roberto gualtieri giuseppe conte mes fondo salva stati esm european stability mechanism

MES FUNEBRE – VI SIETE SCORDATI DELLA RIFORMA DEL FONDO SALVA STATI? PRESTO NE SENTIRETE PARLARE DI NUOVO! ENTRO MARZO IL PARLAMENTO ITALIANO DOVRÀ DARE L’OK DEFINITIVO AL GOVERNO PER L’ADESIONE – LA RIFORMA “DIMENTICA” DI CALCOLARE GLI EFFETTI SUI DERIVATI, CIOÈ 6.800 MILIARDI DI ASSET ILLIQUIDI - E LE RICADUTE POTREBBERO DANNEGGIARE L’ITALIA…

Claudio Antonelli per “la Verità”

 

meccanismo europeo di stabilita' 3

Il Meccanismo europeo di stabilità nasconde dentro di sé elementi di puro tecnicismo che avranno rilevanti impatti politici: sulla stabilità di uno Stato e addirittura sulla sua capacità di organizzare una politica economica sostenibile. La politica economica passa infatti attraverso due pilastri: il debito pubblico e il sistema bancario. Purtroppo la strada verso l' Unione bancaria europea è tutto fuorché trasparente.

 

giuseppe conte roberto gualtieri mes

Il dibattito parlamentare è stato di fatto annullato; eppure la marcia verso l' unificazione del concetto di rischio bancario e sovrano procede. Se da un lato il fondo di garanzia vero e proprio non nascerà (forse) prima del 2024, entro il 16 marzo di quest' anno (data dell' Eurogruppo) si discuterà delle Cacs, clausole di azione collettiva in caso di ristrutturazione del debito sovrano, e in parallelo il Parlamento italiano sarà tenuto a dare l' ok definitivo al governo per l' adesione al Mes, cioè alla riforma del cosiddetto fondo salva Stati.

Klaus Regling

 

Poco tempo (e zero dibattito) per sviscerare un tema estremamente complesso, ma che presenta pericoli sul nostro sistema bancario almeno 12 volte più esplosivi di quanto è successo in piena crisi del 2011/2013, con le sofferenze e gli incagli bancari.

 

giuseppe conte e ursula von der leyen a bruxelles

Al netto della valorizzazione del rischio dei titoli di debito in pancia alle banche europee, la nuova formulazione del Mes andrà a impattare anche sull' intero mercato dei titoli illiquidi in mano al sistema creditizio. Si tratta in gergo tecnico dei «level 2» e «level 3». Si va dagli interest rate swap a tutto ciò che è marked to market.  Ciò che i giornali, volgarizzando, mettono dentro il paniere dei derivati.

 

meccanismo europeo di stabilita'

Nel paper datato ottobre 2019 a firma del Mes e del suo presidente Klaus Regling (oltre che di una serie di economisti), si spiega espressamente che con specifico riferimento agli asset di livello 3 «è difficile o quasi impossibile fare una esatta valorizzazione, e la mancanza di validi parametri rende complesso valutare l' impatto delle nuove norme sull' insieme del titoli illiquidi». Una pericolosa ammissione, ribadita anche dal ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz.

 

OLAF SCHOLZ

Alla fine del 2019 questi ha redatto una proposta di riavvio dell' Unione bancaria attraverso il fondo di garanzia. Nel testo del vice cancelliere manca ogni indicazione sul trattamento da riservare, nell' ambito del programma di riduzione dei rischi sovrani, al mercato dei derivati e di tutti gli altri asset illiquidi. Il problema è che si tratta di una montagna di miliardi, non noccioline.

 

valdis dombrovskis paolo gentiloni

A maggio del 2018, l' allora direttore generale di Bankitalia, Fabio Panetta, audito dalla Camera, spiegava che siamo di fronte a ben 6.800 miliardi di asset illiquidi. Quella stima era riferita a fine 2016, ma la cifra è rimasta praticamente la stessa. Significa che il Mes si appresta a introdurre novità di legge senza sapere che impatto avranno su una cifra di derivati e altra «spazzatura» che ne suo insieme vale ben 12 volte l' ammontare dei Non performing loans cioè delle sofferenze bancarie, nel periodo peggiore della crisi creditizia.

 

fabio panetta 7

Un tale buco valutativo è inaccettabile per la bomba che può scatenare sul sistema bancario europeo e purtroppo sui nostri istituti. La valanga generata dai nuovi derivati in caso di approvazione del testo del Mes così come appare in questo momento ricadrebbe molto facilmente sulle banche italiane. Collegando il perimetro del rischio bancario a quello del debito sovrano, l' Italia al di là del merito sarà il Paese più esposto e colpito.

meccanismo europeo di stabilita' 2

 

«Serve una valutazione approfondita e trasparente»; spiega alla Verità Domenico Lombardi, ex Fmi e ora analista indipendente: «Serve anche un dibattito che coinvolga tutti gli stakeholder, perché dietro apparenti tecnicismi si celano scelte politiche fondamentali. Ciò che abbiamo imparato dall' ultima crisi bancaria è che il contagio nell' area euro si estende sulla debolezza economica».

 

giuseppe conte roberto gualtieri

Per l' economista ex Fondo monetario, andare a introdurre una serie di riforme senza avere una completa valutazione delle conseguenze significa sottovalutare la reazione dei mercati. «Prima ancora del merito», conclude Lombardi, «è palese che un intervento europeo sul prezzo del rischio di qualunque asset bancario inquadrato in un ambiente di valutazione del debito sovrano andrà a colpire le economie più fragili e i sistemi bancari più esposti a quelle economie». Tradotto: andrà a colpire il nostro Paese.

PAOLO GENTILONImeccanismo europeo di stabilita' 1

 

PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI

Un doppio paradosso, dal momento che - a differenza del problema degli Npl - le nostre banche sono tra le ultime quanto a fardelli di derivati o altri titoli illiquidi. Il record, come noto, spetta alle banche tedesche ma anche a Bnp Paribas e Soc Gen. Senza parlare di Santander e Commerzbank. Il che lascia aperto un drammatico dubbio. Cioè che Scholz e il capo del Mes non si siano «dimenticati» di valutare l' impatto dell' Unione bancaria sulla montagna da 6.800 miliardi di derivati. Ma che si siano girati apposta dall' altra parte.

roberto gualtieri giuseppe conte luigi di maio

 

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...