diego armando maradona in uruguay nel 1999

PERCHÉ NESSUNO SI È ACCORTO IN TEMPO DELLE GRAVI CONDIZIONI CLINICHE E CARDIACHE DI DIEGO? MELANIA RIZZOLI: “L'EDEMA POLMONARE ACUTO NON È UNA COMPLICANZA CHE INSORGE ALL'IMPROVVISO IN UN PAZIENTE CARDIOPATICO, PERCHÉ È UNA PATOLOGIA CHE ABBISOGNA DI ALCUNE SETTIMANE DI DECORSO PER COMPLETARSI E MANIFESTARSI IN TUTTA LA SUA GRAVITÀ, PER POI ACCELERARE E…”

Melania Rizzoli per "Libero Quotidiano"

 

MARADONA LUQUE

Un decesso, quello di Diego Armando Maradona, quantomai insolito e che ha lasciato sconcertato il mondo intero. La crisi fatale che lo ha condotto a morte è stata accertata e certificata dal referto dell' autopsia durata tre ore, eseguita nella serata di giovedì 26 novembre da un team di sei medici anatomopatologi dell' ospedale San Fernando di BuenosAires: "arresto cardiocircolatorio provocato da un edema polmonare acuto", diagnosi riportata anche dal quotidiano argentino Clarin, il primo a dare la notizia della scomparsa del campione mercoledì scorso.

 

Naturalmente bisognerà attendere i referti delle analisi tossicologiche post-mortem per accertare se Maradona prima di morire abbia ingerito psicofarmaci, droghe od alcool, ma la domanda resta ed è questa: perché nessuno si è accorto in tempo delle gravi condizioni cliniche e cardiache di Diego?

 

MARADONA SUPEREROI

L'edema polmonare acuto infatti, non è una complicanza che insorge in un solo giorno all'improvviso in un paziente cardiopatico, perché è una patologia che abbisogna di alcune settimane di decorso per completarsi e manifestarsi in tutta la sua gravità, per poi accelerare e comparire con le sue note manifestazione cliniche, i cui sintomi e segni fisici inequivocabili sono riconoscibili facilmente anche da uno studente di medicina.

 

maradona dalma

Perché il paziente in preda a questa grave insufficienza respiratoria di origine cardiaca presenta innanzitutto la diaforesi, ovvero una sudorazione eccessiva che imperla la fronte di gocce di sudore freddo, come il resto del corpo, che al tatto appare di temperatura marmorea, in contemporanea a dispnea parossistica, cioè un grave affanno accompagnato da tosse, ansia, dispnea, cianosi con labbra scure ed ortopnea, al punto che il malato ha importante difficoltà a parlare e respirare sdraiato nel letto e deve assumere la posizione seduta per la grave fame d' aria che accusa, con l' angoscia e la paura che gli si legge negli occhi.

 

Inoltre il soggetto in crisi di edema polmonare acuto presenta, all' ascoltazione cardiaca, aritmie, con ritmi di galoppo diastolico e sistolico del cuore, espettorato di colore rosato da emoftoe, dovuto alle tracce di sangue nello sputo che sgorga dalla bocca, e ipotensione, ovvero pressione arteriosa che tende ad abbassarsi pericolosamente, cosa che aggrava di molto la prognosi infausta ed imminente se non si interviene tempestivamente.

maradona

 

Non solo. In presenza di un medico che sospetti tale complicanza e visiti il paziente, anche l' auscultazione polmonare non lascia dubbi, poiché i rumori 'umidi' o i 'crepitii', rantoli sempre presenti in tale patologia, dalle basi polmonari agli apici, indirizzano e rappresentano inequivocabilmente il quadro clinico succitato, come anche una una radiografia del torace, l'esame di elezione per confermare la diagnosi clinica di edema polmonare, non può lasciare dubbi, in quanto esplicita nelle immagini le opacità delle basi respiratorie e l' aspetto sfumato ed offuscato dei profili dei vasi e dei bronchi polmonari, ai quali spesso si associa la presenza di versamento pleurico più o meno evidente (acqua nei polmoni) sempre ben visibile radiologicamente.

ULTIMO VIDEO DI DIEGO ARMANDO MARADONA

 

L' elettrocardiogramma, in grado di identificare le tachiaritmie, spesso causa del peggioramento dell' insufficienza cardiaca o causa determinante della stessa, insieme all' emogasanalisi del sangue, confermano l'insufficienza e l' acidosi respiratoria, ed impongono, nei casi di edema polmonare, di procedere immediatamente alla somministrazione di ossigeno al 100%, di sedare l'ansia del paziente che non respira anche con la morfina solfato in dosi determinate dalla gravità del momento, e di infonderlo di diuretici ad azione immediata (furosemide) per favorire il deflusso e la conseguente eliminazione attraverso le urine dei liquidi trattenuti in eccesso, quelli che il cuore, in difficoltà di pompa contrattile, non riesce ad eliminare.

