fiat duna

PIACE CIO' CHE PIACE, MA QUESTE MACCHINE FANNO PROPRIO CAGARE - TRA LE 20 LE PIÙ INGUARDABILI VINCE SEMPRE LA FIAT DUNA, “BRUTTA E SGRAZIATA” PERÒ COMUNQUE VENDUTA (91.560 UNITÀ IN ITALIA) - IN CLASSIFICA ANCHE LA MITICA MULTIPLA, GENIALE E CONTROVERSA, L’ALFA ROMEO ARNA, LA CITROËN C6, ECCESSIVAMENTE BAROCCA E CON AZZARDATE CONCESSIONI STILISTICHE, CHE È STATA IL PIÙ GRANDE FLOP DELLA CASA FRANCESE... - FOTO

Emiliano Ragoni per www.businessinsider.com

 

La bellezza è soggettiva. Questo principio vale anche nel mondo dell’auto. Tuttavia, ci sono alcune vetture che obiettivamente rimane difficile farsele piacere. In questo articolo faremo una classifica di 20 auto che secondo la nostra opinione sono brutte, molto brutte, bruttissime. Nella rassegna abbiamo incluso modelli realizzati dagli anni ‘70 in poi.

 

Fiat Duna

fiat duna

La Fiat Duna (Fiat Prêmio in Brasile, Colombia e Ecuador; Fiat Premio in Venezuela) è una berlina di segmento B prodotta dalla casa italiana in Sudamerica dal 1985 al 2000. Fu importata anche in Europa tra il 1987 e il 1991 (fino al 1997 la versione weekend).

 

Se in Sud America la vettura è stata particolarmente apprezzata, tanto da avere ancora oggi un’ampia cerchia di appassionati, nel vecchio continente il suo successo è stato gravemente compromesso dalla nomea di auto “brutta e sgraziata”, il tutto a fronte di vendite tutt’altro che deludenti (in Italia ne sono state vendute 91.560 unità).

 

Disegnata da Giorgetto Giugiaro per il Centro Stile Fiat di Torino, veniva prodotta da Fiat Automóveis S.A. nello stabilimento di Betim (Brasile) e da Sevel S.A. a El Palomar (Argentina). Insieme  alla Fiat Uno, dalla quale deriva, fa parte del progetto Fiat 146.

 

lancia trevi

Lancia Beta Trevi

La Lancia Beta Trevi fu presentata al salone dell’automobile di Torino nel maggio 1980. Derivata dalla Beta due volumi, era una classica berlina di segmento medio-alto a 4 porte e tre volumi (il nome Trevi deriva per crasi da tre volumi). Valida dal punto di vista meccanico, il suo successo è stato condizionato dal prezzo di vendita, superiore alle concorrenti.

 

toyota tercel wagon 4wd

Toyota Tercel

La Toyota Tercel è una compatta prodotta dalla Toyota dal 1978 al 1999 in cinque diverse generazioni e in altrettante configurazioni di carrozzeria. A seconda del paese di destinazione è stata commercializzata con diversi nomi. Al netto di un buon sistema di trazione integrale, aveva una forma della carrozzeria poco armonica e piuttosto netta e squadrata.

 

ssangyong rodius

SsangYong Rodius

Un po’ suv, un po’ monovolume, ma complessivamente brutta. La SsangYong Rodius, prodotta dalla casa coreana a partire dal 2004, tra quelle presenti nella nostra lista è sicuramente quella più titolata, tanto da aver vinto il premio per “l’auto più brutta sulle strade” nel Regno Unito. La rivista Top Gear Magazine è arrivata addirittura a descriverla come “una macchina presa a bottigliate in una rissa in un pub e riassemblata da un cieco“. Del resto basta osservare il posticcio montante “a zeta” per capire il motivo della sua fama.

 

tartan prancer

Tartan Prancer

Fortunatamente non è mai stata prodotta in serie, in quanto è un’auto che ha un brand di fantasia. Si tratta infatti di un particolare modello che è stato costruito e concepito esclusivamente per figurare nel film “Vacation” (John Francis Daley e Jonathan Goldstein), che in Italia ha debuttato nelle sale con il titolo di “Come ti rovino le vacanze”. Tra le sue chicche vi è quella di disporre di porte con sistema di apertura ad armadio e di quattro specchietti retrovisori esterni, perché è guidabile in entrambe le direzioni (il davanti e il retro sono praticamente speculari).

