INUTILE ASPETTARE GLI STATI GENERALI: SULLA TERRAZZA BORROMINI, ALLE SPALLE DEL DUO SALVINI-VERDINI, SI MUOVEVANO GLI IMPRENDITORI DI AZIENDA ITALIA, LA SIGLA CHE RIUNISCE MIGLIAIA DI AZIENDE E PROFESSIONISTI E CHE PER TRE GIORNI HA RADUNATO GIORNALISTI, DEPUTATI E SENATORI PER DISCUTERE DI COME RILANCIARE IL PAESE- TRA LE PRIME PROPOSTE, LA MONETA FISCALE CON L'INTRODUZIONE DEI CCF, CERTIFICATI DI CREDITO FISCALE...

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1. POLITICA, "STATI GENERALI SONO IN CORSO", DICE AZIENDA ITALIA.

L'ASSOCIAZIONE DEL MONDO DEL LAVORO RILANCIA: MONETA FISCALE, AL VIA I CFF

 

azienda italia le riunioni azienda italia le riunioni

Tre giorni ricchi di incontri politici e istituzionali con delegazioni rappresentative di maggioranza e opposizione, di Camera e Senato. Nell'agenda di Azienda Italia, l'associazione che riunisce mondo del lavoro, professionisti e imprenditori, gli Stati Generali sono già in corso, e da lunedì a giovedì prevedono il confronto con decine di interlocutori, sulla base del Piano Strategico Italia 2050.

 

Il segretario di Azienda Italia, Andrea Minazzi; il Presidente Karim Shahir Barzegar e il responsabile per l'industria, Riccardo Ruscalla hanno incontrato decine di deputati, senatori, dirigenti di ministeri ed economisti. Al centro di questa prima tornata di incontri, la soluzione innovativa della Moneta Fiscale con l'introduzione dei CCF, Certificati di Credito Fiscale.

 

matteo salvini francesca verdini matteo salvini francesca verdini

Il tema, toccato anche nel documento Piano Strategico Italia 2050, è tra le soluzioni ipotizzate per restituire liquidità al mondo del lavoro senza creare debito pubblico, anzi contribuendo ad abbassare il debito e l’esposizione della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese.

 

"Il riscontro di attenzione che vediamo da parte delle diverse forze politiche incontrate è indice di rispetto per il mondo del lavoro e dell'impresa", dichiara il presidente di Azienda Italia, Karim Shahir Barzegar, che aggiunge: "Adesso vedremo se alla capacità di ascolto la politica saprà unire la capacità di dare seguito coerente ed impegnarsi per dare attuazione concreta alle buone intenzioni".

 

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"Siamo in una fase di criticità mai vissuta prima", dichiara il segretario Andrea Minazzi. Che aggiunge: "Non si possono affrontare le emergenze di questo livello con gli strumenti tradizionali e le piste battute. Presentiamo le nostre proposte al decisore pubblico, consapevoli che è venuto il momento di mettere insieme le migliori energie del Paese per ridare opportunità di rilancio al sistema economico, stremato".

 

 

2. OLTRE IL COVID-19: NASCE IL PROGETTO AZIENDA ITALIA PER IL RILANCIO DELLE PMI

Bettina Bush per www.repubblica.it

 

Mentre quasi metà della popolazione mondiale è in isolamento, dall’Italia  immersa  nel pieno  dell’emergenza, arriva una forte richiesta di aiuto da parte di Azienda Italia, un progetto appena nato, al quale in pochi giorni hanno già aderito 240 realtà fatte da imprenditori e di manager di  piccole e medie imprese italiane, oltre a liberi professionisti, che coinvolgono migliaia di lavoratori, e che cresce ogni giorno con numerose aziende.

 

 

Un’ idea nata da  un imprenditore di origini persiane, Karim Shahir Barzegar, anche advisor  per diversi fondi di Private Equity & Venture Capital, presidente e fondatore dell’associazione che adesso si concentra su tre obiettivi: sostenere, strutturare e e rilanciare il mondo del lavoro in seguito all’emergenza Covid-19.

azienda italia azienda italia

 

L’ambizione  è di agire velocemente con un programma condiviso da soggetti che si sentono  impegnati nel produrre  beni di pubblica utilità, e che vede il lavoro come uno strumento per ottenere il benessere della comunità, organizzato in  un sistema meritocratico, che si confronta e dialoga con i problemi della realtà quotidiana, estraneo a ogni partito politico, in grado di sviluppare un cambiamento immediato nel mondo della produzione, indispensabile  per superare la crisi, mettendo un po’ di luce sulla situazione di estrema confusione. Lo fa partendo da una semplice domanda: di che cosa ha bisogno in questo momento il mondo del lavoro italiano per ripartire rapidamente col piede giusto?

 

Per rispondere in modo adeguato  Azienda Italia si appoggia a 5 pilastri fondamentali fatti dalle corrette politiche sociali; dagli ecosistemi di business, che creano sinergie e non competizione tra aziende complementari;  dal  rispetto dell’ambiente, con politiche orientate alla generazione di energia pulita, indispensabili per proteggere e valorizzare il territorio italiano;  dallo sviluppo di  infrastrutture e  della ricerca.

 

Poste le basi si passa alla pratica, e si parte con un’analisi, e visto il momento, si rivolge subito al settore medico - sanitario, elencando 7 punti, molti dei quali mettono al centro il problema dei DPI,  partendo  dalla conversione o riqualificazione di impianti industriali per produrre i preziosi dispositivi,  per poi stabilire un iter più veloce, creare canali diretti con ASL e farmacie. Non mancano riflessioni sulle strategie come  l’impiego di unità navali come forza di ospedalizzazione o di isolamento del Covid-19.

 

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Per quello che riguarda il mondo  dei lavoratori autonomi e alle aziende ci sono una ventina di punti, dalla sospensione del minimo contributivo Inps per Artigiani e Commercianti per il 2020. Nello stesso periodo cancellazione dell’Irap per i datori di lavori che manterranno il livello occupazionale del mese di gennaio 2020; poi sospensione dei versamenti obbligatori dal 31 gennaio; c’è anche la  presa in carico da parte dello stato di tutti gli affitti commerciali.

 

Nell’importante  capitolo sulla ripartenza, si comincia dal “Made in Italy”, un marchio  che garantisca manufatti  prodotti interamente in Italia, e non assemblati nel paese, con materie  prime di origine italiana, dove il soggetto deve essere contribuente italiano; a seguire certificazione con incentivi export, fiscali e finanziari ma solo per quelle  imprese che possono dotarsi del marchio. Non manca un fondo speciale di garanzia per le PMI per l’anticipo fino al 100% delle fatture estero.

 

Poi emissioni di speciali titoli obbligazionari “Italia 2030 Bond” per fondi ad investimento diretto nelle PMI per crescita e innovazione. C’è la trasformazione del reddito di cittadinanza in sostegno all’impresa che assume questi soggetti. Per finire un programma c’è un programma di  investimenti infrastrutturali che arriva  al 2050. Non manca una  sezione dedicata allo studio dei numerosi decreti di queste settimane, un terreno dove è veramente difficile orientarsi

 

Progetti da fare subito e altri a lungo termine,  per una visione profonda e mai superficiale, ma  intanto quell’Italia capace di creare eccellenza, fatta da un tessuto prezioso di piccole e medie realtà, è paralizzata, e adesso non vuole, e non può più  aspettare. 

 

 

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