portuali contro il green pass

AUTISTI E PORTUALI TENGONO PER LE PALLE L'ITALIA SUL GREEN PASS: SE INCROCIANO LE BRACCIA SI BLOCCA IL PAESE - NON SONO PIÙ DI DUE TERZI I CAMIONISTI IN ITALIA CHE DISPONGONO DI UN GREEN PASS E FRA I 950 ADDETTI DEL PORTO DI TRIESTE IL 40% DEGLI ADDETTI NON È VACCINATO - RISCHIAMO DI AVERE SCAFFALI VUOTI NEI SUPERMERCATI, DIFFICOLTA' NELLA DISTRIBUZIONE DI BENZINA E NELL'APPROVVIGIONAMENTO DI MATERIE PRIME PER L'INDUSTRIA - UN BLOCCO ALL'IMPORT-EXPORT PUO' COSTARE 3 PUNTI DI PIL

1 - L'ESERCITO DEGLI AUTISTI CHE FA CIRCOLARE IL 90% DELLE MERCI L'OMBRA DEL RICATTO PER OTTENERE IL RINVIO

Estratto dell'articolo di Federico Fubini per il "Corriere della Sera"

 

porto trieste 3

Il green pass nella forma attuale è stato voluto personalmente da Mario Draghi, sulla base di una valutazione fra molte: dopo un crollo del prodotto lordo del 9% nel 2020, con quasi un milione di lavoratori in cassa integrazione ancora a giugno di quest' anno, il premier si è convinto che si dovesse fare il massimo perché nuove ondate di Covid non frenassero la ripresa. Per questo il disegno del green pass italiano è un po' più audace dei modelli di Francia e Danimarca - questi ultimi sono limitati ai luoghi pubblici - e si estende al lavoro e alle aziende. Se questo è l'obiettivo, la realizzazione sta diventando un test.

 

camion

[…] niente come la posizione di parte dei portuali e dell'autotrasporto rivela che il risultato di questo test di responsabilità collettiva resta ancora sul filo. Lo è, almeno, per certe categorie con un potere evidente di mettere materialmente in scacco il Paese.

 

La prova per 350 mila addetti dei mezzi su gomma, che assicurano nove decimi del trasporto merci nel Paese, arriva da domani. Tre conducenti italiani su quattro sono già vaccinati ma, se si includono gli stranieri che operano nel Paese, in totale non sono molto più di due terzi i camionisti in Italia che dispongono di un green pass: una parte degli addetti d'Europa centro-orientale è coperta solo dal vaccino russo Sputnik, che i regolatori europei dell'Ema non considerano valido.

 

porto genova

Fra i 950 addetti del porto di Trieste poi lo squilibrio è anche più serio, perché il 40% degli addetti non è vaccinato (ma l'incidenza dei non vaccinati scende al 20% a Genova, al 10% a Napoli e in Puglia, al 7% a Palermo). […] Ciò che gli autotrasportatori dicono di volere adesso è altro: l'obbligo di vaccino, ma rinviato all'anno nuovo. Perché la categoria adesso non è tutta pronta e la parte che non lo è non intende sottoporsi ai continui tamponi. […]

 

2 - PACCHI, GENERI ALIMENTARI E CARBURANTI COSA ACCADE SE SI PARALIZZA LA LOGISTICA

Estratto dell'articolo di Paolo Baroni per "la Stampa"

 

camionisti.

Non solo i porti ma è l'intera filiera della logistica che rischia la paralisi. Il che vuol dire non solo importazioni dimezzate, perché il 50% di quello che arriva in Italia viaggia sui camion, ma anche difficoltà nella distribuzione dei generi alimentari, e scaffali dei supermercati che nel giro di pochi giorni potrebbero restare vuoti, e ancora problemi per le forniture di carburanti alle stazioni di servizio, le consegne di pacchi, pacchetti ed altri mille prodotti e le forniture di materie prime, prodotti chimici e semilavorati (compresa l'argilla turca destinata ai produttori di piastrelle) destinati alle nostre industrie.

 

PORTUALI CONTRO IL GREEN PASS

L'ultimo appello Ieri tutte le associazioni dell'autotrasporto, a due giorni dall'entrata in vigore dell'obbligo del Green Pass, hanno rilanciato l'allarme: il 30% degli addetti non è munito del certificato verde e ben l'80% degli autisti stranieri che portano le materie prime in Italia non è vaccinato, hanno fatto sapere. Quindi, oggettivamente, rischiano di bloccarsi tutti i rifornimenti a famiglie e imprese.