 

aston martin cygnet

Aston Martin Cygnet

Una Toyota iQ con il marchio Aston Martin sul cofano. La Cygnet, uscita sul mercato a gennaio 2011, dapprima solo nel Regno Unito e dal 2012 anche negli altri paesi europei, era un “ricarrozzamento” di lusso dell’utilitaria Toyota. Il prezzo di partenza, in Italia, ammontava a 39.150 euro per arrivare in alcune versioni a 50mila euro, contro i circa 12mila euro della controparte giapponese. Basta questo per far capire i motivi del flop di questo modello. Nonostante le vendite tutt’altro che esaltanti, il modello ha conosciuto una seconda vita nelle fiere tematiche dedicate alle auto storiche. L’esemplare visibile sopra è stata fotografata all’edizione 2020 di Milano Auto Classica.

 

fiat multipla

Fiat Multipla

In assoluto l’auto più geniale e controversa degli ultimi anni. Purtroppo la forma era tutt’altro che convenzionale, ma la Fiat è riuscita, in un’auto lunga 430 cm, a ricavare un abitacolo comodo per 6 persone (3+3) e una capacità di carico variabile da 430 a 1300 litri. Disegnata da Roberto Giolito, è stata inserita nella mostra Different Roads del MoMa di New York e giudicata dalla rivista inglese Time come una delle 50 peggiori auto di tutti i tempi.

karlmann king

 

Karlmann King

Bollare come brutta una suv da quasi 4 milioni di euro potrebbe apparire un sacrilegio, eppure la Karlmann King della torinese Vercarmodel Saro di Beinasco, non è di certo un’auto convenzionale. Progettata come modello esotico per essere venduta principalmente nei paesi arabi, è basata sul pick-up Ford F-150 e ha una carrozzeria geometrica, piena di spigoli, che la fanno assomigliare a un origami. Ma evidentemente l’ambizione di costruire la suv più costosa al mondo deve essere stata eccessiva poiché la casa ha recentemente dichiarato il fallimento, a tre anni esatti dalla presentazione della Karlmann King.

 

chrysler pt cruiser

Chrysler PT Cruiser

La Chrysler PT Cruiser, costruita dalla casa americana dal 2000 al 2010, è una compatta monovolume a cinque porte con una linea che ricorda le vetture degli anni ’30. Nonostante una forma della carrozzeria piuttosto particolare, in Europa è stata molto apprezzata. Complessivamente ne sono stata vendute 1,35 milioni di unità.

 

alfa romeo arna

Alfa Romeo Arna

È considerata dagli appassionati la “meno” Alfa Romeo tra tutti i modelli prodotti dal biscione, nonché quella peggio riuscita, a partire dallo slogan: ‘chilometrissima alfa’. Ideata alla fine degli anni ’70 (al tempo l’Alfa era di proprietà dell’IRI) come modello economico per generare grandi volumi, per contenere i costi la dirigenza decise di sfruttare il pianale della Nissan Pulsar N12 installandoci la meccanica dell’Alfa Sud. L’Arna è stata dimenticata negli anni e anche nel mercato della auto storiche non viene molto apprezzata.

 

tata nano

Tata Nano

Nata con il nobile intento di motorizzare l’India, la Nano è stata prodotta dal colosso Tata Motors tra il 2009 e il 2018. Il prezzo di 100.000 rupie, equivalenti a 1.469,29 euro, era il suo punto di forza. Nonostante questo però l’accoglienza del pubblico fu molto fredda e la casa indiana nel 2017 accantonò il progetto. I progettisti della Nano hanno concepito il modello cercando di minimizzare i costi di produzione, optando quindi per una strumentazione essenziale (oltre al tachimetro è presente la spia della benzina e quella dell’olio), e per un portellone posteriore saldato (l’accesso al bagagliaio era consentito solo dall’interno dell’abitacolo).

plymouth prowler

 

Plymouth Prowler

La Prowler è un’autovettura prodotta dall’americana Plymouth nel 1997 e dal 1999 al 2002. A seguito della scomparsa del marchio Plymouth, avvenuta nel 2001, la Plymouth Prowler venne rinominata Chrysler Prowler. La linea era decisamente rétro e ispirata alle vetture hot rod dell’epoca, con le ruote anteriori separate dal resto della carrozzeria. Venduta negli Stati Uniti, in Canada e in Messico in più di 11.000 esemplari, la Prowler non può definirsi di certo un successo commerciale, ma a causa delle sue particolari forme è stata comunque apprezzata da alcuni appassionati.

