BORSE DEBOLI. SPREAD SALE A 414 - PREMAFIN SOSPESA AL RIBASSO A PIAZZA AFFARI DOPO IL NUOVO ACCORDO SIGLATO CON UNIPOL CHE PREVEDE UN AUMENTO DI CAPITALE RISERVATO FINO A 400 MILIONI DI EURO ANZICHÈ UN'OPA - UNIPOL APRE A 0,65% POI SALE A +4% DOPO ACCORDO SU FONSAI - MR ZHONG DALLA CINA BUSSA AL LUSSO ITALIANO - L'ASSEGNO DA UN MILIONE DI STERLINE DEL BANCHIERE DI RBS…

Condividi questo articolo


1 - BORSE DEBOLI. SPREAD SALE A 414. PREMAFIN SOSPESA AL RIBASSO A PIAZZA AFFARI. TOKYO -0,54%...
Da "il Sole 24 Ore" - Partenza debole per le Borse europee dove continuano i realizzi in attesa del vertice di Bruxelles, dell'esito delle trattative sul debito greco con i creditori privati e dell'asta dei Btp del tesoro italiano. In avvio di seduta Londra segna -0,69% a 5.693 punti, Francoforte -0,92% a 6.452, Parigi -0,82% a 3.291 e Amsterdam -0,78% a 316,86. A Piazza Affari l'indice Ftse Mib cede lo 0,72% a 15.836 punti mentre l'All Share perde lo 0,67% a 16.741 punti. Dopo le prime battute le perdite tendono ad attenuarsi.

Salvatore LigrestiSalvatore Ligresti

Premafin è sospesa dalle contrattazioni a Piazza Affari per eccesso di ribasso. Il titolo della holding della famiglia Ligresti non riesce a fare prezzo dopo il nuovo accordo siglato con Unipol che prevede un aumento di capitale riservato fino a 400 milioni di euro anzichè un'Opa. Il titolo della holding segna un calo teorico del 19,51%. Tra i peggiori spiccano tutti i titoli della scuderia Ligresti con Fondiaria - Sai ord (-7,6 %) e risp (-10,8%) eMilano Ass (-7%) . Unipol guadagna invece oltre il 4%. Realizzi su Ferragamo (-2,4%).

Spread risale a 414
Si segnala una lieve risalita dello spread tra Btp decennali e Bund tedeschi a quota 414 punti, dopo un'apertura a 408 e una chiusra venerdì a 404.

Chiusura negativa per la Borsa di Tokyo che sconta la debole seduta segnata venerdì da Wall Street, il recupero dello yen e l'attesa per il summit odierno di Bruxelles sulle nuove regole di disciplina di bilancio degli Stati europei. Il listino è stato penalizzato anche dai risultati trimestrali deludenti riportati da alcune aziende nipponiche. L'indice Nikkei 225 ha ceduto lo 0,54% a 8.793,05 punti e un'analoga flessione é stata registrata dall'indice allargato Topix che ha terminato a 757,01 punti. In caduta libera Mitsubishi Electric:-14,8%

CARLO CIMBRICARLO CIMBRI

2 -BORSA: AVVIO DEBOLE NELL'ATTESA VERTICE UE, -0,25% MILANO...
Radiocor - Avvio debole per le Borse europee, nell'attesa di novita' sia dal summit europeo sia dal fronte della Grecia dove vanno avanti le trattative tra i creditori e il governo. Il Ftse Mib vanta la performance migliore del Vecchio Continente, ma cede lo 0,25%. Sono contrastate le banche, dopo la corsa della scorsa settimana. Unicredit cede lo 0,16%, dopo che si e' chiuso con successo l'aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro. Corrono le Ubi (+1,27%). Gli occhi del mercato sono puntati su Unipol (+4%) e su Fonsai (-5,5%), dopo l'annuncio dell'integrazione tra le due compagnie.

3 - BORSA TOKYO: -0,54% NIKKEI IN CHIUSURA, PESANO TRIMESTRALI...
Radiocor - Chiusura in ribasso per la borsa di Tokyo che ha pagato i risultati trimestrali non pienamente convincenti riportati da alcune aziende nipponiche e l' attesa per l'esito dei negoziati sulla riduzione del debito greco. In chiusura l'indice Nikkei 225 ha ceduto lo 0,54% a 8.793,05 punti e un'analoga flessione e' stata registrata dall'indice allargato Topix che ha terminato a 757,01 punti.

