dataroom 5g -5

LA CORSA AL 5G, OVVERO LA CORSA A METTERE LE NOSTRE VITE NELLE MANI DEGLI HACKER - GABANELLI: CON LE NUOVE TECNOLOGIE ULTRA-VELOCI E ULTRA-CONNESSE, DAL TRASPORTO PUBBLICO AGLI OSPEDALI SARANNO CONNESSI E CONTROLLATI DA CERVELLONI ELETTRONICI. SARÀ TUTTO PIÙ FACILE, MA ANCHE PIÙ FACILE FARSI RUBARE TUTTO E FAR PARALIZZARE CITTÀ INTERE CON UN CLIC - COME DIFENDERSI DALLE INTRUSIONI

 

VIDEO:

https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/smart-city-sicurezza-dati-5g-italia-rischi-furti-cyberattacchi/366c6500-8ec4-11e9-aefd-b9bfecbb01f9-va.shtml?refresh_ce-cp

 

 

 

Milena Gabanelli e Fabio Savelli per il “Corriere della sera

 

Per ora la città più intelligente è Singapore. Le auto sono già in rete con i sistemi di pagamento, le società autostradali e la municipalità che gestisce i parcheggi. A bordo lettori ottici e microchip leggono gli accessi. L' amministrazione sa tutto e invia le multe in caso di infrazioni. Fra cinque anni, nelle nostre città, la tecnologia 5G moltiplicherà per 10 il modello Singapore. Un mondo efficientissimo, con un drammatico problema parallelo: la cybersicurezza.

dataroom 5g 4

 

Parliamo di una rete in grado di trasmettere in tempo reale immense quantità di dati, e che si sta sviluppando in tutte le aree economicamente avanzate del mondo grazie agli enormi investimenti delle compagnie telefoniche. Nella pratica funzionerà così: milioni di chilometri di fibra e migliaia di piccole antenne installate ovunque, connetteranno tutti gli oggetti dotati di sensori: fino a un milione per chilometro quadrato. La rete trasmetterà i dati dei sensori ad un gigantesco datacenter, fisicamente collocato nelle immediate vicinanze della città che gestisce. Gli algoritmi di intelligenza artificiale elaborano i dati e ordinano «cosa fare» ai dispositivi installati su tutta la rete, e a i settori di competenza. Tutto questo in tempo reale.

 

dataroom 5g 3

Esempi: i sensori dei semafori rileveranno i flussi di traffico sull' intera rete stradale, e la polizia municipale, con il tempo di un «clic», potrà decidere come indirizzarli o la durata del segnale verde. Il trasporto pubblico: i convogli della metropolitana, le corse degli autobus e tram verranno potenziati, o modificati i percorsi, a seconda di quanti passeggeri si stanno muovendo e verso quale direzione. La nettezza urbana? Il comune potrà sapere la quantità di rifiuti che si stanno accumulando, per edificio e per quartiere, e quindi aumentare o diminuire la raccolta. Lo stesso varrà per l' illuminazione urbana: più elevata o più bassa, a seconda della necessità; idem per l' erogazione del gas e del riscaldamento.

 

dataroom 5g 2

Gli ospedali? I dati dei pazienti saranno totalmente digitalizzati, i reparti interconnessi. I medici saranno in grado di ricevere dalle ambulanze le prime analisi e immagini ad alta risoluzione in caso di urgenze. Sofisticati sistemi di video sorveglianza tramite l' utilizzo di droni consentiranno alla polizia di monitorare situazioni complesse e intervenire in modo mirato e in tempo reale. Le aziende dotate di sensori e di robot su cui girano algoritmi di intelligenza artificiale razionalizzeranno i processi produttivi e i costi. E via così, fino alle serrature di casa e gli apparecchi che ci stanno dentro: dal riscaldamento, alla tv, al frigorifero. Un sistema che rende il servizio più efficiente, non spreca risorse, e genera risparmi.

 

Il 5G è uno standard mobile, ma per portarci davvero nel futuro s' interconnetterà anche con la rete fissa grazie ai cavi a fibra ottica. Per implementare la banda larga ultra veloce fino all' ultimo miglio, cioè nelle case, servono miliardi di chilometri di fibra.

Sette dollari a chilometro, è il prezzo medio in Europa e Stati Uniti. Quest' anno ne sono stati installati oltre 560 milioni: più 34% rispetto alle aspettative degli analisti.