 

renault avantime

Renault Avantime

Unica e spiazzante. Difficile classificarla, perché nonostante i 464 cm di lunghezza, aveva soltanto tre porte. Basata sulla piattaforma e sulla meccanica della Renault Espace, a produrla, dal 2001, era la francese Matra nella fabbrica di Romorantin. A causa del freddo apprezzamento del pubblico, traducibile in un vero e proprio flop commerciale, i vertici Renault decisero di interromperne prematuramente la produzione, e nel 2003, poco più di due anni dopo il debutto, uscì definitivamente dal listino.

renault vel satis

 

Renault Vel Satis

Altro giro, altra auto francese. Abbiamo quindi scoperto che i transalpini non disdegnano la ricercatezza delle linee, anche a costo di rimetterci dei soldi. Tanti soldi. È questo il caso della Renault Vel Satis, che pur essendo meno ricercata della Avantime, ha una linea che per gli automobilisti del vecchio continente è risultata indigesta. Forse anche la scelta del nome, chie in latino significa ‘quanto basta’ ha influito. Prodotta a partire dal 2002, in otto anni sono stati realizzati 62.201 unità. Il modello ha rappresentato una perdita finanziaria per la Renault, poiché non è riuscita a rientrare dei 630 milioni di euro spesi per allestire lo stabilimento di Sandouville.

 

Lancia K Coupé

lancia k coupe

Realizzare una versione coupé partendo da un modello tutt’altro che esaltante non è mai una buona idea. Eppure la dirigenza della Lancia ci ha provato, con l’obiettivo di proporre un’auto elegante. Purtroppo però il risultato finale è stato tutt’altro che esaltante, complici gli sproporzionati sbalzi anteriore e posteriore (rispetto al passo) e una coda dalla forma tutt’altro che elegante. Prodotta nell’ex stabilimento Lancia di Chivasso dalla Carrozzeria Maggiora, entra nei listini nell’aprile 1997, per uscire dal commercio dopo appena due anni.

 

szd sd3

SZD SD3 “Invalidka”

Si tratta di una vetturetta realizzata da un’azienda dell’ex Unione Sovietica e destinata ai mutilati di guerra, che potevano riceverla gratuitamente attraverso il sistema di assistenza sociale.  Furono prodotte due diverse versioni; una “normale” e una che consentiva la guida con una mano e una gamba. Poteva raggiungere la velocità massima di 40 km/h. È stata prodotta fino al 1970. La SZD ha chiuso definitivamente i battenti nel 1997.

citroen c6

 

Citroën C6

La C6 è il più grande flop della casa francese. Dal 2005 al 2012, ne sono stati costruiti appena 23.384 esemplari, molti dei quali acquistati da ministeri, prefetture ed enti pubblici francesi. Per dare un’idea del flop commerciale della C6, basti pensare che la sua antenata, la XM, è stata prodotta in 333.775 unità, e la CX in 1.169.965 esemplari.

Una linea sgraziata ed eccessivamente barocca, con azzardate concessioni stilistiche come ad esempio il lunotto posteriore concavo, hanno di fatto seppellito le ambizioni di un modello che punto di vista tecnico era molto avanzato.

 

suzuki x 90

Suzuki X-90

Suzuki X-90 è una piccola SUV-fuoristrada prodotta dal 1996 al 1998 dalla casa automobilistica giapponese per il mercato americano. La meccanica e gli interni sono condivisi con la Suzuki Vitara, mentre la carrozzeria è quella di una cabrio a due posti. Vista lateralmente risulta sproporzionata a causa dell’abitacolo eccessivamente alto se rapportato al passo dell’auto. La X-90 a tutti gli effetti ricorda un po’ le vetturette che si era soliti vedere nel manga giapponese Dottor Slump e Arale.

 

Dacia 500

dacia 500

La Dacia 500, chiamata anche Lastun, è stata un’automobile rumena costruita tra il 1986 e il 1992 dalla Dacia. Dotata di un motore bicilindrico raffreddato ad aria da 499 cm³, che eroga 30 cavalli, è in grado di raggiungere una velocità massima di 106 km/h. La Lastun è stata costruita a Timisoara in piccole quantità, e la carrozzeria, che presentava molte analogie con quella della Lancia Y10, era di vetroresina. A causa delle condizioni economiche del Paese al tempo del comunismo e in virtù della pessima rete stradale, la produzione venne abbandonata nel 1992 dopo 6.532 esemplari costruiti. Non è stata mai esportata, e osservandola si percepisce anche il motivo!

otosan anadol 16

 

Otosan Anadol 16

 Realizzata dal produttore di automobili turco con sede ad Istanbul, in virtù di una joint venture tra il gruppo Koç e la Ford, utilizzava i motori della casa americana. In assoluto una delle auto più brutte di sempre. Del resto basta guardarla per capire il motivo di questa affermazione.

Ultimi Dagoreport

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...