roberto gualtieri carla ruocco monte dei paschi di siena mps

I GRILLINI VOGLIONO SCALARE IL “MONTE” - IL M5S CONTINUA A MUOVERSI PER FAR SLITTARE LA PRIVATIZZAZIONE DI MPS: IL VARCO POTREBBE APRIRSI SFRUTTANDO IL FARDELLO DELLE MOLTE CAUSE IN CAPO ALLA BANCA - GIOVEDÌ SI RIUNISCE IL CDA PER ESAMINARE L’IPOTESI DI NUOVI ACCANTONAMENTI PER MEZZO MILIARDO. CHE OVVIAMENTE ALLUNGHEREBBERO I TEMPI E RENDEREBBERO L’ISTITUTO SEMPRE MENO APPETIBILE…

Camilla Conti per “la Verità”

 

monte dei paschi di siena

La strategia grillina di lasciare il Monte dei Paschi nelle mani dello Stato è fallita dopo le elezioni regionali. A metterci una pietra sopra è stato il decreto firmato anche dal premier Giuseppe Conte (e datato 16 ottobre) dove viene scritto nero su bianco che l' uscita del Tesoro dal capitale va realizzata «con modalità di mercato e anche attraverso operazioni finalizzate al consolidamento del sistema bancario».

 

Ovvero aprendo le porte a un cavaliere bianco privato, come del resto invocato dalle autorità di Vigilanza europee. Per i Cinquestelle, invece, la bad bank era l' uovo di colombo per risolvere il caso Mps, lasciarla nazionalizzata piuttosto che svenderla o farne uno spezzatino alla mercé degli stranieri e farla diventare il polo aggregato di crediti deteriorati.

 

giuseppe conte roberto gualtieri

A settembre, il senso dei grillini per Siena era stato illustrato dall' onorevole Carla Ruocco, presidente della commissione Banche, in un' intervista a Repubblica: «A mio avviso si potrebbero cedere le filiali e gli sportelli a uno o più soggetti nazionali, ad esempio alla Popolare di Bari per creare la banca del Sud oppure ad altri istituti, per creare un terzo-quarto player nazionale e trasformare la restante parte di Mps in una bad bank nazionale fondendola anche con Amco», aveva detto la Ruocco.

ROBERTO GUALTIERI CARLA RUOCCO

 

E anche il sottosegretario al Tesoro, Alessio Villarosa, ha più volte ribadito che l' obiettivo del M5s è quello di «valorizzare la partecipazione dello Stato e ridurre ogni potenziale perdita». Sul fronte politico, però, il piano è stato stoppato dal decreto che porta il sigillo di Mef, Mise e Palazzo Chigi. E anche Bankitalia ha dato il suo fermo niet alla banca pubblica invocata dai Cinquestelle.

 

montepaschi viola profumo

Che ora starebbero cercando un nuovo varco sfruttando il fardello delle numerose cause legali in capo a Rocca Salimbeni anche alla luce della recente decisione dei giudici di condannare (in primo grado) gli ex vertici del Monte, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, per aggiotaggio e false comunicazioni sociali rispetto ai bilanci 2015-2018.

 

Ed ecco l' assist: giovedì 29 ottobre l' istituto senese riunirà il cda straordinario per esaminare gli effetti della condanna al tandem Profumo-Viola e fare il punto su eventuali nuovi accantonamenti.

 

GUIDO BASTIANINI

Sarebbero stati alcuni amministratori considerati più vicini ai 5 stelle - l' ad Guido Bastianini, Rita Laura D' Ecclesia, Rosella Castellano, Raffaele Di Raimo - a sollecitare la presidente Patrizia Grieco sulla convocazione urgente del Consiglio per riesaminare, dopo la condanna, un' eventuale azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici (esclusa dal cda del 30 luglio scorso con il placet del Tesoro).

 

Non è però scontato che tutti gli altri 11 membri del board - soprattutto quelli nominati nella lista del Mef - approvino la linea dura contro gli ex e la scelta di spesare in bilancio altri milioni per cause dall' esito ancora incerto. Al netto delle indiscrezioni e del toto-voto, infatti, è chiaro che più la mina legale cresce di taglia e meno la banca senese diventa appetibile per un possibile pretendente.

 

ALESSIO VILLAROSA

Così come aumenta il rischio per il Tesoro, che a luglio ha nominato Mediobanca come advisor per vendere Mps e onorare l' impegno preso a Bruxelles entro la primavera del 2022, di dover praticare un mega sconto all' acquirente per via della dote ingombrante. Facendo così lievitare la perdita potenziale per le casse pubbliche visto considerato il gap tra il valore di carico della partecipazione del Mef (6,49 euro) e il prezzo del titolo in Borsa (poco più di 1,1 euro).

 

C' è anche chi pensa che la mossa degli accantonamenti possa diventare l' alibi perfetto per tirare la volata a un possibile compratore già seduto al tavolo delle trattative e accelerare l' accordo sulla cessione a un prezzo da saldo. Ipotesi traballante, però, perché con un altro mezzo miliardo (questa è la cifra che circola) di risorse accantonate per i contenziosi, e di fronte agli effetti ancora imprevedibili della seconda ondata della pandemia, potrebbe imporsi la necessità di varare un nuovo aumento di capitale.

MONTE DEI PASCHI

 

E a quel punto chi ci metterebbe i soldi? In altre parole, se il cda accantona una cifra importante si prende anche una responsabilità altrettanto importante per la futura tenuta della banca. Perché, inoltre, avviarsi adesso su questo cammino impervio quando - per altro - le motivazioni della sentenza su Profumo e Viola non sono state ancora depositate? Farlo ora sarebbe un po' come dare ragione alla sentenza di primo grado e con i petitum già agli atti non sembra una grande mossa.

 

monte-dei-paschi-di-siena-sede

Di certo, la soluzione per Mps dovrà essere trovata dopo la cessione dell' ultima zavorra di circa 8 miliardi di euro di crediti deteriorati a Amco (la bad bank partecipata dal ministero dell' Economia) autorizzata dallo stesso decreto.

 

Cui farà seguito, in base alle condizioni poste da Francoforte, l' emissione di un bond «Tier 1» di circa 700 milioni da far acquistare per almeno il 30% dai privati (al resto ci penserà lo stesso Tesoro con i nuovi fondi messi a disposizione dal decreto Agosto già convertito definitivamente in legge).

ROBERTO GUALTIERI CARLA RUOCCO

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…