coronavirus covid vaccino vaccinazion alberto mantovani

“È IMPROBABILE CHE LA VARIANTE OMICRON SFUGGA DEL TUTTO AI VACCINI” - L’IMMUNOLOGO ALBERTO MANTOVANI: “DAVANTI AD ALTRE VARIANTI PREOCCUPANTI, COME LA SUDAFRICANA BETA E L'INDIANA DELTA, I VACCINI HANNO OFFERTO UNA PROTEZIONE RIDOTTA, MA SIGNIFICATIVA. GUARITI CON DUE DOSI E ALTRE PERSONE CON TRE DOSI PROBABILMENTE AMPLIANO LA RISPOSTA IMMUNITARIA CONTRO TUTTE LE VARIANTI” - “LA TERZA DOSE POTREBBE DARE UNA BUONA PROTEZIONE PER OMICRON E PREDISPORRE MEGLIO A UN'EVENTUALE QUARTA DOSE AGGIORNATA”

Francesco Rigatelli per "la Stampa"

 

alberto mantovani 1

L'immunologo Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas, non si scompone davanti a Omicron e suggerisce di partire «sempre dai dati».

 

La terza dose sarà sufficiente a proteggerci?

«Davanti ad altre varianti preoccupanti, come la sudafricana Beta e l'indiana Delta, i vaccini hanno offerto una protezione ridotta, ma significativa. Più aumenta l'allenamento del sistema immunitario, terza dose e antinfluenzale compresi, più cresce il repertorio di quell'orchestra segreta che è il sistema immunitario. Guariti con due dosi e altre persone con tre dosi probabilmente ampliano la risposta immunitaria contro tutte le varianti».

VARIANTE OMICRON

 

"L'orchestra segreta" è il titolo del suo libro con Monica Florianello edito da La nave di Teseo. Come lavorano gli scienziati per capire se Omicron comprometta la vaccinazione?

«Per farcela dovrebbe avere mutazioni straordinarie, dunque è improbabile che sfugga del tutto. Il Sudafrica ha condiviso dei dati con cui riprodurre la proteina Spike al computer e in vitro per confrontarla con gli anticorpi delle corti di pazienti guariti e vaccinati che seguiamo. Si fa lo stesso anche con le cellule della memoria.

Alberto Mantovani - L'orchestra segreta

 

E Sarah Mapelli, bioinformatica del mio gruppo di ricerca, cerca di capire con dei modelli se l'immunità innata, prima linea di difesa protettiva nella maggioranza dei casi, continui a funzionare».

 

Se la Omicron superasse il vaccino bisognerebbe fare tre nuove dosi o ne basterebbe una aggiornata?

«Non si sa, ma penso non si ripartirebbe da zero».

 

Omicron per impensierire deve risultare più diffusiva della Delta. I dati sudafricani sulla sua velocità sono preoccupanti?

«Sì, ma occorre documentare bene la velocità di replicazione in Europa; quanto la nuova variante sia afferrabile da immunità innata, vaccini e cellule T; e quanto sia patogenica, perché potrebbe dare meno malattia».

 

alberto mantovani 2

Se Omicron fosse più diffusiva alzerebbe l'asticella dell'immunità di gregge?

 «Con un virus cangiante e vaccini efficaci, ma da aggiornare e forse adattare, difficile parlare di immunità di gregge. Non cambia però l'obiettivo di vaccinare il 90 per cento degli italiani».

 

Potrebbe diventare necessario l'obbligo?

«È una scelta politica, che nel caso andrebbe applicata seriamente perché non c'è nulla di peggio delle grida manzoniane. Le altre vaccinazioni infantili sono state facili da implementare grazie al controllo scolastico. In questo caso le crescenti limitazioni del Green Pass mi sembrano più sagge».

 

La possibilità di un aggiornamento del vaccino potrebbe far rimandare la terza dose?

«Per quanto la tecnologia a mRna sia flessibile servirebbero mesi, mentre è bene proteggersi subito. La terza dose potrebbe dare una buona protezione per Omicron e predisporre meglio a un'eventuale quarta dose aggiornata».