4 - BORSA: UNIPOL APRE A 0,65% POI SALE A +4% DOPO ACCORDO SU FONSAI...
Radiocor - Avvio in contrastato per Unipol e Fonsai dopo l'annuncio dell'accordo di integrazioni tra le due compagnie. Unipol sta vantando un guadagn o del 4% attestandosi a 0,2066 euro, mentre Fondiaria Sai accusa una flessione del 6% a 0,64 euro. Sono in asta di volatilita' le Premafin. Le azioni della scatola che controlla Fonsai. Milano Assicurazione cede il 3,19% attestandosi a 0,24 euro.

unipolunipol

Unipol ha stipulato ieri con Premafin un accordo per realizzare la fusione tra Fondiaria Sai, Unipol Assicurazioni, Premafin e Milano Assicurazioni. Nell'ambito del progetto e' previsto che Premafin deliberi un aumento del capitale sociale riservato a UGF per massimi 400 milioni di euro, funzionale a dotare Premafin delle risorse finanziarie necessarie per consentire alla stessa Premafin e alla sua controllata Finadin, di partecipare, per le quote di rispettiva pertinenza, all'aumento di capitale di Fondiaria Sai da 1,1 miliardi.

5 - FONSAI: AUMENTO CAPITALE SALE A 1,1 MLD, ASSEMBLEA 16-19 MARZO...
Radiocor - Il Cda di FonSai ha deliberato di sottoporre all'assemblea il 16-19 marzo un aumento di capitale da 1,1 miliardi. Il maggior importo rispetto ai 750 milioni gia' annunciati, spiega una nota, serve a far fronte alle maggiori perdite 2011 previste e a riportare il margine di solvibilita' consolidato ad almeno il 120%. Il Cda ha inoltre deliberato di conferire un nuovo incarico a Mediobanca per la promozione del consorzio di garanzia per l'aumento di capitale nel contesto dell'ipotesi di integrazione con il gruppo Unipol, comunicata al mercato.

PAGLIARO NAGELPAGLIARO NAGEL

6 - MR ZHONG DALLA CINA BUSSA AL LUSSO ITALIANO...
C.Fe. per il "Sole 24 Ore" - Cosa verrà a fare per due giorni a Milano, la prossima settimana, Patrick Zhong? L'indizio non è così irrilevante. Zhong è infatti uno dei grandi capi di Fosun Group, una tra le conglomerate cinesi più ricche in mano al finanziere Guo Guanchan. Fosun è anche una delle holding d'investimento più aggressive in questo momento: a caccia di prede in Europa, in particolare tra i brand conosciuti. Non è un caso che Fosun, quotata a Hong Kong, abbia rilevato a fine 2010 in Francia il 7% del tour operator Club Méditerranée.

E lo scorso anno ha acquisito il 9,5% del gruppo greco di gioielleria Folli Follie. Ma quali saranno le prede italiane? È la domanda che un po' tutti, tra banche d'affari e private equity, si stanno ponendo. Tempo fa Fosun aveva provato a comprarsi una fetta di Prada, senza riuscirvi. Il target potrebbero essere minoranze del lusso italiano quotato e non. Facile immaginare che possano interessare brand come Valentino, Versace, Ferragamo e Tod's. Sarà proficua la visita italiana di Mr Zhong?

7 - LA BOUTIQUE WEGELIN NELLA COOP RAIFFEISEN...
L.Te. per il "Sole 24 Ore"- In Svizzera Raiffeisen, gruppo bancario di ispirazione cooperativa radicato nel retail banking, ha acquisito le attività della storica banca privata Wegelin, una delle boutique del private banking. La notizia ha fatto scalpore e tra i banchieri elvetici, in buona parte riuniti a Davos per il Forum, sono circolati interrogativi. La risposta quasi unanime, in pratica confermata poi dalla stessa Wegelin, è che si tratta di una conseguenza del contenzioso fiscale negli Usa.