 

PORTUALI CONTRO IL GREEN PASS

«Sono tantissimi i lavoratori del comparto senza certificato verde o che non possono esibirlo: si passa da una percentuale del 15% nelle imprese italiane che si occupano di magazzini fino al 40% tra chi lavora nei porti. E poi ci sono i lavoratori stranieri, come quelli dell'Est Europa vaccinati con Sputnik che non è riconosciuto da Ema e anche i lavoratori turchi che provengono da un paese dove non è previsto il Green Pass» spiega il presidente di Assologistica Umberto Ruggerone.

 

«Il rischio che si blocchi tutto è reale - rilancia il direttore generale di Confetra Ivano Russo -. In Italia abbiamo circa 900 mila addetti tra autotrasportatori, corrieri e operatori di magazzino, ed in media il 25-30% non ha il Green Pass. È chiaro che se sottrai un terzo di forza lavoro a un settore già in affanno, da un lato perché è in crescita, dall'altro perché mancano 5-10 mila autisti, vai verso una decapitazione delle consegne».

 

camionisti.

Anche per il presidente nazionale di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè «il rischio paralisi esiste, e per questo stiamo fornendo al governo suggerimenti utili per evitare che si determini una situazione in cui alcuni facinorosi si inseriscano». […]

 

3 - SCALI IN GIOCO 3 PUNTI DI PIL SOTTO SCACCO L'IMPORT-EXPORT

Estratto dell'articolo di Francesco Bisozzi per "il Messaggero"

 

PORTUALI CONTRO IL GREEN PASS

[…] se il documento sanitario dovesse rallentare l'approvvigionamento delle merci che viaggiano via mare (sono a rischio stop non solo le attività del porto di Trieste, dove i No-vax sarebbero il 40% del totale dei lavoratori portuali, ma anche quelle di Genova, Livorno e Gioia Tauro in Calabria) allora ciò potrebbe innescare una mini crisi energetica oltre a una contrazione dei consumi legati al Natale.

 

Più nel dettaglio, il contributo all'economia nazionale del sistema marittimo è pari a circa il 3 per cento del Prodotto interno lordo. Più di un terzo degli scambi commerciali internazionali italiani avviene infatti via mare, una quota seconda in graduatoria solo al trasporto su gomma. Nel 2019, per esempio, nei porti italiani si è registrato un volume di merci pari a 479 milioni di tonnellate. E da un punto di vista dei partner commerciali, la Cina rappresenta circa il 18 per cento di tutto l'import marittimo italiano.

camionisti 4

 

Alla luce di questi dati il timore è che a dicembre scarseggino nei negozi i prodotti di elettronica, console per videogiochi e telefoni smart, ma anche le decorazioni e le luci per addobbare l'albero. Insomma, è allarme natale: solo la spesa per i regali vale a dicembre circa 9 miliardi di euro in media. Preoccupa anche il possibile impatto dell'obbligo diffuso di Green pass sull'approvvigionamento di materie prime energetiche.

 

green pass porti

Basti pensare che nei porti italiani vengono movimentati circa 190 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi ed energetici, un valore superiore a quello di Paesi come la Spagna (180 milioni), la Francia (140 milioni) e la Germania (soltanto 45 milioni di tonnellate). Insomma, pesa la nostra dipendenza dall'estero per la copertura del fabbisogno di materie prime energetiche. A ogni modo, le nuove regole relative al passaporto verde in vigore da domani dovrebbero impattare meno sui porti di Civitavecchia, Napoli e Salerno, dove la quota di lavoratori No vax sarebbe minima. […]

 

PORTUALI CONTRO IL GREEN PASS

Le merci movimentate via mare in Italia sono in gran parte rinfuse liquide (37,5%), seguite dal segmento container (23,2%), dal cosiddetto roll-on e roll-off (22,2%), dalle rinfuse solide (12,3%) e dalle merci varie (al 4,9%). Ma se le attività portuali dovessero accusare il colpo nelle prossime ore allora non sarà solo l'import a soffrire. Verso gli Stati Uniti si dirige il 24% delle nostre esportazioni via mare.

 

Nel 2019 il valore degli scambi commerciali internazionali via mare dell'Italia è stato pari a circa 250 miliardi, il 36% del totale movimentato. Il traffico internazionale è per il 52% attribuibile all'import (per circa 130 miliardi) e per il restante 48% all'export (119 miliardi). Nel 2019 tra i principali Paesi europei l'Italia era seconda solo alla Germania per peso delle esportazioni di beni sul Pil (26%).

 

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA…

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...