VARIANTE OMICRON

 

Anche le terapie potrebbero essere aggiornate?

«Gli anticorpi monoclonali sono legati al virus e dunque si sta verificando. Per gli antivirali Remdesivir e Molnupiravir non servono modifiche. Come per altri farmaci utili nella fase avanzata della malattia, quali cortisone e Anakinra. Non hanno mai funzionato invece gli antinfiammatori, se non per alleviare sintomi iniziali della forma leggera per cui bastano paracetamolo o ibuprofene».

 

Il Regno Unito ha reintrodotto mascherine, quarantene e molecolare all'arrivo. Meglio il Green Pass?

vaccino pfizer

«Ho molto rispetto della ricerca inglese, ma per la politica sanitaria preferisco quella italiana».

 

La Omicron sottolinea l'urgenza di occuparsi del terzo mondo?

«Bisogna donare più dosi, aiutare la vaccinazione come fa "Medici con l'Africa Cuamm" in Sud Sudan e pensare a produzioni locali come l'Ue con Biontech. Moderna ha liberalizzato il brevetto per l'Africa, ma dubito che possa essere la strada».

alberto mantovani

 

Tornando in Italia, l'aumento attuale dei contagi è più dovuto ai non vaccinati o al calo dell'immunità dei vaccinati?

«Difficile dirlo, ma il rischio di ammalarsi riguarda molto di più i non vaccinati».

 

Quanto è concreto il calo dell'immunità?

«A sei mesi dalle due dosi la protezione verso l'ospedalizzazione rimane sopra l'80 per cento e con la terza dose migliorerà».

 

green pass e viaggi 1

Chi ha fatto due dosi di AstraZeneca è meno protetto?

«La situazione è simile. Dopo sei mesi, secondo i dati di Neil Ferguson dell'Imperial college, la protezione è del 90 per cento contro la morte, 77 verso la malattia grave e 30 per la forma leggera. I vaccinati con AstraZeneca dopo una terza dose a mRna potrebbero diventare i più protetti».

 

I 3mila test della sperimentazione sui bambini sono sufficienti per la loro sicurezza?

«Sì, perché negli Usa stanno vaccinando milioni di bambini senza problemi, oltre ai milioni di over 12 che non sono tanto diversi. Il rischio miocardite, lo dico da nonno di otto nipoti, è raro e benigno, a differenza di quello maligno dato dal Covid, inoltre colpisce in maggioranza maschi over 14.

CORONAVIRUS AFRICA

 

I bambini vanno vaccinati non solo per l'immunità di gregge, ma per proteggerli dal contagio crescente che li riguarda. Un quarto delle nuove infezioni li colpisce con finora 8 mila ospedalizzazioni pediatriche, 249 ricoveri in terapia intensiva, 36 morti, 239 sindromi infiammatorie multisistemiche (Mis-C) e preoccupazioni di long Covid».

LA PROTEINA SPIKE DELLA VARIANTE DELTA E QUELLA DELLA OMICRON

 

Cosa pensa di chi non vuole vaccinarsi?

 «Che non si è confrontato con un medico preparato. Faccio l'esempio di tre paure superabili. La sterilità: nessun vaccino la provoca. Gli effetti a lungo termine: mai visti nella storia della medicina. Le mutazioni genetiche: il virus del raffreddore ci riempie di mRna e non succede niente».

 

Secondo alcuni viviamo anche un'infodemia e per Mario Monti bisognerebbe regolare la comunicazione. Cosa ne pensa?

alberto mantovani 3

 «Non giudico gli altri, ma i miei criteri sono: rispetto dei dati nel loro contesto, delle competenze professionali e responsabilità sociale».

 

L'aumento del contagio o la variante Omicron giustificano lo stato di emergenza?

«È una scelta politica, ma mi pare che l'Italia sia tra i Paesi più apprezzati. Scienziati come Christoph Huber, cofondatore di Biontech, ne parlano ammirati e proprio oggi viene in Humanitas University per l'inaugurazione dell'accademico Katalin Karikò, la biochimica che ha inventato con Drew Weissman il vaccino a mRna».

alberto mantovani 9NO GREEN PASSalberto mantovani 5

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...