Oltre oceano la Wegelin è infatti accusata di di aver aiutato ex clienti di Ubs sospettati di reati fiscali e rischia pesanti sanzioni. Le attività Usa non passeranno alla Raiffeisen, ma i soci di Wegelin vendendo il resto hanno ora più risorse per far fronte ad ogni evenienza. Resta che sparisce di fatto l'antica banca privata elvetica e che Raiffeisen si lancia in un settore che non è il suo. Si salva il salvabile, con una operazione inedita.Dopo il caso Ubs, conclusosi con una multa e l'invio di nomi di clienti accusati negli Usa, l'onda lunga del contenzioso Usa in Svizzera colpisce ancora. Per la Wegelin l'onda era troppo alta.

wall streetwall street

8 - QUELLA MODA DEL BONUS CON L'AZIENDA IN CRISI...
M.Val. per il "Sole 24 Ore" - L'ultimo paradosso sui bonus? Non li fermano neppure i crack e l'amministrazione controllata. Negli Stati Uniti il management di aziende arrivate sull'orlo del collasso che chiedono la protezione dai creditori spesso riescono ad argomentare con successo davanti alla magistratura la legittimità di versare bonus multimilionari ai top executive, mentre impongono pesanti sacrifici a dipendenti e azionisti.

È il caso di Lear, big delle componenti auto, che ha chiuso 28 fabbriche, cacciato 20mila lavoratori e azzerato il valore dei titoli, ma ha proposto oltre 20 milioni in premi ai vertici tra i quali 5,4 milioni al chief executive, più di quanto avesse preso negli anni pre-crisi. Il giudice li ha approvati accogliendo la tesi che stavano gestendo la crisi bene e rispettando gli obiettivi. E non è un caso isolato: il Wall Street Journal ha calcolato che i vertici delle 21 principali società costrette a portare i libri in tribunale si sono spartiti ben 350 milioni in compensi soltanto per la performance durante il periodo di amministrazione controllata.

9 - L'ASSEGNO CONTESO DEL BANCHIERE DI RBS...
L.Mais. per il "Sole 24 Ore" - Il premier se ne lava le mani, il cancelliere fa lo scaricabarile, il vicepremier s'appella al buonsenso. Di chi? Del Banchiere con la B maiuscola essendo Stephen Hester. L'uomo assiso sulla tolda di Royal Bank of Scotland, britannico istituto salvato dai contribuenti e di proprietà del Tesoro, ha dimezzato il valore del titolo in Borsa (non è l'unico nel 2011, si obietterà) ma s'è messo in fila per un bonus da un milione di sterline.

Metà dello scorso anno, è vero, ma nell'Inghilterra di oggi divisa come non mai fra miliardari e diseredati, la cosa fa scandalo. Ora però è la politica a premere. David Cameron si sfila, George Osborne accusa i laburisti di aver fatto il contratto a Hester nel mezzo del credit crunch, il liberaldemocratico al potere, Nick Clegg, opta per una donazione spontanea: che Hester rinunci al quattrino. Siamo alla farsa. La paga dei banchieri svela ipocrisie nascoste nella City. E nel balletto di responsabilità rimbalzate, l'assegno arriva al destinatario. Rinuncerà? Ad Hester l'ardua sentenza

10 - MORNING NOTE...
Radiocor

Milano - incontro stampa Avio per la presentazione dei risultati economico-finanziari 2011.

rbsrbs

Milano - incontro Intesa Sanpaolo per la presentazione del ciclo di incontri 'Vincitori Vinti'. Partecipa, tra gli altri, Giovanni Bazoli, presidente consiglio di gestione Intesa Sanpaolo.

Milano - incontro-dibattito Aspenia - Ispi '2012: la scommessa americana'. artecipano, tra gli altri, Marco Fortis; David Thorne; Giulio Tremonti.

Roma - il Tesoro offre in asta BTp a cinque e dieci anni.

Roma - il vice ministro dei Trasporti, Mario Ciaccia, firma con il ministro dei Trasporti francese, Thierry Mariani, l'accordo tra i due paesi per la realizzazione della Tav Torino-Lione.

Roma: si riunisce l'assemblea degli azionisti della As Roma per l'aumento di capitale e la nomina del cda.

Bruxelles - riunione straordinaria dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione Europea.

