ELLIOTT E LE STORIE TESE – IL FONDO AMERICANO SOCIO DI TIM È RIUSCITO A RASTRELLARE IL 4% DI TWITTER, E DUE POSTI NEL BOARD (COSTO 1 MILIARDO) MA NON A FAR FUORI L’AD E FONDATORE JACK DORSEY, ALMENO PER ORA… – PAUL SINGER È MOLTO AMICO DI TRUMP, NOTO TWITTATORE COMPULSIVO E A NOVEMBRE IN AMERICA CI SONO LE ELEZIONI. COINCIDENZA? – IL PIANO INDUSTRIALE DI TELECOM E LE MOSSE IN ITALIA

- -

 

-

Condividi questo articolo


 

 

Corinna De Cesare per il “Corriere della Sera”

 

jack dorsey jack dorsey

Jack Dorsey resta ma come sorvegliato speciale. L' amministratore delegato di Twitter voleva andarsene in Africa per sei mesi per esplorare nuove opportunità nell' ambito delle blockchain e delle valute digitali. Nessuno lo tratteneva, tanto meno Paul Singer, il fondatore di Elliott, il fondo americano che ha 40 miliardi di dollari di asset gestiti e che è ben presente anche in Italia dove controlla il Milan ed è socio importante di Tim.

 

il tweet di donald trump sulla vittoria di biden in south carolina il tweet di donald trump sulla vittoria di biden in south carolina

Singer al contrario, dopo aver preso una quota considerevole di Twitter nell' arco delle ultime settimane e aver rastrellato un 4% per una cifra che si aggira attorno a un miliardo di dollari, voleva e chiedeva dei cambiamenti alla governance del sito di microblogging utilizzato da Donald Trump come vera e propria arma politica.

 

PAUL SINGER ELLIOTT MILAN PAUL SINGER ELLIOTT MILAN

Tanto più che Dorsey guida contemporaneamente due società americane quotate (Twitter, ma anche Square, in cui è entrambe amministratore delegato) e quest' anno aveva annunciato il suddetto viaggio africano. Invece, dopo giorni di indiscrezioni su un possibile attacco su Twitter di Elliott, noto per l' audacia delle sue operazioni finanziarie, Dorsey resta.

 

il tweet di donald trump dopo l'raid usa a baghdad il tweet di donald trump dopo l'raid usa a baghdad

Il sito di microblogging ha annunciato ieri di aver raggiunto un accordo con i fondi d' investimento Elliott e Silver Lake. L' intesa, che non prevede appunto cambi di ruolo per Dorsey, include anche un miliardo di dollari d' investimento in Twitter da parte di Silver Lake e un programma di riacquisto delle azioni da parte della società di 2 miliardi di dollari. Ma prevede anche due poltrone per il co-amministratore delegato di Silver Lake, Egon Durham, e Jesse Cohn di Elliott che siederanno dunque nel consiglio di amministrazione della società insieme a un altro componente indipendente.

paul singer fondo elliott paul singer fondo elliott

 

Arriverà a breve anche un comitato per rivedere la leadership e la governance.

L' operazione di Elliott non è la prima a mettere in discussione Dorsey, che nel 2008 fu costretto a lasciare la società cofondata nel 2006 con Noha Glass, Biz Stone ed Evan Williams. Il ritorno come Ceo nel 2015. Da allora il titolo è rimasto in Borsa praticamente stabile a 35 dollari contro la corsa di Facebook (+113%).

JACK DORSEY TRUMP JACK DORSEY TRUMP

 

Tutte questioni mal digerite da Singer che sperava di estromettere il Ceo e non è detto ancora che non lo faccia in futuro. Elliott infatti è riuscito a espugnare baluardi di tutto rispetto: due anni fa è stata la volta del consiglio di amministrazione di Telecom Italia, poi c' è stato il caso Ansaldo Sts dov' è riuscito a spingere gli azionisti di maggioranza a trovare accordi con i soci di minoranza.

 

JACK DORSEY DONALD TRUMP JACK DORSEY DONALD TRUMP

E poi la storica battaglia contro l' Argentina per il riconoscimento del valore integrale dei Tango Bond (per cui Buenos Aires aveva imposto un taglio del 70% sul valore nominale). Se echi dell' operazione Twitter arriveranno anche in Italia non si sa, ma di certo a due anni dall' ingresso di Elliott in Tim, si cominciano a tirare le somme. Il nuovo piano industriale sarà presentato domani ma ieri, complice il tonfo di Piazza Affari, il titolo ha toccato il nuovo minimo a 0,39 euro.

 

luigi gubitosi foto di bacco luigi gubitosi foto di bacco

Elliott ha comprato le prime azioni a circa 0,8 euro. Il piano industriale arriva a pochi giorni dall' annuncio della multa Antitrust per 116 milioni di euro con l' accusa di aver ostacolato «lo sviluppo degli investimenti in infrastrutture di rete a banda ultralarga». Telecom ha annunciato ricorso. La principale priorità per il ceo Luigi Gubitosi, secondo gli analisti di Mediobanca Securities, sarà quella di rafforzare la fiducia degli investitori sull' andamento della generazione di cassa di Tim.

 

Questo, in occasione del piano strategico, potrebbe essere accompagnato da aggiornamenti relativi ai progetti sulla fibra ottica, sul cloud e sulle attività brasiliane. Questioni lontane dagli Stati Uniti ma vicine a Elliott che in Tim detiene una quota del 9,7%.

 

jack dorsey stoppa gli spot politici jack dorsey stoppa gli spot politici

Quella, invece, tra Elliott e Twitter viene già definita dai giornali americani una sorta di «tregua». In molti collegano l' interesse di Singer a Twitter alla sua vicinanza al partito Repubblicano e a Donald Trump, grande estimatore del sito di microblogging che solo pochi mesi fa però ha annunciato una stretta alla pubblicità politica in tutto il mondo. Le accuse che il fondo attivista ha mosso contro Dorsey e che hanno fatto vacillare il suo posto, restano ufficialmente gestionali: seguire e guidare due società importanti come Twitter e Square, entrambe quotate in Borsa, è praticamente impossibile.

 

E al sito di microblogging serve un manager a tempo pieno, soprattutto ora con la concorrenza sfrenata sui social. «Ho abbastanza flessibilità per potermi concentrare sulle cose più importanti -ha fatto sapere Dorsey per tutta risposta - e ho un buon senso di ciò che è importante per entrambe le società». Poi ha anche aggiunto che il viaggio in Africa è rimandato. «A causa di tutto ciò che accade nel mondo, in particolare con il coronavirus, devo riconsiderare cosa sta succedendo e cosa significa per me e per la nostra azienda».

JACK DORSEY JACK DORSEY la routine stoica di jack dorsey 10 la routine stoica di jack dorsey 10 JACK DORSEY JACK DORSEY

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...