coronavirus -1296526_tn

PERCHÉ SONO COSÌ DIFFERENTI LE REAZIONI AL COVID-19? I RICERCATORI SONO A CACCIA DI RISPOSTE NEL DNA - DUE I FATTORI DI RISCHIO INDIVIDUATI DALLO STUDIO EUROPEO DELL'UNIVERSITÀ DI KIEL, IN GERMANIA, E DI OSLO, IN NORVEGIA PER LE FORME GRAVI DI CORONAVIRUS: APPARTENERE AL GRUPPO SANGUIGNO A (QUELLO 0 SAREBBE INVECE PROTETTIVO) E AVERE UNA VARIAZIONE GENETICA SUL CROMOSOMA 3 - LE DIFFERENZE NEL GRUPPO SANGUIGNO INFLUISCONO SULLA COAGULAZIONE E SULLA RISPOSTA IMMUNITARIA, MENTRE…

Gianna Milano per "La Stampa"

 

TRASPORTO DI UN PAZIENTE CON IL CORONAVIRUS

Come mai a parità di età e di fattori di rischio, qualunque sia la concomitanza di altre patologie, ci sono persone più suscettibili di ammalarsi di Covid-19? E come mai c'è chi va incontro a un decorso clinico più grave e a sintomi più severi? Infine come si spiega la diversa evoluzione dell'infezione in contesti socio-sanitari analoghi e la maggiore mortalità degli uomini rispetto alle donne?

 

reparto di terapia intensiva brescia 13

E' da pochi mesi che il Sars-Cov-2 ha fatto la sua comparsa e molto resta ancora da scoprire di questo agente patogeno. L'idea che si fa strada è che a rendere più vulnerabili e a influire sull'esito della malattia possa contribuire una predisposizione genetica. Diversi studi internazionali sono stati avviati per capire qual è il legame tra specifiche varianti genetiche e l'esito dell'infezione. Ipotesi che trova conferma nei risultati di uno studio europeo guidato dall'Università di Kiel, in Germania, e di Oslo, in Norvegia, a cui hanno preso parte sette ospedali italiani e spagnoli.

 

coronavirus new york

«In tempo record, poche settimane, sono stati analizzati i campioni di 1980 pazienti Covid-19 alla ricerca di indizi, ossia delle varianti genetiche responsabili dello sviluppo dell'insufficienza respiratoria, complicanza che riguarda il 10% dei malati», spiega Stefano Duga del dipartimento di Scienze Biomediche dell'Humanitas University di Milano: con l'Università Milano Bicocca-Ospedale San Gerardo di Monza e Policlinico di Milano ha preso parte allo studio uscito in forma pre-print su MedRxiv e in pubblicazione sul «New England Journal of Medicine».

test sierologici coronavirus

 

Due i fattori rischio individuati dallo studio europeo per le forme gravi di Covid-19: appartenere al gruppo sanguigno A (quello 0 sarebbe invece protettivo) e avere una variazione genetica sul cromosoma 3. «Le differenze nel gruppo sanguigno influiscono sulla coagulazione e anche sulla risposta immunitaria, mentre nella regione individuata sul cromosoma 3 è presente un gene che interagisce con l'enzima Ace2 che il virus utilizza per l'ingresso nelle cellule e dare avvio alla replicazione.

bambini coronavirus 4

 

Nella stessa regione del cromosoma 3 ci sono anche alcuni geni per i recettori di chemochine, proteine coinvolte nella risposta infiammatoria che influisce sull'evoluzione dell'infezione», continua Duga. Sempre all'Humanitas è in corso una ricerca che ha lo scopo di confrontare i dati genetici raccolti nella popolazione generale con quelli di chi si è ammalato e verificare il livello di espressione di due geni specifici in maschi e femmine. Entrambi i geni possono essere responsabili delle diverse manifestazioni cliniche di Covid19 in uomini e donne.

 

coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 1

Il primo è il gene per l'enzima Ace2, quello usato come recettore per entrare nelle cellule e che si trova sul cromosoma X, in duplice copia nelle femmine e in singola copia nei maschi; il secondo è il gene Tmprss2, enzima che modifica la proteina di superficie del virus (chiamata proteina S, da Spike), rendendola in grado di favorire la fusione fra la membrana esterna del virus e quella della cellula infettata. Il gene Tmprss2 è espresso sotto il controllo degli ormoni sessuali, in particolare androgeni. I risultati preliminari dello studio sono stati pubblicati sulla rivista «Aging». Che cosa hanno visto i ricercatori? «Che uomini e donne si infettano in percentuale uguale, ma cambia la prognosi: nei primi la letalità è doppia.

