïebre grazia dispiega, ch' io mi struggo per la febbre d'un subito desìo».

 

Questo libro è un grande affresco sulla sessualità nel melodramma ottocentesco che, come il piedino di Musetta, è tutto da scoprire e assaporare.

Giacomo Puccinitosca pucciniGIUSEPPE VERDI IN VERSIONE TRANS PER IL POSTER AL FESTIVAL PARMA giuseppe verdiGIUSEPPE VERDI GIUSEPPE VERDI FOTO D EPOCA

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...