vittorio malacalza banca carige

MALACALZA, MALA TEMPORA - PRIMA BRUCIA UN PATRIMONIO IN CARIGE, POI LO RIVUOLE INDIETRO: CAUSA DA 480 MILIONI CONTRO LA BANCA, IL FONDO INTERBANCARIO E PURE ALLA CASSA CENTRALE TRENTINA. ''L'AUMENTO DI CAPITALE È STATO UN TRASFERIMENTO FORZOSO DI RICCHEZZA, ED È STATO ESCLUSO ILLEGITTIMAMENTE IL DIRITTO DI OPZIONE''. MA NON CHIEDE LA SOSPENSIVA DELLE OPERAZIONI: VUOLE SOLO I SOLDI

vittorio malacalza

 

  1. CARIGE: CAUSA MALACALZA DA 480 MLN, ANCHE A FITD E CCB

 (ANSA) - Malacalza ha presentato una richiesta di risarcimento per 480 milioni a Carige, Fondo Interbancario di tutela dei depositi, anche con lo Schema volontario e alla trentina Cassa centrale banca per il riassetto realizzato con l'aumento di capitale da 700 milioni votato all'assemblea di settembre. È quanto si apprende da fonti vicine al dossier.

 

Oggi è l'ultimo giorno per impugnare la delibera dell'assemblea che il 20 settembre ha approvato la ricapitalizzazione e per agire con la richiesta di risarcimenti. Il via libera all'operazione era avvenuto con l'assenza determinante dei Malacalza, che prima dell'aumento erano il primo azionista della banca con il 27,7% e sono stati diluiti oggi a poco più del 2% del capitale.

 

 Malacalza non ha però chiesto la sospensiva, limitandosi a chiedere il danno in solido ai soggetti che hanno realizzato l'operazione, che vedeva praticamente azzerando il diritto d'opzione per i soci preesistenti. Oggi Carige, a valle della ricapitalizzazione, fa capo per quasi l'80% al Fitd (e Svi), Ccb ha l'8,3%, oltre ad avere in base all'accordo quadro sottoscritto con Fitd e Svi diritti per acquistarne a sconto la quota. Nessun commento si raccoglie da Carige o da Malacalza.

guido bastianini tesauro malacalza carige

 

Nel pomeriggio il Fondo Interbancario, interpellato al riguardo, ha anche negato l'esistenza della causa. Una azione di richiesta danni alla sola Carige è stata depositata in questi giorni anche da una quarantina di piccoli soci dell'associazione la Voce degli azionisti, capitanata da Franco Corti, da quanto filtrato. Una azione di risarcimento è stata avviata anche dalla categoria degli azionisti di risparmio, con l'udienza già fissata per il 31 marzo.

 

  1. CARIGE:MALACALZA, 'TRASFERIMENTO FORZOSO RICCHEZZA'

 (ANSA) - La causa dei Malacalza su Carige punta contro l'imponente "trasferimento forzoso di ricchezza" dai vecchi ai nuovi azionisti della banca, che avrebbero sottoscritto a un prezzo molto basso e vantaggioso l'aumento di capitale da 700 milioni di euro del 2019. La causa chiede quasi 482 milioni di euro di risarcimento in solido a Fitd, Svi, Ccb e Carige. E' quanto apprende l'ANSA da fonti vicine al dossier.

 

  1. CARIGE:CAUSA MALACALZA,ILLEGITTIMO ESCLUDERE DIRITTO OPZIONE

 (ANSA) - Uno degli argomenti per impugnare la delibera dell'assemblea di Carige del 20 settembre 2019 nell'azione legale dei Malacalza contro Carige, Fitd e Ccb, è che sia stato illegittimamente escluso il diritto di opzione degli azionisti. Si sostiene nel dettaglio che era necessario che tale esclusione venisse adeguatamente spiegata e illustrata (art. 2441 comma 5 del codice civile).

vittorio malacalza

 

E' quanto apprende l'ANSA da fonti vicine al dossier. Malacalza aveva il 27,5% della banca e, a valle della ricapitalizzazione, è diluita a poco più del 2%. L'azione sostiene poi che la delibera non è valida perché il prezzo delle azioni è stato determinato in violazione del principio della parità contabile, senza che siano cioè collegate al patrimonio netto. Al 30 giugno 2019 era stato indicato in 1,5 miliardi di euro, si sostiene, per diventare 30 volte di meno all'assemblea. L'atto punta anche contro una fissazione del prezzo delle azioni in violazione dell'art. 2441 comma 6 del codice civile.

 

  1. CARIGE: PER CAUSA MALACALZA PRIMA UDIENZA A MAGGIO

 (ANSA) - Ci si attende che la prima udienza nella causa avviata su Carige dalla Malacalza Investimenti, con una richiesta di risarcimento al Fitd, allo Svi, a Ccb e alla stessa Carige, possa essere verso il 20 maggio. La controdeduzione delle parti citate è attesa indicativamente il 30 aprile. Le date però potrebbero variare, perché potrebbero venir riunite altre cause, presentate da altri soggetti. E' quanto apprende l'ANSA da fonti vicine al dossier. L'azione legale è stata preparata da Giorgio De Nova di Allen & Overy e sarebbe stata depositata ieri.

 

famiglia malacalza

La richiesta di risarcimento non dovrebbe comunque compromettere la situazione patrimoniale di Carige, secondo quanto risulta, perché la responsabilità solidale prevede che concorrano tutti i soggetti citati, a partire da quelli che hanno sottoscritto l'accordo quadro su Carige, ovvero il Fondo interbancario, anche tramite lo Schema volontario, e Cassa centrale banca.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."