 

coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 13

 Una spiegazione della diversa evoluzione della malattia può essere nel fatto che i maschi sono più soggetti a malattie cardiovascolari e fumano di più, ma non basta. Le differenze possono risiedere nel sistema immunitario o essere genetiche: chissà quanti altri geni possono influenzare la gravità della malattia. Ed è ciò che vogliamo scoprire», osserva Duga. Il progetto di ricerca fa parte del Consorzio «Genius» («GENetics agaInst coronavirUS»), nato dalla collaborazione fra Humanitas University, Policlinico di Milano e Università di Milano Bicocca.

 

coronavirus diagnosi

«Una sinergia utile a raccogliere una grande quantità di dati da tre degli ospedali che hanno assistito molti infettati, accelerando l'acquisizione di dati significativi sui fattori genetici che influiscono sull'evoluzione della malattia. Consentendoci da un lato di selezionare i pazienti a maggiore rischio di complicanze gravi e dall'altro di mettere in luce meccanismi molecolari che potranno essere bersaglio di terapie innovative». A Napoli scienziati del Centro di tecnologie avanzate Ceinge, avvalendosi di un enorme database di dati genomici, hanno analizzato le possibili varianti genetiche di 141.456 individui sani di 17 popolazioni (africani, europei, asiatici, latinos) e hanno concluso che la variante del gene Tmprss2, responsabile dell'ingresso del virus Sars-Cov-2 nelle nostre cellule, è più frequente nelle popolazioni di Africa, Europa e Paesi latini. Ma non è tutto.

 

coronavirus new york 5

I ricercatori hanno anche osservato che questa variante genetica ha un ruolo funzionale nel polmone, perché in grado di alterare sia l'espressione di Tmprss2 sia di un altro gene, Mx1, noto come inibitore della replicazione di molti virus, da quello della banale influenza all'epatite C. « L'eterogeneità con cui si manifesta la malattia di Covid-19, da una totale assenza di sintomi (i positivi asintomatici) a sintomi influenzali leggeri, fino alle forme gravi di polmonite interstiziale, fa supporre che responsabili siano in parte alcune mutazioni genetiche del paziente», osserva Achille Jolascon, ordinario di genetica medica all'Università degli Studi Federico II e «principal investigator» del Ceinge. Al San Raffaele di Milano, sfruttando l'esperienza dell'Istituto SR-Telethon per la terapia genica (Tiget), e grazie alla biobanca coordinata da Fabio Ciceri, che ha analizzato un migliaio di pazienti Covid-19, è stato avviato un progetto per scoprire le varianti genetiche che rendono più resistenti all'infezione.

 

coronavirus 1

Il progetto rientra nel «Covid Human Genetic Effort», un consorzio di cui fanno parte 30 Paesi e 50 gruppi di ricercatori, fra cui quello di Alessandro Aiuti, vicedirettore del Tiget e lo stesso Ciceri. E' recente l'annuncio che la società che si occupa di genomica 23&Me e propone (e vende) test genetici basati su campioni di saliva per scoprire i propri antenati ha deciso di attingere alla propria banca dati (10 milioni di clienti) per scoprire le varianti genetiche che sembrano essere più comuni tra chi si ammala di Covid-19.

coronavirus gran bretagna 1

 

La compagnia, con sede a Mountain View, California, spera siano centinaia di migliaia i clienti che accettino di partecipare allo studio. In Islanda, intanto, Kari Stefansson, fondatore e ad di deCode Genetics, società farmaceutica che ha coinvolto nelle sue ricerche i due terzi della popolazione dell'isola, indaga sulle caratteristiche genetiche di chi si è ammalato di Covid-19. Secondo Stefansson, la variabilità con cui il virus colpisce contribuisce anche al suo diffondersi: chi si ammala in modo più lieve diffonde di più l'infezione.

coronaviruscoronavirus spedali civili brescia 3ospedale da campo realizzato dalla ong americana samaritans purse all’ospedale di cremona 9coronavirus brasile 3coronaviruscoronavirus anticorpi coronavirus roma

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

INDIETRO TUTTA: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" CON I SUOI PROGRAMMI SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA A CAUSA DEL MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI DI EURO - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO