MISTERO PIGNATARO: COME HA FATTO IL FINANZIERE A CREARE IL MAXI-POLO DEL FINTECH MONDIALE, “ION”? È IL GRUPPO CHE HA INVESTITO PIÙ IN ITALIA NEGLI ULTIMI TRE ANNI: 5,7 MILIARDI TRA ACQUISIZIONI DI AZIENDE SOFTWARE E PARTECIPAZIONI IN BANCHE – LE CINQUE RIGHE STRINGATE DELL’OPERAZIONE PRELIOS, LE SOCIETÀ LUSSEMBURGHESI E LA PATTUGLIA DI SOCI CHE AFFIANCANO PIGNATARO…

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Estratto dell’articolo di Mario Gerevini per www.corriere.it

 

ANDREA PIGNATARO ANDREA PIGNATARO

È in assoluto il gruppo che più ha investito in Italia negli ultimi tre anni: 5,7 miliardi acquistando aziende di software, dati, analisi e partecipazioni in banche. Il gruppo Ion di Andrea Pignataro […] gestisce un database enorme con Cerved, Cedacri e l’ultima (quasi) arrivata Prelios, annunciata ad agosto con un comunicato surreale.

 

L’imprenditore fintech, 53 anni, bolognese con passaporto inglese, residenza a Sankt Moritz, domicilio a Milano, ha pagato un ticket istituzionale da 50 milioni per il 2% di Mps ed è entrato con il 9,4% nella tecnologica Banca Illimity di Corrado Passera (80 milioni circa), per poi far rotta sulla Cassa di Risparmio di Volterra (32%), già cliente del gruppo. Ora gli occhi […] sarebbero sulla società bolognese di consulenza Prometeia, 122 milioni di ricavi e 11 di utile. Non è escluso che siano già stati avviati contatti informali.

 

il logo di ion il logo di ion

Ion è in assoluto il gruppo che, a questi livelli altissimi di centralità finanziaria e di sistema, meno ama comunicare, come fosse un’azienda familiare infastidita dal dover esporre i fatti e i conti di «casa» quando invece ha tra i suoi clienti governi, il 30% delle banche centrali del mondo e duemila tra le più importanti società del pianeta (Amazon, Microsoft, Procter & Gamble, Daimler, ecc.).

 

Siamo entrati nel gruppo partendo dall’operazione Prelios per «disboscare» la selva di Ion Capital Partners, la capofila irlandese delle attività italian […]. E ne è uscita una mappa dalle molte sorprese. L’11 agosto scorso un comunicato ufficiale di 47 righe dava l’annuncio dell’accordo su Prelios (asset management, credit servicing, servizi immobiliari). Si tratta del più importante affare del 2023 in Italia nei servizi finanziari.

 

la sede di cerved la sede di cerved

Cinque righe per l’operazione in sé: Davidson Kempner (il fondo venditore) «annuncia di aver sottoscritto un accordo vincolante con X3 Group, controllata da Ion, per la cessione di Prelios. Il perfezionamento dell’operazione è soggetto all’autorizzazione da parte delle autorità competenti».

 

L’aspetto surreale è che il doppio dello spazio era dedicato all’elenco degli advisor legali e finanziari, compresi quelli dell’acquirente «X3». Che però non esiste. Il veicolo che ha firmato l’accordo si chiama X3G Mergeco spa ed è quello che tecnicamente tirerà fuori 1,35 miliardi (600 a debito). L’operazione non è chiusa perché mancano i via libera di Antitrust, Bankitalia e […] anche Presidenza del Consiglio dei ministri per i poteri speciali legati al golden power, il che dà l’idea di quanto Ion sia esposta a interessi pubblici e non solo a quelli “captive” del B2B.

 

PRELIOS PRELIOS

Il closing è atteso tra dicembre e gennaio. Intanto Ion si è portata avanti: sul sito web, dove non c’è nemmeno un dato di bilancio di una delle 380 società del gruppo, ha già piazzato Prelios tra le aziende in portafoglio. Come realizza l’operazione Pignataro? Ma è semplicissimo: utilizza il veicolo italiano X3G Mergeco che è controllato dalla X3G Bidco (tutte irlandesi da qui) che è controllata da X3G Finance che è controllata da X3G Investment che è controllata da Fermion Investment che è controllata da Fermion Finance che è controllata da Ion Capital Partners che è controllata da Ion Investment Corporation (siamo in Lussemburgo) che fa capo a Itt sarl che fa capo a Bessel Capital che finalmente è controllata da Andrea Pignataro. Lo snodo dove si incrociano gli investimenti italiani, banche comprese, è l’irlandese Fermion.

