l'arte che verra'

L’ARTE CHE VERRA’ – BONAMI: "NEL 2050 IL GUGGENHEIM SI E' TRASFORMATO IN UNA PISTA PER SKATEBOARD, AGLI UFFIZI SI PUO’ ASCOLTARE LA VOCE DI BOTTICELLI, IL CORRIDOIO VASARIANO ACCOGLIE QUASI 10 MLN DI VISITATORI OGNI ANNO E BANKSY SI VENDE SU AMAZON A 7MILA DOLLARI. IMMAGINARE COME SARÀ L’ARTE NEL 2050 È IMPRESA FANTASCIENTIFICA. I CAMBIAMENTI, QUELLI RADICALI, ARRIVANO SUBDOLI SENZA FARSENE ACCORGERE"

Francesco Bonami per “Robinson - la Repubblica”

 

la banana con lo scotch di cattelan

In un bellissimo articolo intitolato The Madonna of the Future, apparso sulla rivista The Nation nel 1999, lo storico dell' arte americano Arthur Danto ci fa capire perché sia praticamente impossibile immaginare il futuro dell' arte. Danto ci spiega che, se a Giotto avessero fatto vedere, le Demoiselles d' Avignon di Picasso, il pittore medievale sarebbe inorridito. Mentre per Picasso la conoscenza di Giotto è stata probabilmente fondamentale. Gli artisti che vengono dopo hanno su quelli del passato un grande vantaggio, che a volte diventa un' aggravante. Se Duchamp avesse saputo che cosa il suo orinatoio capovolto avrebbe provocato nella storia dell' arte, forse ci avrebbe pensato due volte e chissà cosa avrebbe detto della banana di Cattelan.

 

museo guggenheim

Ma Cattelan e molti suoi colleghi sono al corrente di quello che aveva fatto Duchamp, quindi conoscono meglio di lui le conseguenze dei loro gesti e forse per questo risultano meno coraggiosi o rivoluzionari del predecessore. Immaginare il futuro dell' arte è molto difficile se non impossibile. Per riuscirci il critico d' arte o il curatore contemporaneo deve fare uno sforzo fantascientifico, correndo l' innocuo rischio di passare da idiota o di coprirsi di ridicolo. Immaginare come sarà il mondo dell' arte e dei musei nel 2050 è un' impresa da Philip Dick.

 

WRIGHT - GUGGENHEIM

I cambiamenti, quelli radicali, arrivano subdoli e piano piano senza quasi farsene accorgere. Quando iniziò la mia carriera di curatore il fax era una grande conquista tecnologica. Quando sia diventato obsoleto non ricordo, ma certo oggi, guardando indietro, quel marchingegno fa sorridere eppure ci cambiò la vita e il modo di lavorare. Nel 2050 avremo uno schermo dentro la retina da attivare semplicemente aprendo un occhio solo? Chissà. Allora per arrivare fino al 2050 ho pensato che il metodo migliore sia invecchiare di trent' anni e immaginarmi ottimisticamente ancora vivo e, più che altro, in forma sufficiente per potere godere di un mondo che sarà sicuramente diverso da quello di oggi. Magari la mostra del Caravaggio Impossibile non sarà più questa grande cosa.

 

L' impossibile diventa nel corso della storia probabile e in questa sua probabilità diventerà prevedibile e quindi meno affascinante. Assieme all' intelligenza si sarà sviluppata, immagino, anche una stupidità artificiale e la realtà aumentata sarà semplicemente una nuova normalità, mentre quella virtuale magari sarà diventata meno virtuosa e più difettosa.

