DAMOSE 'NA RINFRESCATA DI BOTULINO – DOPO IL LOCKDOWN C’È STATA UNA CORSA AL RITOCCHINO IN TUTTO IL MONDO: MOLTISSIME PERSONE HANNO SENTITO L'ESIGENZA DI SOTTOPORSI A UN “TAGLIANDO”, SOPRATTUTTO AL VISO, DOPO AVER VISTO LA PROPRIA IMMAGINE  DURANTE LE VIDEOCHIAMATE O RIUNIONI VIRTUALI SU ZOOM NELLA FASE DI QUARANTENA - GLI SPECIALISTI SEGNALANO “DANNI DA MASCHERINA” E…

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1 - IL BOOM DEL RITOCCHINO “COLPA DELLE VIDEOCALL”

Valentina Arcovio per “il Messaggero”

 

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Mentre la pandemia continua a seminare vittime in tutto il mondo e l'economia globale va a picco, si registra un sorprendente trend: un vero e proprio boom di richieste di interventi di medicina e chirurgia estetica. È così negli Stati Uniti, dove gli studi dei chirurghi plastici sono stati presi letteralmente d'assalto, ed è così anche nel nostro paese, dove gli specialisti fanno addirittura fatica a soddisfare tutte le richieste.

 

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Secondo la Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica (Sicpre) dopo il lockdown si è registrato un incremento di circa il 50 per cento degli interventi. Confermano questo trend anche gli esperti dell'American Society of Plastic Surgeons che hanno stilato una classifica delle procedure maggiormente richieste sia da uomini che da donne: tossina botulinica, aumento del seno, filler riempitivi, liposuzione, addominoplastica.

 

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In particolare, le stime americane indicano un incremento del 10 per cento degli interventi di mastoplastica additiva, cioè la procedura chirurgica che ha lo scopo di aumentare il volume del seno. Si stima che gli interventi di mastoplastica additiva abbiano raggiunto un totale di 54mila solo in questa prima parte del 2020.

 

A seguire, tra gli interventi più in voga negli Usa c'è la blefaroplastica, cioè un ringiovanimento delle palpebre, esigenza sentita soprattutto dalle donne ora che son costrette a uscire con la mascherina e a lasciare quindi scoperti solo gli occhi. Poi tra le richieste ricevute maggiormente dagli specialisti americani troviamo la liposuzione, il lipofilling del volto e l'addominoplastica.

 

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Mentre la rinoplastica è la più gettonata tra gli uomini. IL VISO Secondo la Sicpre, invece, gli interventi in Italia riguardano soprattutto il viso, seguono quelli sul lato B sia con protesi che con grasso (lipofilling glutei); filler anche su persone giovani; epilazione definitiva e luce pulsata. Anche nel nostro paese la mastoplastica additiva resta saldamente al primo posto della classifica degli interventi di chirurgia estetica più richiesti. Il seno grosso, a detta degli specialisti, continua a rappresentare un traguardo molto ambito nel campo della chirurgia plastica. Le motivazioni di questo boom di ritocchini post-lockdown sono varie: si va da quelle prettamente pratiche a quelle più profonde.

 

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I chirurghi estetici hanno riferito al New York Times che moltissime persone hanno sentito l'esigenza di sottoporsi a un «tagliando», soprattutto al viso, dopo aver visto la propria immagine «smunta» durante le numerose videochiamate o riunioni virtuali su Zoom nella fase di lockdown. Inoltre, gli specialisti segnalano «danni da mascherina».

 

«Gli interventi più richiesti vengono da chi, a seguito dell'uso delle mascherine, per la mancanza di ossigenazione e l'assunzione di espressioni anomale dello sguardo ha subito alterazioni della pelle e dei contorni del volto», spiega Francesco D'Andrea, presidente della Sicpre. «In particolare si cerca di far scomparire con tecniche mini invasive come botulino e filler o con interventi chirurgici quali blefaroplastica e minilifting le rughe che sono comparse intorno alla zona oculare, sulla fronte e sugli zigomi e rimodellare così i lineamenti del viso», aggiunge.

