mercato immobiliare case campagna casenelverde

IN CITTÀ ASSEMBRATEVI VOI – GLI ITALIANI SCAPPANO DAI GRANDI CENTRI URBANI E COMPRANO CASA IN MEZZO AL VERDE - UN PO’ PER AVERE UNO SBOCCO ALL’APERTO ED EVADERE DALLE LIMITAZIONI, UN PO’ IN PREVISIONE DI PERIODI PIÙ LUNGHI PASSATI IN SMART WORKING LONTANI DALL'UFFICIO - A ROMA IL DATO PIÙ ECLATANTE, CON -20,8% DELLE VENDITE NELLA METROPOLI E +13% IN PROVINCIA...

Vittoria Puledda per "la Repubblica"

 

mercato immobiliare in contrazione in italia

Via dalla pazza folla, causa Covid-19, alla ricerca di spazi maggiori, di una veranda su cui fare giardinaggio, di uno sbocco all'aperto quando la circolazione è vietata o comunque sottoposta a forti limitazioni.

 

L'anno della pandemia ha avuto un impatto rilevante sul mercato immobiliare, anche dal punto di vista qualitativo. Non tanto sotto il profilo dei prezzi medi - il calo stimato per l'intero 2020 è nell' ordine dell'1-2% - quanto dal punto di vista delle compravendite e delle mete privilegiate negli acquisti.

 

meno case comprate nei centri urbani

Fenomeno noto quello sui prezzi, perché il mercato del mattone ha poca elasticità e nei momenti di crisi vede precipitare i rogiti ben prima che le quotazioni si adeguino al calo della domanda; in questo caso poi il lockdown ha oggettivamente messo ostacoli alle visite degli appartamenti e quindi le compravendite hanno avuto un andamento strettamente legato ai Dpcm, con una ripresa nel periodo estivo e una nuova gelata a partire dall'autunno.

 

Ma non tutto si è mosso all'unisono, anzi. Secondo le stime di Nomisma appunto le grandi città hanno avuto un calo complessivo delle compravendite - nel 2020 - del 20-25% mentre a livello nazionale il dato atteso è di un -18,7% (che corrisponde a 491 mila compravendite) nello scenario più severo. Prima che arrivasse la pandemia a rovinare le cose, le previsioni dell'istituto di ricerca bolognese erano per un numero di rogiti pari a 612 mila.

 

gli italiani si spostano nel verde

Le rilevazioni di Scenari immobiliari fotografano una contrazione del 16,9% delle compravendite nelle grandi città (comunque inferiore alla media nazionale) a fronte invece di un dato con il segno più per i territori della provincia (+1,7%). L'hinterland insomma batte la città pulsante, in alcuni casi in maniera massiccia.

 

Roma forse è il caso più emblematico: la contrazione più netta a livello di città (-20,8%) e nello stesso tempo l'incremento più deciso nella provincia (+13%). Anche Milano, seppure con numeri più contenuti, ha lo stesso andamento: segno meno nella città e un netto rialzo nell' hinterland, che nel caso di Torino è persino più marcato (+9,4% nella provincia, -15,3% in città).

 

case in italia 1

«È scattata la ricerca di case più grandi e più confortevoli, anche in previsione di periodi più lunghi passati lontani dall'ufficio - spiega Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari - magari privilegiando la scelta del giardino. A fronte di un mercato in calo nelle grandi città, il numero di transazioni nell'hinterland, soprattutto al centro-nord, è cresciuto. Le preferenze si orientano verso località in cui a parità di spesa si possa prendere un appartamento con una stanza in più o con uno sbocco all' esterno. La tendenza è stata chiarissima nel periodo giugno-ottobre, poi le nuove restrizioni hanno portato di nuovo alla quasi paralisi del mercato».

 

case in italia 2

Un altro fenomeno è quello degli affitti più lunghi nelle località turistiche: invece del classico mese estivo, molti hanno prolungato (o anticipato) il periodo, per trascorrere più tempo nelle seconde case, senza affrontare per il momento una decisione di spesa impegnativa (l'acquisto della casa). Con lo stesso filo conduttore: adattare l'abitazione alle nuove esigenze di vita. Però anche sotto il profilo delle compravendite nel terzo trimestre il mercato è andato meglio nelle città minori e nei luoghi di villeggiatura.

 

case in italia 3

«È vero - conferma Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma - però non è chiaro se sia cambiata la domanda della casa di abitazione o se siano scelte di investimento, anche alla luce dei risparmi accumulati durante il lockdown per la difficoltà di consumare».

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...