fabrizio palermo antonio funiciello giuseppe conte

UN’AUTOSTRADA PER PALERMO - CONTE SPINGE L’EX NUMERO UNO DI CASSA DEPOSITI E PRESTITI IN AUTOSTRADE E HA TROVATO IL SOSTEGNO DI ANTONIO FUNICIELLO. MA L’ATTIVISMO DEL CAPO DI GABINETTO DI DRAGHI HA FATTO INCAZZARE IL MINISTERO DELL’ECONOMIA - PALERMO SPERAVA CHE GLI SI APRISSERO LE PORTE DI FINCANTIERI, MA IL COLOMBIA-GATE GLI HA ROVINATO I PIANI - ANCHE IL QUIRINALE È SCESO IN CAMPO SULLA CONTINUITÀ NEL COLOSSO DELLA CANTIERISTICA…

Claudio Antonelli e Alessandro Da Rold per “La Verità”

 

Giavazzi Draghi

Dopo la prima piccola tornata di nomine nelle partecipate statali, con la chiusura dei dossier Snam e Italgas, il ministero dell'Economia insieme con Cassa depositi e prestiti si apprestano a prendere in mano i faldoni delle società che avranno le assemblee a maggio. A quanto pare a palazzo Chigi vorrebbero chiudere entro la fine di aprile.

 

C'è chi sperava prima di Pasqua, ma nelle ultime settimane i partiti sono tornati a farsi sentire. Con l'intento di aprire uno spiraglio e di dire la propria.

ANTONIO FUNICIELLO

 

Continua infatti a montare un particolare malumore nei confronti dei consiglieri del presidente del Consiglio Mario Draghi, Antonio Funiciello e Francesco Giavazzi.

 

dario scannapieco

Sono loro, insieme alla regia del direttore generale del Mef Alessandro Rivera e dei vertici di via Goito (Dario Scannapieco e Giovanni Gorno Tempini), a gestire il rinnovo di quasi 90 consigli di amministrazione, a cui si aggiungono anche i relativi collegi sindacali.

 

Sbarrate le caselle di Snam e Italgas, restano ancora da chiudere Invitalia, Ansaldo Energia, Saipem, Fincantieri, Sace.

 

Ma a queste si aggiungerà anche il capitolo Aspi su cui si stanno già muovendo gli head hunter.

 

Se su Ansaldo Energia si sta trovando la quadra per la conferma di Giuseppe Marino, è la permanenza di Arcuri ad agitare le acque dentro Invitalia.

DOMENICO ARCURI

 

Lo storico numero uno dell'agenzia per lo Sviluppo, da ormai 12 anni ai vertici, dopo un'esperienza da commissario straordinario per l'emergenza sanitaria, è per logica di cose in uscita.

 

La sua sostituzione era già data per certa, ma la chiusura dell'inchiesta sulle mascherine cinesi (con il possibile rinvio a giudizio) hanno confermato definitivamente l'uscita. Al suo posto si è scatenata una corsa a tre.

 

Giuseppe Conte Fabrizio Palermo

Nei mesi scorsi si dava quasi per certo l'arrivo di Bernardo Mattarella, nipote del presidente della Repubblica, una lunga esperienza nella banca del Mezzogiorno. Ma adesso circola anche il nome di Carlo Tamburi, ora in Enel.

 

Non solo. A muoversi intorno alle nomine c'è sempre Fabrizio Palermo, ex numero uno di Cassa depositi e prestiti dell'era di Giuseppe Conte. Palermo può contare tra i partiti solo sull'appoggio dei M5s, non certo il sostegno degli attuali vertici del Mef.

fabrizio palermo foto di bacco (1)

 

L'obiettivo di Conte sarebbe quello di garantire un ruolo apicale di Palermo in Autostrade e in questa partita avrebbe trovato il sostegno di Funiciello il quale a suo volta è però finito con lo scontrarsi direttamente con il ministero dell'Economia.

 

Spostando qualunque decisione a dopo Pasqua. Una partita complicata dal fatto che il caos attorno alle due aziende della Difesa legato allo scandalo del Colombia-gate ha ridotto per Palermo i margini di manovra su Fincantieri.

CARLO TAMBURI

 

Per l'azienda attualmente guidata da Giuseppe Bono, Cdp su input di Palazzo Chigi dovrebbe decidere il 14. Si è mosso anche il Quirinale nella persona di Ugo Zampetti con l'intento di dare continuità all'azienda. Tradotto Bono presidente con deleghe. Vedremo se Draghi ascolterà il Colle che sui temi della Difesa ha per diritto voce in capitolo.

 

Giuseppe Bono

Resta infine da valutare la partita Sace. Dopo l'addio del dalemiano Rodolfo Errore, si attende una decisione su Pierfrancesco Latini. Al posto di Errore potrebbe arrivare Federico Merola, già nel consiglio di amministrazione di Sace, ex Ance e F2i. Chissà cosa ne pensa di questa nomina il suocero di Merola, ovvero il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato, il cui ultimo libro si intitola Bentornato, Stato, ma (edizioni Il Mulino).

RODOLFO ERRORE

 

Per la presidenza, infine, arriverà con tutta probabilità una donna, nel solco di quello già visto in Snam e Italgas. Ultimo capitolo molto spinoso è quello legato a Saipem. La società di ingegneristica è ancora sottosopra dopo il profit warning di gennaio. L'attuale numero uno Francesco Caio è già stato affiancato da un manager Eni, Alessandro Puliti, che dovrebbe prendere il suo posto dopo la prossima assemblea.

FEDERICO MEROLA

 

A volerlo sono soprattutto gli istituti di credito che stanno aiutando l'azienda di San Donato a rialzarsi. Ma c'è uno scoglio, ovvero la buonuscita di Caio che potrebbe essere molto onerosa per l'azionista di maggioranza, ovvero Cassa depositi e prestiti. Si sta trattando. E sul tavolo ci sono anche i cattivi risultati degli ultimi mesi e l'incertezza di un futuro appeso a green e guerra.

ALESSANDRO PULITI

BERNARDO MATTARELLA

luigi di maio domenico arcuri fabrizio palermo

antonio funicielloANTONIO FUNICIELLO

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?