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FIBRILLAZIONI SULLA FIBRA – TIM PRESENTERÀ UN ESPOSTO ALLA CONSOB DOPO LE VOCI SULLO STOP ALLA RETE UNICA NEL RECOVERY PLAN - MA COLAO FA CAPIRE CHE IL PROGETTO NON È PIÙ ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL GOVERNO: “IL NOSTRO OBIETTIVO È POLITICO. SI PUNTA A DARE LA BANDA LARGA A TUTTI. LO FAREMO CON DELLE GARE…” (OCCHIO AL PLURALE)

 

VITTORIO COLAO

1 - TIM ESPOSTO CONSOB PER LE VOCI SULLO STOP ALLA RETE UNICA I SINDACATI SCRIVONO AL GOVERNO

Dal “Corriere della Sera”

 

Tim scivola in Borsa dopo le indiscrezioni di stampa su uno stop al piano per la Rete unica dovuto all' esclusione dal Pnrr. I titoli hanno perso il 5,5%.

 

La società «presenterà un esposto alla Consob» ritenendo «del tutto inappropriate e prive di riscontri oggettivi le interpretazioni relative ai contenuti del Pnrr» che «ha come scopo la digitalizzazione del Paese e il completamento delle Reti nelle aree in cui gli investimenti privati non sono sufficienti» e non ha «relazione con possibili aggregazioni di società oggi operanti nel settore».

 

LUIGI GUBITOSI FRANCESCO STARACE

Il riferimento è a FiberCop e Open Fiber, che a breve passerà sotto il controllo di Cdp. Il riassetto rende «più semplice l' interlocuzione sulla rete unica» ha detto pochi giorni fa il ceo di Tim, Luigi Gubitosi ( foto ), confermando che il progetto è ancora sul tavolo.

 

Ieri i sindacati hanno scritto una lettera al governo manifestando preoccupazione per l' impatto che le voci hanno avuto in Borsa su Tim e chiedendo quale strategia industriale intende seguire il governo in tema di telecomunicazioni per salvaguardare l' occupazione.

open fiber fibra ottica

 

2 - IL TRAMONTO DEL PIANO RETE UNICA COLAO: "GARE PER LA BANDA LARGA"

Francesco Spini per “la Stampa”

 

Il mercato un giorno si sveglia e non trova più la rete unica. Di fronte al moltiplicarsi degli indizi che mostrano come la fusione tra l' infrastruttura di Tim e quella di Open Fiber non faccia parte della strategia di questo governo per lo sviluppo della banda ultra larga, il titolo Telecom casca in Borsa, dove perde il 5,52% a 0,42 euro.

 

VITTORIO COLAO AL QUIRINALE CON IL TROLLEY

«Credo che il ruolo giusto della politica sia quello di pensare agli interessi dei cittadini», dice il ministro per la Transizione digitale, Vittorio Colao, e «di farlo in maniera equilibrata.

 

Le questioni societarie le devono valutare le società e l' Antitrust», afferma nel corso di un convegno organizzato dalle testate di Caltagirone Editore. «Il nostro obiettivo - prosegue - è politico e di Paese, non di assetti societari».

 

cavi sottomarini in fibra ottica

Dunque si punta a «qualsiasi situazione adatta a dare la banda larga a tutti. Lo faremo con delle gare, dei sussidi che potranno andare a degli operatori in concorrenza, a degli operatori in collaborazione o in consorzio, Lo vedremo quando arriverà la gara». Linea differente dal passato governo che puntava tutto sulla rete fissa.

 

luigi gubitosi al convegno di fratelli d'italia sulla rete unica

Ora si guarda a diverse tecnologie. Non solo fibra ottica, ma il mobile 5G e l' Fwa, che porta Internet via radio. È il cosiddetto piano B, citato proprio da Colao in una delle sue prime uscite da ministro. Questo spiega anche perché il Pnrr contempli non già la rete unica ma lo «sviluppo di reti di telecomunicazione», al plurale.

 

fibra ottica

Tim, dal canto suo, contesta le interpretazioni, circolate ieri e alla base del crollo in Borsa, che mettono in relazione la declinazione del Pnrr con la fine della rete unica: presenterà un esposto alla Consob.

 

Di certo le speranze di portare a termine l' integrazione come la concepisce la lettera di intenti con Cdp di fine agosto appaiono ardue. Tim, ora, potrebbe perfino rivedere il totem di avere la maggioranza della società di rete, un punto che l' ad Luigi Gubitosi ha sempre dato per irrinunciabile, nonostante le perplessità che già circolavano a Bruxelles.

 

SALVATORE ROSSI LUIGI GUBITOSI

Ma è la filosofia di fondo a essere mutata. Meglio la concorrenza (senza integrazioni verticali in cui ai servizi si unisca la rete), le gare, al limite i consorzi. In Open Fiber Enel è in uscita, ma la salita di Cdp al 60% appare dettata più dalla volontà di tutelare governance e investimenti che di correre verso la rete unica.

 

Tuttavia un atto formale che mette fine al progetto non c' è. Al punto che i sindacati, allarmati, scrivono a mezzo governo: se ha cambiato idea «gradiremmo saperlo in maniera diretta, chiara e tempestiva e sederci ad un tavolo per discutere insieme le scelte nel migliore ed esclusivo interesse del nostro Paese».

vittorio colao agli stati generali

VITTORIO COLAO FEDERICO D'INCA'

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