la prima foto della sfinge

QUANDO LA STORIA HA UNO SCATTO - SGARBI: "PER ITALO ZANNIER L’UOMO È ENTRATO NELL’ETÀ CONTEMPORANEA QUANDO HA INIZIATO A RIPRODURRE LA REALTÀ ATTRAVERSO LA FOTOGRAFIA" - DAI RAGGI X DI RONTGEN ALLE “FOTOFANIE” DEI CELLULARI DI OGGI

Vittorio Sgarbi per “il Giornale

 

ITALO ZANNIERITALO ZANNIER

La più grande crisi per la pittura è negli anni della affermazione della fotografia, in un combattimento mortale che umilia la prima, rubando la vita e la «presenza» alle cose. La pittura insegue la fotografia o se ne serve, ma ha perduto il testimone nel rapporto con la realtà. In un illuminante libro, Verso l' invisibile (Quinlan), Italo Zannier ci dice che l' uomo è entrato nell' età contemporanea quando ha iniziato a riprodurre la realtà attraverso la fotografia.

 

In tal modo è cresciuta, ed è stata documentata, la memoria del mondo. Questo percorso «verso l' invisibile», per renderlo visibile, ci consente di avere davanti in qualunque momento anche quello che non c' è, di portarci a casa, come oggi accade in modo parossistico, ogni porzione del mondo visto e visitato. Davanti alla Sfinge in Egitto, Gustave Flaubert poteva affermare che «soltanto la fotografia di Max avrebbe potuto descrivere l' emozione di quell' incontro».

 

ITALO ZANNIER - VERSO LINVISIBILEITALO ZANNIER - VERSO LINVISIBILE

Tanto quel reperto è necessario che molti, oggi, non documentano, ma sostituiscono con la riproduzione fotografica, attraverso il telefonino, la realtà che non vedono, e che immediatamente rapiscono. Si allineano alla rapida evoluzione della fotografia tutte le invenzioni e le scoperte della scienza moderna, anche in campo medico e farmacologico, a partire dai raggi X, vera e non metaforica riproduzione dell' invisibile.

 

Assistiamo a un' accelerazione della ricerca dell' uomo per conoscersi meglio, che ha l' equivalente soltanto nella moltiplicazione genetica, se soltanto consideriamo che nel 1858 gli abitanti del mondo erano un miliardo e 283 milioni, e oggi sono oltre sette miliardi e 125 milioni. L' umanità si è riprodotta con l' accelerazione con cui le immagini hanno moltiplicato il mondo, consentendo di dominare l'«altrove».

 

CROOKES FOTO FANTASMACROOKES FOTO FANTASMA

Le ricerche tecniche avanzano di decennio in decennio producendo dagherrotipi, fotoeliografie, zincografie, via via fino alle attuali tecnologiche digitali e elettroniche che prescindono dalla stampa e che privilegiano la riproduzione «luminosa», fantasmatica, sopra uno schermo, come nel computer o nei telefoni cellulari. Da qui, pertinentemente, Zannier conia il neologismo «fotofanie», ossia «apparizioni», per distinguerle dalle fotografie che necessitano di un supporto cartaceo.

 

Nel documentatissimo studio si misura l' avanzamento della fotografia con le conquiste della scienza e le scoperte di ogni tipo, dal fonografo alla lampadina elettrica, una vera e propria storia dell' improvvisa e travolgente modernizzazione della società.

 

WILLIAM CROOKESWILLIAM CROOKES

Nel 1854 la prima mostra degli impressionisti (intuitivamente alternativi alla riproduzione fotografica, perseguita dalla stessa pittura, prima e dopo l' invenzione della fotografia) fu ospitata, a Parigi, nell' atelier di Nadar in boulevard des Capucines, nel tempo in cui si stabiliva, dunque, quel «combattimento per un' immagine» di cui diede conto Luigi Carluccio in una mostra indimenticabile a Torino, mettendo in scena il confronto fra Pittura e Fotografia, a partire dalla metà dell' Ottocento.

la prima foto della sfingela prima foto della sfinge

 

Verso l' invisibile va oltre e mette in relazione, quasi deterministicamente, il continuo passaggio dalla fotografia ad altri prodigi, il «telegrafo parlante», un vero e proprio telefono, attraverso l' esperienza di Bell e Meucci, i prototipi di aliscafo e di elicotteri, il termometro elettrico.

 

Intanto la fotografia trova soluzione anche al problema della ripresa a colori. Ne consegue una integra fiducia nella scienza, la cui conferma viene dalla sorprendente evoluzione della fotografia nelle varie utilità, per documentare terremoti, eruzioni di vulcani, eclissi di sole, catastrofi e fenomeni naturali, tornado.

