giorgia meloni giancarlo giorgetti ita airways

NON C’È PIÙ TEMPO DA PERDERE PER “ITA”: TRA POCO LA COMPAGNIA RISCHIA DI NON VALERE PIU NIENTE! SECONDO “HANDELSBLATT” LE PROBABILITÀ CHE LUFTHANSA CHIUDA L'OPERAZIONE SONO "ELEVATE", MA SOLO SE L'ESBORSO NON SUPERA I 450 MILIONI DI EURO. MOLTO MENO DELLA METÀ DI QUANTO AVEVA INDICATO IL GOVERNO DRAGHI (1,2 MILIONI). MA CHI SARÀ IL “PARTNER INDUSTRIALE” CHE GARANTIRÀ L'ITALIANITÀ? IL DG DEL TESORO RIVERA HA TIRATO FUORI FERROVIE. IN ALTERNATIVA CI SAREBBERO I BENETTON, CHE PERÒ HANNO ALTRE GATTE DA PELARE. E C'È CHI SPERA IN UN RIPENSAMENTO DI GIANLUIGI APONTE....

Giorgio Pogliotti per “il Sole 24 Ore”

 

ITA AIRWAYS

Per l'acquisizione di una quota di Ita Airways, spunta l'ipotesi di affiancare al principale pretendente, Lufthansa, un partner industriale italiano. Nel mirino ci sono Fs, Atlantia e Cdp, e l'obiettivo è quello di chiudere un accordo entro l'anno.

 

Di Ita si sarebbe parlato ieri in un vertice di palazzo Chigi che ha esaminato i principali dossier industriali strategici. Al momento l'unico reale interesse è stato manifestato da Lufthansa che ha accesso alla data room, a condizione però che si tratti di una vera privatizzazione: i tedeschi sono interessati ad avere una quota di maggioranza e stanno ancora valutando se, e in che misura, investire in Ita Airways.

 

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

Ma dalla compagine governativa si vorrebbe individuare un partner industriale per garantire un presidio di "italianità", accanto alla quota che rimarrà al Tesoro. Del resto, in campagna elettorale dai leader di centro destra, in particolare da FdI in più occasioni si è posto l'accento sulla difesa dell'italianità della ex compagnia di bandiera.

 

Da questa considerazione sarebbero stati individuati possibili candidati con cui si ritengono possibili sinergie con Ita Airways; ovvero Fs - per l'intermodalità tra trasporto ferroviario e aereo su traffico cargo e passeggeri - e Atlantia, che controllando Adr ha un interesse specifico nel settore aereo.

lufthansa

 

Accanto a questi nomi, circola anche quello di Cdp, evocata in tutte le situazioni "a rischio" in cui si richiede un intervento che garantisca la presenza dello Stato.

 

Nella girandola di nomi si tira in ballo anche la vicinanza tra il numero uno di Msc, Gianluigi Aponte e Silvio Berlusconi, per un pressing in direzione di un suo ripensamento, dopo che lo scorso 21 novembre il suo annuncio di «non essere più interessato a partecipare alla privatizzazione di Ita», ha lasciato tutti di sasso. In questo quadro il Corriere della Sera, si sbilancia fino a prefigurare la ripartizione delle quote con la vendita a Lufthansa del 51%, a Fs il 29% e il resto in mano al Tesoro.

 

CARSTEN SPOHR - CEO LUFTHANSA 1

Chiamato in causa, il Mef ha spiegato che sulla privatizzazione di Ita, è impegnato nelle interlocuzioni con le cordate ammesse nella data room, secondo quanto stabilito dal decreto di marzo. «Al Mef - si legge in una nota-, non compete esprimere in alcuna modalità giudizi o valutazioni su eventuali partner aggiuntivi alle cordate ammesse, dei quali si legge oggi in alcune ricostruzioni giornalistiche». In sostanza l'unica mission del Mef è «valutare la migliore proposta economica e industriale per il futuro di Ita e dei suoi dipendenti nel minor tempo possibile».

 

ita airways 7

Cautela anche da parte del ministro delle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini: «Non commento le indiscrezioni, conto che entro la fine dell'anno Ita abbia la soluzione migliore per il futuro del Paese e dei dipendenti». Proprio il fattore tempo è un elemento decisivo in questa vicenda, perché col trascorrere dei mesi il valore della compagnia sta diminuendo: entro fine mese si attende l'erogazione di 400 milioni già autorizzati dalla Commissione europea, e per buona parte già impegnati per le opzioni d'acquisto dei 39 aerei di nuova generazione in arrivo nel 2023 e per far fronte al costo del carburante.

 

ALESSANDRO RIVERA

Poi entro marzo 2023 sarà possibile solo un'ulteriore iniezione di risorse pubbliche da 250 milioni, l'ultima. Dunque più passa il tempo e più il valore della compagnia si abbassa. Handelsblatt, principale quotidiano economico tedesco considera «elevate le probabilità» che Lufthansa si aggiudichi l'acquisizione di Ita Airways, aggiungendo che rispetto agli originari 1,2 miliardi di valore di Ita indicati dal governo Draghi «ora gli ambienti finanziari parlano solo di un massimo di 450 milioni di euro». Una cifra che Lufthansa potrebbe sostenere per ottenere la maggioranza della nostra ex compagnia di bandiera, considerando che anche ad agosto era disposta a spendere 200 milioni circa (allora servivano per il 20% di Ita, in cordata con Msc interessata a rilevarne il 60%).

ita airways aereo dedicato a tottiGIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI giorgia meloni giancarlo giorgetti AEREO ITA AIRWAYS LINATE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)