UE: Monti chiede alla Ue un piano 'morbido' di rientro dal debito (Il Corriere della Sera, pag. 1). Europa in cerca di accordo sui bilanci. Al vertice anche il nodo crescita (dai giornali) . Arriva il jolly europeo: 'Otto miliardi all'Italia' (La Stampa, pag. 1,2-4). Moavero: 'Sulla crescita l'Europa ci ascolta'. Intervista al ministro degli Affari Europei (Il Messaggero, pag. 1-6)

BANCHE: Il vero ruolo delle banche per la crescita. Lettera dei presidenti delle associazioni bancarie Alessandro Azzi, Carlo Fratta Pasini, Giuseppe Mussari, Antonio Patuelli, Camillo Venesio (Il Corriere della Sera, pag. 1,6). Cucchiani e le banche: 'Cosi' le italiane sopravviveranno all'Eba'. Intervista al Ceo di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani (Affari&Finanza, pag.1,2)

MARIO CIACCIAMARIO CIACCIA

FONSAI-UNIPOL: FonSai passa a Unipol, Ligresti resta con una piccola quota (dai giornali). 'Cosi' le coop salvano le polizze. E la politica e' rimasta fuori'. Intervista al Ceo di Unipol, Carlo Cimbri (Il Corriere della Sera, pag. 19). E il salvataggio 'divide' la Consob. Pezzinga: Vegas, mediazione irrituale (La Repubblica, pag. 17). I Ligresti restano azionisti con il 10%, Paolo verso un posto nel nuovo consiglio (La Stampa, pag. 27). Unipol inizia la corsa a ostacoli per diventare leader con FonSai. Lettera al risparmiatore (Il Sole 24 Ore di domenica, pag. 1,22)

MERCATI: Le 'prima' dei Btp nel 2012. Alla prova il calo dello spread (Il Corriere della Sera, pag. 6). Oro e petrolio rialzano la testa (Il Sole 24 Ore del lunedi', pag.25). Listini: 'Europa in saldo, ma serve fiducia'. Intervista a Nigel Bolton, responsabile azionario continentale di BlackRock (CorrierEconomia, pag.19)

LAVORO: Nuovi assunti senza articolo 18 (La Repubblica, pag. 1, 2-7). Occupazione e contratti, spuntano gli aiuti regionali (Il Corriere della Sera, pag. 9). Noi, Lama e la crisi, ma il '78 e' lontano. Di Susanna Camusso, segretario generale della Cgil (La Repubblica, pag. 1,4)

MPS: I nuovi equilibri senza Caltagirone (CorrierEconomia, pag.4). Mps e Cdp, colossi in cerca d'autore (Affari&Finanza, pag.1, 4-5)

FIAT: 'Grazie Chrysler'. Spinta americana sui conti (CorrierEconomia, pag.8)

MEDIASET: I destini incrociati con Rai (Affari&Finanza, pag.1, 8-9)

ENI-SNAM: Separati valgono di piu' e il mercato apprezza (Affari&Finanza, pag. 15)

DE LONGHI: Accelera il passo con Ebitda 2011 a 230 milioni. Lettera all'investitore (Affari&Finanza, pag.16)

SEMPLIFICAZIONI: Deregulation, tutte le novita' (Il Sole 24 Ore del lunedi', pag. 1, 2-4)

FISCO: Cresce al nord il rischio-evasione (Il Sole 24 Ore del lunedi', pag.11). Cosi' i locali evadono in fisco (dai giornali)

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - IN VATICANO LA TENSIONE SI TAGLIA CON L’OSTIA: DOPO IL DAGO-SCOOP PAPALINO SULLA “FROCIAGGINE” E LE "CHECCHE IN SEMINARIO", OLTRETEVERE LO SGOMENTO HA TOCCATO OGGI IL CLIMAX CON L'ATTACCO DELLA MELONA AL CARDINALE MATTEO MARIA ZUPPI, PRESIDENTE DEI VESCOVI E CANDIDATO NATURALE ALLA SUCCESSIONE DI PAPA FRANCESCO, REO DI AVER SCOMUNICATO IL PREMIERATO DELLA COATTA PREMIER E L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA DI SALVINI - LA CURIA ROMANA NON SA COME GESTIRE LA "FOLLIA" DEL PAPA ARGENTINO E SVELENANO (“IN DELIRIO DI ONNIPOTENZA”, “UN PERONISTA INTERESSATO SOLO ALLA VISIBILITÀ SUI GIORNALI”) - LA DESTRA ANTI-BERGOGLIO TREMA IN VISTA DEL PROSSIMO CONCLAVE, BLINDATO DA FRANCESCO CON NOMINE DI CARDINALI PROGRESSISTI, MA LA SPERANZA E' L'ULTIMA A MORIRE: MORTO IL PAPA, I SUOI FEDELISSIMI “OBBEDIRANNO” ALLA MEMORIA O FARANNO COME JE PARE?

