giovanbattista fazzolari giorgia meloni
DAGOREPORT
L’idea di far entrare Cdp in Generali con una quota del 5% sarebbe del sottosegretario Fazzolari, che sogna le manone dello Stato ovunque.
Peccato che l’esborso in carico a Cdp, per quella quota, sarebbe onerosissimo, almeno 2 miliardi.
La bislacca trovata fa storcere il naso a Piazza Affari, soprattutto per l’uso disinvolto che si pensa di poter fare di Cassa depositi e prestiti.
francesco gaetano caltagirone philippe donnet
Nato come una specie di ibrido tra un fondo sovrano e l’Iri, la Cassa, che ha in pancia il risparmio postale degli italiani, ha come obiettivo quello di promuovere l’economia nazionale, attraverso investimenti mirati ma che devono rispondere a determinate regole e paletti.
Di certo, la Cassa non può essere utilizzata per “stabilizzare” in Generali il ruolo di Milleri e Caltagirone, che hanno ottime entrature nel Governo (vedi ddl Capitali). Se la Cassa rilevasse una quota di Generali, per il duo Delfin-Calta sarebbe una grossa mano per avere, in futuro, lo scalpo del Leone di Trieste.
ORCEL DÀ IL VIA AL RISIKO: ORA PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO (ANCHE LA “NAZIONALIZZAZIONE” DI GENERALI) – CIRCOLANO VOCI SEMPRE PIÙ INSISTENTI DI UN INGRESSO DI CASSA DEPOSITI E PRESTITI NELLA COMPAGNIA DI TRIESTE, ALLO SCOPO DI “STABILIZZARE” L’AZIONARIATO DEL PRINCIPALE DETENTORE ITALIANO DI TITOLI PUBBLICI – LA MOSSA DI UNICREDIT SCOMPAGINA I PIANI DI FUSIONE BPM-MPS ED È UN SEDATIVO PER LA MILANO BANCARIA, IN ALLARME PER L’OPERAZIONE DI CASTAGNA SU SIENA (CHE AVREBBE APERTO LE PORTE A UNA POSSIBILE CONQUISTA DI MEDIOBANCA BY CALTA-MILLERI)
CASSA DEPOSITI E PRESTITI - CDP SEDE DI CASSA DEPOSITI E PRESTITI IN VIA GOITO A ROMA philippe donnet 4
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