Un boom trainato della Cina, che vende fibra e tutto l' apparato mobile a prezzi molto più bassi rispetto ai concorrenti, grazie ad economie di scala che gli altri non hanno. Nel 2018 hanno intermediato più della metà della domanda globale di fibra ottica.

dataroom 5g 1

 

Fili sottili come un capello, su cui viaggiano i dati Internet. Cinque dei primi sette operatori al mondo hanno insegne in mandarino e ricavi da capogiro: Hengtong, Futong, Fiber Home, Ztt, Yofc. Qualcuno parla di dumping per il loro arrivo su larga scala in Europa, dove è leader l' italiana Prysmian, che in pochi anni ha comprato tecnologia e brevetti da Nokia, Philips, Alcatel e Pirelli, e oggi si difende dalla competizione come può.

 

Al netto della guerra industriale, resta il grande problema dell' accesso fraudolento ai dati. Al mega server centrale delle amministrazioni pubbliche, come ai più piccoli, vicini agli apparati di connessione, si potrebbe arrivare attraverso «porte» nascoste dentro le antenne, router, sensori, e bloccare la mobilità, interrompere l' erogazione di energia elettrica o copiare tutte le cartelle cliniche. In che modo? Infettando l' infrastruttura con un virus, o entrandoci direttamente attraverso un punto di vulnerabilità, prendendone così il comando. In teoria quindi, oltre alle compagnie telefoniche che gestiscono la rete, potrebbero accedere tutti i produttori di questi apparati: Zte, Ericsson, Nokia networks, Cisco.

 

dataroom 5g 5

Il fornitore più competitivo è la cinese Huawei, che potrebbe entrare per fare manutenzione da remoto, e avere porte di accesso non visibili neanche a Tim e Vodafone.

Il gruppo si è graniticamente difeso sostenendo di non avere mai concepito «backdoor» neanche se a chiederglielo fosse il governo cinese. Val la pena di rilevare che nel comitato strategico di indirizzo, Huawei ha tre componenti del partito comunista, ed è complicato sostenere che non possano influenzare le politiche dell' azienda.

 

 

In Italia, nel 2018, le denunce di attacchi informatici alla Polizia postale sono aumentate del 318% rispetto all' anno precedente. Parliamo di cybercrime ormai dominato dalle mafie e grandi organizzazioni criminali, che attraverso gli attacchi movimentano enormi giri d' affari, in parte poi reinvestiti nella ricerca di virus sempre più sofisticati, in tecniche di ricostruzione delle fisionomie e delle personalità sulla base dei dati. Su un altro piano, quello dello spionaggio geopolitico, industriale e furto di proprietà industriale, si muovono gli Stati sovrani e i regimi dittatoriali, con investimenti massicci e il supporto dei sistemi di intelligence. E sono proprio le intelligence estere ostili da temere, in una guerra che non è solo commerciale.

 

smart city 1

Con il 5G, il Wi-Fi pubblico sarà connesso con milioni di oggetti intelligenti. Come fare per blindare tutti questi dati? Secondo gli esperti delle forze di polizia e servizi di intelligence, per non esporci a minacce (americane, cinesi o mafiose che siano), la strada obbligata è una sola: 1) acquisire la proprietà della rete che trasporta i nostri dati strategici; 2) Utilizzare una tecnologia certificata da uno staff competente; 3) Evitare di comprare prodotti da Paesi che fanno politiche ostili.

 

5g smart city

Un router «infedele» viene venduto per fare un' attività, ma ne fa anche un' altra: sdoppia il segnale e lo manda dove decide lui. Certo, tutto questo ha un costo, ma enormemente inferiore all' esposizione dei rischi, visto che la società proprietaria della rete potresti anche quotarla in borsa. Gli inglesi hanno una base di intelligence che si occupa solo di tecnologia strategica, e assumono ogni anno 200 informatici con PhD in matematica che «setacciano» i fornitori di tutti i componenti.

 

Oggi in Italia non sono previsti fondi per il reclutamento delle competenze necessarie a proteggere le nostre amministrazioni pubbliche da possibili attacchi. Nel nostro Paese, un laboratorio sulla cyber-security lo sta avviando l' altra grande produttrice cinese di apparati, Zte. Garantisce di mettere a disposizione la revisione del codice sorgente sui suoi prodotti. E a noi va bene così.

sede huawei milano 3sede huawei milano 1le stories di giulia pompili da zte a roma 4ztezte axon m 9zte huaweizte HUAWEI - LA SEDE DI SHENZEN

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…