 

galleria degli uffizi 2

Ma diventiamo per un attimo il Marty McFly di Ritorno al futuro e infiliamoci nella vettura del dottor Emmett Brown, sintonizzando il conta anni digitalizzato sul 2050 e vediamo dove spunteremo fuori. Non pensavo che a 94 anni sarei mai riuscito a rivedere Firenze, invece, grazie ai nuovi aerei che ricordano tanto i vecchi sfortunati Concorde del secolo scorso, sono arrivato da New York in sole tre ore all' aeroporto di Firenze, La Pira International, che finalmente da dieci anni riesce a far atterrare anche jet intercontinentali. La prima cosa che voglio vedere è il Corridoio Vasariano davanti agli Uffizi che nel 2031 è stato trasformato dallo studio di architettura cinese XLP in un fantastico atrio coperto da una cupola termica trasparente in grado di accogliere comodamente i quasi dieci milioni di visitatori ogni anno.

 

Dentro al museo le esperienze virtuali oramai superano le visite alle opere autentiche. Molto particolare - e devo dire anche affascinante - è lo spazio dove si può fare l' esperienza, sempre virtuale, di dipingere da zero una delle battaglie di Paolo Uccello.

 

corridoio vasariano

Si ha veramente la sensazione di tenere un pennello in mano e, seguendo le istruzioni impartite attraverso il nostro digital screen, possiamo, passo dopo passo, creare il dipinto rinascimentale. La sala della Primavera del Botticelli è invece praticamente vuota. Volendo si può avere la guida con la voce di Botticelli stesso che spiega il quadro. Attraverso una sofisticatissima tecnologia, sono riusciti a ricostruire la voce originale con tanto di accento di circa un centinaio di artisti dal 1300 al 1500. Non avendo possibilità di controllare la veridicità della voce dobbiamo fidarci. La parola "verità", truth, nel 2050 è stata sostituita dalla parola trust, fiducia. Il pubblico preferisce oggi credere in un' esperienza invece che dubitarne, vizio di noi cresciuti nel XX secolo dove il dubbio regnava sovrano.

 

FIRENZE - CORRIDOIO VASARIANO

A New York, dove vivo e dove pensavo sarei morto già qualche anno fa, il mondo dei musei e dell' arte contemporanea è cambiato moltissimo in trent' anni. Le gallerie private sono praticamente scomparse dopo la crisi economica del 2037, quando un trittico di Banksy valutato 70 milioni di dollari, è stato venduto ad un' asta di Amazon per 7000 dollari, riportando tutti i valori dell' arte contemporanea ai loro minimi. Oggi il valore di un' opera d' arte non passa più dal mercante privato, ma direttamente dalle case d' asta.

 

Gli artisti non hanno più mostre personali, ma aste personali. Dopo i traumi climatici che hanno alterato le zone artiche irreversibilmente, è venuta fuori una nuova generazione di artisti inuit e lapponi, molto ricercata dal collezionismo, che lavora principalmente con strumenti digitali e, grazie a stampanti-telai, riesce a tessere e dipingere al tempo stesso affascinanti tele con soggetti "monoromantici": una lacrima, un sorriso, un singolo raggio di sole o il buio più totale. La cosa più sconcertante è però forse la trasformazione del museo Guggenheim, che ha trasferito la collezione e la programmazione di mostre in un nuovo enorme edificio ad Harlem, disegnato dallo studio di architettura artificiale "Dome Remote", mentre il vecchio edificio a spirale di Frank Lloyd Wright è diventato una popolarissima e difficilissima pista per skateboard.

BLADE RUNNER 2049

 

In Italia il quasi settantenne architetto Luigi Alberto Cippini e il suo studio Armature Global, famosi per il Centro Sperimentale del Gusto di Perm in Russia, ha creato una fondazione di arte contemporanea mobile finanziata dalle Ferrovie dello Stato: un vero e proprio museo su rotaie che attraversa ogni settimana l' Italia, portando in giro mostre, progetti di artisti individuali e capolavori contemporanei di collezioni pubbliche, fra i quali il famoso autoritratto Dentro Fuori di Maurizio Cattelan: una sorta di casco che lo spettatore può indossare collegandolo ai propri centri nervosi, riuscendo a vedere il mondo come lo vedeva il famoso artista padovano nel 2031.

banksy

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?