CROOKES CON FANTASMACROOKES CON FANTASMA

 

«Immagini nuove sono promesse quotidianamente dalla fotografia, come quelle ottenute dagli effetti grafici delle scintille elettriche, altrimenti invisibili agli occhi umani».

 

Tra i miracoli di quegli anni c' è anche l' invenzione della luce elettrica, da cui viene la gloria della «Ville Lumière».

 

La sera dell' Esposizione universale di Parigi, il 6 maggio 1889, la Tour Eiffel è scenograficamente illuminata, e il suo faro si può vedere a 190 km da Parigi. L' Ottocento finisce con i grandi viaggi transoceanici, sia per chi cerca lavoro sia per l' estensione del Grand Tour ai luoghi più remoti.

 

Nasce così, oltre l' archeologia, l' antropologia. Si scoprono e si studiano altre specie di uomini, cosiddetti primitivi, dopo l' uomo del Rinascimento e l' uomo moderno. Convivono epoche distanti millenni. E la scienza produce continue meraviglie che mostrano come l' uomo può superare ogni confine. Alla fine del XIX secolo si afferma anche il cinematografo: la fotografia era finalmente giunta a rivelare, in questo suo perfezionamento, altri aspetti dell'«invisibile» nella «dinamica della vita».

RONTGENRONTGEN

 

Per Zannier il 1896 è l'«anno zero» di un percorso che porterà a traguardi allora ritenuti fantascientifici: viaggi verso la Luna, verso Marte, trasmissione simultanea di immagini, tecnologia elettronica che favorisce la conoscenza della dimensione enciclopedica dello scibile con un clic. Il percorso dalla fotografia verso l' invisibile porterà, come un penetrante occhio divino, ai raggi X, come li definì Wilhelm Conrad Röntgen, che il 28 dicembre 1895 comunicò al mondo la sua scoperta.

 

Le conseguenze furono straordinarie e molteplici e porteranno la fotografia a uscire dalla rappresentazione della realtà fisica verso nuovi confini, che troviamo stabiliti nei manifesti futuristi, dove si afferma il primato sperimentale del linguaggio fotografico attraverso l' impresa dei fratelli Anton Giulio, Arturo e Carlo Ludovico Bragaglia, in direzione «concettuale» (parola tanto in voga nel linguaggio dell' arte contemporanea): «vogliamo vedere ciò che superficialmente non si vede; vogliamo ricordare la più viva sensazione dell' espressione profonda di una realtà indicibile e inafferrabile».

CARLO LUDOVICO BRAGAGLIACARLO LUDOVICO BRAGAGLIA

 

Così, nei processi di visualizzazione fotodinamica Bragaglia riproduce la scia di un corpo che si muove nello spazio, non altrimenti percepibile con la fotografia istantanea che «ferma il soggetto laddove si trovava per caso». Prima questa realtà, impercepibile altro che dalla fotografia, era stata ottenuta da William Crookes come documentazione di una seduta spiritica, in cui le apparizioni di una «abitatrice d' oltretomba» sarebbero certificate dall' immagine fotografica.

 

Si entra dunque nel nuovo secolo con questo viatico, in cui la fotografia è protagonista, a fianco di ogni perfezionamento scientifico e tecnologico, scoperta dopo scoperta, e anche «oltre», nella dimensione «spirituale». La pittura risponde con il Simbolismo, e Kandinskij insegue lo «spirituale dell' Arte» e sconfina inevitabilmente nell' Astrattismo, una realtà non visibile.

 

pec 3 AntonGiulio bragagliapec 3 AntonGiulio bragaglia

La fotografia occupa tutto il campo del rappresentabile, esteriore ed interiore. E questo, in fondo, conferma che essa, tra le conquiste scientifiche, è l' unica dotata di effetti indiretti e molteplici, ovvero di anima, come aveva intuito, con dispetto, come una premonizione, Charles Baudelaire già nel 1859: «se si permette alla fotografia di invadere il dominio dell' impalpabile e dell' immaginario, soprattutto ciò che vale perché l' uomo vi ha aggiunto qualcosa della sua anima, allora sventurati noi!». Se si permette. E come impedirlo?

 

Spesso, infatti, da allora la fotografia, nella sua imprevedibile forza evocativa, ha superato la poesia, e ha dato parola e vita ai morti, come sorprendentemente si legge nel libro Il tempo in posa di Gesualdo Bufalino, di commento alla scoperta di quattrocento lastre di collodio di fotografi di provincia, tra Comiso, Ragusa e Chiaramonte Gulfi: Gioacchino Iacona, Francesco Meli, Carmelo Arezzo di Trifiletti, Corrado Melfi. In una di esse un uomo tiene in mano il libro di Ibsen Quando noi morti ci destiamo. Ecco: la fotografia è anche, oltre il trascendente, resurrezione dei morti.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...