urbano cairo sergio erede corriere della sera via solferino blackstone

IL FONDO NON DIMENTICA - BLACKSTONE METTE IL VETO SUL COINVOLGIMENTO DELL’AVVOCATO SERGIO EREDE NELL’OPERAZIONE ATLANTIA. ANDREA VALERI: “CON LUI NON LAVORIAMO” - PER L’OPA (CON SUCCESSIVO DELISTING PER EVITARE L’ASSALTO DI FLORENTINO PEREZ) I BENETTON SI SONO AFFIDATI AL NOTO AVVOCATO MA IL FONDO AMERICANO SI E’ MESSO DI TRAVERSO - MOTIVO? NON HA DIMENTICATO IL RUOLO DI EREDE, AL FIANCO DI URBANO CAIRO, NELLA BATTAGLIA CONTRO BLACKSTONE (CON TANTO DI ACCUSE DI “USURA”) PER LA CONTESTATA VENDITA DELLA SEDE DEL “CORRIERE” DI VIA SOLFERINO

Giovanna Predoni per https://www.tag43.it

 

Erede Sergio

La notizia è di quelle che fanno rumore. Sergio Erede, il più famoso avvocato d’affari italiano, si è visto gelare dagli uomini del fondo Blackstone all’insegna di un perentorio «noi con lui non lavoriamo».

 

Ancora uno strascico dell’infinita querelle con Urbano Cairo sulla contestata vendita della sede del Corriere della Sera che si trascina da più di due anni tra lodi arbitrali, tribunali italiani e americani, appelli, contro appelli, ripicche e richieste di danni milionarie (il 25 luglio al Tribunale di Milano l’ennesimo round della vicenda), e che vede Erede stratega e legale del patron del Torino?

ATLANTIA AUTOSTRADE

 

No, direttamente le peripezie del prode Urbano non c’entrano nulla. Ne sono se mai un effetto collaterale. Il teatro dello scontro è quello dell’opa che i Benetton spalleggiati da Blackstone hanno lanciato su Atlantia all’indomani della vendita di Autostrade a Cassa depositi e prestiti. Con il duplice intento di togliere la società dalla borsa e dalle grinfie di Florentino Perez , il vulcanico imprenditore madrileno, che ci aveva fatto più di un pensierino.

blackstone

 

LA VICENDA RCS E LA MAI DIGERITA ALLUSIONE ALL’USURA

Ma quando i rappresentanti di Edizione, la cassaforte della famiglia trevigiana, e i manager di Blackstone, uno dei più grandi fondi di private equity e investimenti immobiliari al mondo, hanno cominciato a discutere della loro alleanza al tavolo c’era una persona di troppo. Uno che gli americani certo non immaginavano di incontrare, l’Erede scomodo. Imbarazzo, irritazione, una rapida consultazione con la casa madre e una decisione senza appello: Blackstone con lui non vuole avere nulla a che spartire, né ora né mai.

sergio erede

 

Niente rapporti con il professionista dopo che il presidente e ad del fondo Stephen Schwarzman si era sentito accusato di usura per l’applicazione di una controversa norma del codice penale italiano. Un’accusa gravissima che aveva mandato su tutte le furie Schwarzman, tale da impedire ogni tentativo di mediazione che pure qualcuno aveva intrapreso con l’intento di trovare un accordo.

 

 

Andrea Valeri di Blackstone

L’usura evocata dai legali dello studio Bonelli Erede si riferiva al prezzo di acquisto nel 2013 dello storico palazzo di via Solferino per 120 milioni di euro, una cifra giudicata risibile rispetto al valore dell’immobile che nel frattempo è raddoppiata, e condizionata al fatto che il venditore si trovasse in un momento di particolare difficoltà da dover accettare quel prezzo. Insomma, un comportamento tipico dell’usuraio che conoscendo le difficoltà dell’interlocutore ne approfitta. Tesi quella dell’usura che Blackstone ha sempre respinto con sdegno, ricevendo in questo conforto dalla prima sentenza del lodo arbitrale che non ne ha rinvenuto i presupposti.

 

urbano cairo sergio erede

EREDE HA AVUTO RAPPORTI CON TUTTO IL GOTHA DEL CAPITALISMO

Da allora, Erede e il suo studio sono nella lista nera degli americani. Una circostanza che forse i Benetton avevano trascurato nel momento in cui si erano rivolti a lui per lavorare ai dettagli dell’operazione Atlantia. Gran scalpore quindi nei palazzi milanesi, anche perché quasi tutti i grandi gruppi si sono serviti della consulenza di Erede in moltissime occasioni. L’ultima, in ordine di tempo, vedeva l’avvocato milanese schierato con Leonardo Del Vecchio nella battaglia per il controllo di Generali e in quella che forse si preannuncia per quello di Mediobanca.

 

florentino perez

Ma è solo l’ultima di una serie di operazioni che da oltre 30 anni vedono l’oggi 82enne avvocato fiorentino a fianco dei più bei nomi del capitalismo italiano, con cui spesso siede nei consigli d’amministrazione. Da Seat a Telecom, da Esselunga a Buffetti, da Pirelli alla Marzotto, a Galbani, a Ubi, non ci soni state fusioni/acquisizioni di rango che non vedessero coinvolta la sua sapienza legale e brillantezza.

 

Nel caso in questione, il rapporto con i Benetton nasce da una solida frequentazione con Gilberto, ovvero colui che dei quattro fratelli di Ponzano Veneto fu l’artefice della diversificazione del gruppo. Naturale che l’erede operativo della dinastia, Alessandro, si sia rivolto a lui per curare la fondamentale operazione Atlantia. Naturale, anche se forse un po’ azzardato, che Blackstone abbia messo il veto sulla sua presenza.

sergio erede 3

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...