 

LA STRUTTURA DI ION - ANDREA PIGNATARO LA STRUTTURA DI ION - ANDREA PIGNATARO

[…] Qui troviamo una piccola pattuglia di soci che affianca l’85,7% in mano a Ion: il fondo sovrano di Singapore Gic con il 10%, storico partner, e poi la milanese Serfis della famiglia Strazzera, Nanni Bassani Antivari (famiglia degli yacht Wally, ex proprietaria della BTicino), Kenneth Schiciano, senior advisor di Ta Associates e i top manager del gruppo Luca Peyrano e Kunal Gullapalli.

 

Questa holding di investimento, per quanto centrale, non presenta bilanci dal 2020, molte altre sono ferme al 2021, del resto le norme in Irlanda e Lussemburgo lo consentono. Da Ion però fanno notare che le società di investimento che emettono i bond e che sono a diretto contatto con gli investitori, rispettano puntualmente le scadenze e forniscono anche risultati trimestrali.

 

Sono cinque o sei su 380. Ad oggi non c’è traccia del bilancio 2022 della Ion Investment Corporation che controlla le cinque piattaforme di investimento compresa la Ion Capital Partners, “mamma” delle attività italiane. I conti di quest’ultima sono fermi al bilancio 2021, approvato nel gennaio 2023 e certificato da Ey nel febbraio 2023 che è come lavarsi le mani di quel che, eventualmente, può essere successo nei 13 mesi “scoperti”.

 

Andrea Pignataro (nel cerchio) Andrea Pignataro (nel cerchio)

[…] Una società del gruppo che non ha mai presentato bilanci dalla nascita (2020) è la Dgb Bidco di Dublino; oltre a possedere Cedacri è stata autorizzata da Bankitalia a sottoscrivere il 32% di Cassa Volterra che ha da tempo proprio Cedacri e Cerved tra i suoi partner/fornitori strategici. In Dgb e nel veicolo sopra Cerved, ha partecipazione rispettivamente del 9% (68 milioni) e 7% (67,9 milioni) la Fsi di Maurizio Tamagnini.

 

Allarghiamo l’orizzonte. Le cifre aggregate fornite ufficiosamente dal gruppo (non esiste un vero consolidato) indicano in circa 3 miliardi i ricavi complessivi, 2,2 miliardi l’ebitda e 10 miliardi il debito. L’Italia, al netto di Prelios, rappresenta, secondo i bilanci Cerved e Cedacri, circa un miliardo di fatturato e 365 milioni di ebitda.

 

cerved cerved

Ciò significa che sugli altri 2 miliardi di ricavi viene realizzato un ebitda di 1,8 miliardi, un rapporto che nemmeno Hermes si sogna. Possibile? Ufficiosamente questo viene fatto trapelare. In realtà […] l’ebitda sugli oltre 2 miliardi di ricavi extra Italia sarebbe inferiore di 7-800 milioni, cioè intorno a un miliardo. Ciò non toglie che il business di Ion sia indiscutibilmente ad altissimo margine, per di più garantito da clienti top e da una cassa da 2 miliardi in cima alla catena.

LOGO PRELIOS LOGO PRELIOS

 

Una garanzia anche per i sottoscrittori dei bond […] e le banche che hanno anche in pegno molti asset (Cerved e Cedacri per esempio) e alcuni conti bancari di Ion. L’unica fotografia ordinata e omogenea del debito […] risale al 2020 (7,5 miliardi) ed era nel bilancio di una società (Ion Investment Group) che allora consolidava. Poi è stata liquidata e il debito distribuito sulle principali controllate che hanno negoziato nuove condizioni. A quanto risulta l’anno scorso circa 8 miliardi di debito sono stati riposizionati su scadenze al 2028 e spread Euribor e Libor tra il 4 e il 5% .

CORRADO PASSERA ILLIMITY CORRADO PASSERA ILLIMITY

 

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