 

funerale maradona 2

Infatti il cardine del trattamento farmacologico dell' edema polmonare acuto è rappresentato principalmente dai diuretici (Lasix) che agiscono sul versante renale e vascolare, insieme ai farmaci vasodilatatori e alla morfina, arrivando finanche al salasso di sangue se necessario, per ridurre il volume di carico di liquidi che arriva al cuore, tentare di migliorare la sua performance contrattile e non aumentare l'ansia del paziente in pericolo di vita, il quale, ingorgato nel respiro, nella pressione e nella tachicardia, percepisce l'imminenza della fine.

 

La mortalità dell' edema polmonare acuto di norma dipende solo ed esclusivamente dalla tempestività dell' intervento medico, dalla immediata ospedalizzazione e dalla presenza di comorbilità, poiché l' aumento e l' accumulo dei liquidi nello spazio extra vascolare a livello del parenchima polmonare ( dove dovrebbe esserci solo aria ossigenata) è da solo in grado di far perire soffocato il paziente che si avvia all' arresto cardiaco irreversibile. Nessun essere umano, a meno che non sia sedato o indotto in coma farmacologico, muore addormentato nel sonno per edema polmonare acuto, perché la fame d'aria ed il bisogno impellente di respirare tiene svegli, non consente lo stato saporoso, ma impone quello vigile in quanto drammaticamente bisognoso di aiuto e di aria da inalare nei polmoni.

 

MARADONA MORLA 3

Nei casi complicati ed accertati di cardiomiopatia dilatativa, ovvero affaticamento ed aumento patologico di volume del cuore, come nel caso di sofferenza riferito di Maradona, a maggior ragione l' attenzione medica e clinica sarebbe dovuta essere alta e continuativa, soprattutto dopo un recente intervento al cervello per la rimozione di un ematoma subdurale cronico, come quello subìto due settimane prima dal campione, che invece è stato dimesso lo scorso 11novembre, dopo pochi giorni dall' operazione e rimandato a casa in convalescenza sotto le luci accese delle telecamere, in compagnia di un giovane nipote, Johnny Esposito, figlio della sorella Maria Rosa, l'unico esponente del numeroso clan familiare ad averlo visto l' ultima volta prima che morisse.

 

funerale maradona 1

Secondo la ricostruzione del giornale argentino Clarin, Maradona la mattina del 25novembre si sarebbe alzato poco prima delle dieci accusando affanno e dolore al petto, manifestando malore e nausea e lamentando debolezza estrema, e per questo era tornato a letto, mentre i due suoi più stretti collaboratori si mettevano in contatto con il suo medico curante Leopoldo Luque ed il suo amico avvocato Matias Morla, ma le prime ambulanze sul posto, nel quartiere di Sant' Andre's, al confine tra Tigre ed Escobar, risultano arrivate verso mezzogiorno, quando il paziente era già morto da solo nella sua camera, con due ore di grave ritardo dall' inizio della sintomatologia conclamata.

 

ciro ferrara e diego armando maradona

Un lasso di tempo non più utile per contenere e risolvere, in un soggetto con miocardiopatia dilatativa complicata da scompenso, una crisi cardiaca in rapida evoluzione verso l' edema polmonare acuto, aggravato certamente da altre criticità preesistenti, che ha stroncato il numero 10 del calcio mondiale alle ore 11,30, quando è stato trovato senza vita nel suo letto, e quando a nulla sono serviti i tentativi di rianimazione.

 

maradona diego jr

Maradona ha smesso di vivere a 60anni, un'età ancora giovane per morire, in una casa che non era la sua, in una camera dove era da solo, senza alcun familiare accanto, senza nemmeno un medico che invece avrebbe dovuto essere sempre presente in quella villa in affitto, e nonostante i soccorritori arrivati a mezzogiorno gli abbiano somministrato atropina ed adrenalina direttamente e con diverse iniezioni tra le costole sul cuore già fermo, quel suo cuore non ha ripreso vita, non ha risposto ai potenti stimoli farmaceutici nemmeno con un accenno di battito, poiché forse quel cuore poteva essere aggredito ed assistito diversamente nei giorni precedenti, quando certamente aveva dato segni di sofferenza, manifestando sintomi chiari e indicativi, non recepiti o compresi dal paziente stesso e da chi lo aveva in cura.

diego armando maradona fa festa in cina nel 2003diego armando maradona a 20 anni nella sua casa di buenos aires 1980diego armando maradona con le figlie giannina e dalma a cannes nel 2008diego armando maradona e la moglie escono dal tribunale di buenos aires 2008diego armando maradona con claudia villafane a una festa diego armando maradona in uruguay nel 1999murale di diego armando maradona a napoli diego armando maradona con due ballerine in una trasmissione tv in messico nel 2002

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...