 

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GLI ESPERTI Allo stesso tempo la mascherina può essere un'«alleata» per i pazienti che si sottopongono a un intervento di chirurgia estetica. Gli specialisti americani riferiscono che le donne sono molto più propense a eseguire interventi molto evidenti sul viso, come rinoplastica o lifting, perché la mascherina ne nasconderebbe i segni. Dietro la voglia di farsi un restyling ci sono anche motivazioni psicologiche, segno che la pandemia ha toccato corde anche molto profonde.

 

È qualcosa che molti chirurghi plastici in Italia avevano previsto mesi fa. Secondo il chirurgo plastico Paolo Santanchè, è evidente «il bisogno della gente di ricominciare a vivere facendo qualcosa per sé e per il proprio aspetto». E continua: «Accade molto spesso che si decida di fare un intervento estetico o di chirurgia plastica per voltare pagina dopo un momento brutto. Un lutto, una separazione, un periodo deprimente o difficile che si vuole chiudere con un cambiamento tangibile». Un cambiamento, quindi, che si renda evidente anche dalla propria immagine.

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2 - DANIELE SPIRITO: «LE DONNE VOGLIONO IL MINI-LIFTING GLI UOMINI LA PANCIA A TARTARUGA»

Valentina Arcovio per “il Messaggero”

 

Un viso più giovane per lei e la «tartaruga» per lui. Sono questi i «miracoli» sognati durante il lockdown e ora tra i più richiesti dalle donne e dagli uomini italiani. Almeno secondo Daniele Spirito, chirurgo plastico di Roma e docente presso la cattedra di Chirurgia plastica dell'Università di Milano. «È evidente l'esigenza di molte donne e di molti uomini di ritornare a sentirsi bene sia psicologicamente che fisicamente, dopo aver trascorso un periodo particolarmente difficile», dice l'esperto.

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Professore, anche lei quindi si è accorto di un aumento delle richieste di «ritocchini» post-lockdown?

«Sì, lo confermo. Dopo il lockdown c'è stato un aumento di richieste sia di medicina che di chirurgia estetica che, a mio avviso, è attribuibile alla voglia di riprendere una vita normale».

 

Arrivano da lei più donne o più uomini?

 

«L'aumento ha riguardato entrambi i sessi, anche se le richieste delle donne continuano a essere prevalenti».

 

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Cosa chiedono in particolare?

«Sia le donne che gli uomini chiedono interventi di ringiovanimento. Le procedure più richieste, o almeno quelle che sono maggiormente arrivate a me, sono il minilifting composito e un tipo di lipoaspirazione dell'addome. Quest' ultima è molto richiesta fra gli uomini».

 

In cosa consistono queste procedure?

«Il minilifting composito è una procedura mininvasiva, che garantisce un ringiovanimento del viso di dieci anni, con recupero velocissimo e senza lividi. Questo permette di non dover rinunciare ai ritrovati impegni sociali e di programmarne l'esecuzione perfino in estate.

 

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In pratica, si tratta di un'innovativa tecnica di lifting facciale meno invasiva e più duratura di un lifting classico, con rischi di complicanze ridotti e un recupero più rapido. Tre sono le zone interessate, il collo, la regione della guancia e lo zigomo. Si effettua una sola piccola incisione. La cicatrice è piccola, quasi invisibile. L'operazione viene eseguita in anestesia locale con sedazione e in regime di day hospital».

 

Quali sono gli effetti estetici di questa particolare procedura?

«Il viso, che tende a scendere per la forza di gravità e per l'assottigliamento delle ossa appare più giovane anche di dieci anni. L'esposizione dei tessuti è minore, quindi meno punti, meno coagulazione, meno rischi di complicanze. Caratteristiche particolarmente confortanti, a maggior ragione in un momento particolare come quello che stiamo vivendo».

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In cosa consiste la lipoaspirazione dell'addome tanto amata dagli uomini italiani? «L'intervento a cui mi riferisco è una lipoaspirazione dell'addome con uno strumento che si chiama al plasma che riesce a formare dei solchi che ripetono quella tartaruga che va tanto di moda.

 

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È un intervento che sta andando per la maggiore perché in pratica determina una retrazione della pelle che fa attaccare la cute alla fascia muscolare. A distanza di 10 giorni il paziente si vede con queste linee che magari non ha mai visto sul suo addome. È una richiesta molto di moda fra gli uomini, ma può essere fatta anche nelle braccia e nella parte dorsale».

 

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