DAGOREPORT – ATTENZIONE: LA COATTA PREMIER DE' NOANTRI POTREBBE RIENTRARE IN PARTITA DOPO LE EUROPEE. SE IL CONSIGLIO EUROPEO, NONOSTANTE LA FATWA DI MACRON E SCHOLZ, SCEGLIESSE URSULA COME CANDIDATA ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE, LA TEDESCA POTREBBE CHIEDERE I VOTI ALLA MELONA PER EVITARE DI ESSERE UCCELLATA DAI FRANCHI TIRATORI DEL PPE CHE LA DETESTANO (IL PARLAMENTO DI STRASBURGO VOTA  A SCRUTINIO SEGRETO). A QUEL PUNTO LA DUCETTA POTREBBE SIGLARE UN PATTO: I MIEI VOTI IN CAMBIO DELLA VICE-PRESIDENZA O D'UN COMMISSARIO DI PESO E RINEGOZIAZIONE DELL'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITA'...

DAGOREPORT – GIORGETTI È DISPERATO: NON SA DOVE TROVARE I SOLDI PER LA PROSSIMA FINANZIARIA (SI PRESENTA A OTTOBRE MA ANDAVA CUCINATA IERI), MENTRE I PARTITI DELLA MAGGIORANZA, IN PIENA SBORNIA DA EUROPEE, SPARANO PROMESSE IRREALIZZABILI. MA DOPO IL 9 GIUGNO SI CHIUDERA' IL CORDONE DELLA BORSA: E SARANNO BOTTI TRA GIORGETTI E IL PERICOLANTE SALVINI (LEGA VICINA ALL'IMPLOSIONE) – "MELONI, DETTA GIORGIA" SI ILLUDE DI POTER RIDISCUTERE L'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITÀ, BARATTANDOLO ALLA RATIFICA DEL MES - MA A BRUXELLES LA REGINA DI COATTONIA SARA' IRRILEVANTE (I VOTI DI ECR NON SERVIRANNO PER LA COMMISSIONE UE) E GLI EURO-POTERI PREPARANO GIA' UNA BELLA PROCEDURA D'INFRAZIONE PER L'ITALIA – LA PREOCCUPAZIONE DELL'UE PER LA DEBOLEZZA STRUTTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA: NEMMENO I MOLTI MILIARDI DEL PNRR STANNO FACENDO VOLARE IL PIL...

DAGOREPORT – ASPETTANDO IL VOTO, MACRON E SCHOLZ HANNO TROVATO UN ACCORDO DI MASSIMA: SILURATA URSULA ED ESCLUSA OGNI ALLEANZA CON LA MELONI, I DUE LASCERANNO AL PPE, GRUPPO DI MAGGIORANZA, L’ONERE DI TROVARE UN NOME ALTERNATIVO A VON DER LAYEN PER LA COMMISSIONE (NO A WEBER, UN PO' TROPPO DI DESTRA, IN POLE IL BAVARESE SÖDER) – I SOCIALISTI PUNTANO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO, DOVE SANCHEZ FA PRESSIONE SU SCHOLZ PER IL PORTOGHESE COSTA. MA SE LA SCELTA RICADESSE SUI LIBERALI, MACRON PROPORREBBE MARIO DRAGHI - MORALE DELLA FAVA: ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO, LA DUCETTA IN EUROPA SARA' IRRILEVANTE...

DAGOREPORT – CHI SOGNA IL RITORNO DI TRUMP ALLA CASA BIANCA? DI CERTO NETANYAHU ED EMIRATI ARABI UNITI, MA TRA LE VEDOVELLE DI “THE DONALD” NON C’È PUTIN. “MAD VLAD” PREFERISCE IL PREVEDIBILE NEMICO BIDEN A QUEL MATTACCHIONE INAFFIDABILE DEL TYCOON (CHE GIUSTO IERI HA INVOCATO LE BOMBE AMERICANE SU MOSCA). UNA DIFFIDENZA POTENZIALMENTE UTILE A “SLEEPY JOE”: IL CREMLINO POTREBBE “CONCEDERGLI” LA PACE IN UCRAINA PER EVITARE IL RITORNO DI TRUMP – E LA MELONI? TIENE IL PIEDE IN DUE STAFFE: MANDA I SUOI ALLA CONVENTION CPAC, MA SI FA DARE I BACETTI DA BIDEN…