amazon coronavirus jeff bezos

SERVIRÀ UN VACCINO CONTRO IL (MONO)POLIO? AMAZON DURANTE IL LOCKDOWN HA DOMINATO IL MERCATO DELL'E-COMMERCE, EPPURE HA DOVUTO METTERE UN FRENO ALLE VENDITE - GABANELLI: NONOSTANTE I MILIARDI E LA FISCALITÀ ''COMODA'', AMAZON NON È RIUSCITA A RISPETTARE L' IMPEGNO CON GLI ABBONATI DI CONSEGNE IN 24 ORE. NON CE LA FACEVA PIÙ A GESTIRE LE RICHIESTE CON I CORRIERI ESPRESSO, PERCIÒ HA INTRODOTTO UN CRITERIO DI PRIORITÀ. HA SCORAGGIATO I VENDITORI AD AGGIUNGERE ALTRI PRODOTTI. HA AZZERATO LE CAMPAGNE PROMOZIONALI SU GOOGLE

 

Milena Gabanelli e Fabio Savelli per il “Corriere della Sera

 

proteste contro amazon in francia

Mai in come in questo tragico periodo abbiamo potuto toccare con mano l' utilità degli acquisti online. Certo, c' è stato un proliferare di sciacalli: tante persone hanno pagato per un prodotto che non è mai stato consegnato, ma il sistema in generale ha garantito un servizio insostituibile. Esclusa la Cina, a cui pensa Alibaba, il più gigantesco centro commerciale online al mondo è dominato da Amazon.

 

È anche leader globale nel servizio di magazzino dati alle imprese, dove guadagna puliti 9 miliardi l' anno su un fatturato di 35: vuol dire margini superiori al 25%. Ha una quota di mercato del 33% e potenzialmente accesso ai dati delle aziende che gli affidano il servizio come permette la normativa Usa. Di recente ha annunciato investimenti sui server anche in Italia. L' attività internazionale primaria però è quella di vendere sulla sua piattaforma milioni di articoli a prezzi bassissimi, e gli abbonamenti ad Amazon Prime.

amazon prime now niente spesa a casa

 

Abbonarsi a questo servizio, che all' inizio aveva un costo irrisorio, significa avere a casa, in meno di 24 ore, qualunque prodotto e accesso a video on demand e serie televisive. Un' attività sovvenzionata con i soldi del cloud e del mercato nordamericano, che pesa il 61% dei suoi ricavi e dove ha una quota di mercato del' 80%. Il business infatti è in perdita: nel quarto trimestre 2019 ci ha rimesso 560 milioni. Il conto arriva dal Black Friday, l' ultimo venerdì di novembre, quando tutti i negozi propongono super sconti per incentivare lo shopping natalizio.

 

 Li applica anche Amazon. In quel giorno le richieste dei clienti esplodono e con loro il costo della logistica: consegnare in 24 ore impone uno stress sulle spedizioni non sostenibile economicamente, ma consente alla piattaforma di uccidere la concorrenza. Poi sono arrivati i due mesi di pandemia, e rispettare l' impegno con gli abbonati mentre tutti comprano, è diventato inaffrontabile. Non ce la faceva più a gestire le richieste con i corrieri espresso, perciò ha introdotto un criterio di priorità: prima gli alimentari, poi il resto. Ha cambiato la sua interfaccia per scoraggiare chiunque ad aggiungere altri prodotti. Ha azzerato le campagne promozionali su Google.

 

AMAZON CORONAVIRUS

E sospeso il programma che consente ai rivenditori di servirsi della sua rete distributiva dopo il pagamento di una commissione.

I debiti non sono un problema: visti gli immensi flussi di cassa, le banche fanno la gara a darle i soldi. E adesso pian piano sta alzando le tariffe: l' abbonamento che in Italia nel 2015 costava 20 euro, oggi costa 36. Quando avrà azzerato concorrenti e fornitori potrà decidere lei il prezzo di milioni di prodotti: dal televisore fino allo spazzolino da denti. Il mercato - che fiuta la direzione prima degli altri - ha già deciso che avrà il monopolio. A maggio 2015 il titolo quotato meno di 500 dollari per azione, a febbraio di quest' anno - pre lockdown in Europa e Stati Uniti - valeva 1700 dollari. Ora veleggia attorno a 2400. Un bel colpo per gli azionisti.

 

amuchina a 199 euro su amazon

E' diventata grande sfruttando la fiscalità agevolata di Paesi come il Lussemburgo dell' ex presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker. Al pari di altri colossi tech che vivono di servizi digitali e quindi transfrontalieri. Grazie a regole che consentono al mercato online di fare i saldi sempre, mentre ai negozi è consentito solo in alcuni periodi. E grazie a finanziamenti pubblici agevolati - tra sgravi e minori oneri di urbanizzazione - per costruire centri di logistica. Marco Gambaro, professore di Economia applicata, all' università di Milano, li stima al 17% dei profitti complessivi negli Stati Uniti, cioè 760 milioni di dollari. In Europa nessuno ha fatto questo genere di stima, ma sappiamo quanto gli enti locali corteggino il colosso di Seattle.

 

amuchina su amazon 3

Negli ultimi 10 anni in Europa, solo nell' elettronica, tra negozi e punti vendita, sono scomparsi 200 mila posti. Lo rileva Eucer, l' associazione delle insegne di largo consumo tra cui Trony, Mediaworld, Unieuro ed Euronics. Dice il presidente Hans Carpels che «solo una parte di essi è stata riassorbita, e almeno 150mila sono rimasti disoccupati».

 

Il dato disaggregato per l' Italia non è disponibile, sappiamo però che Amazon ha 7000 dipendenti, e la società dichiara di creare nell' indotto un' occupazione di 30.000 posti. Nel 2019, sempre in Italia e solo sul mercato dell' elettronica, ha intermediato un valore per 1,8 miliardi, il 75% della torta complessiva. Il secondo operatore di ecommerce è la tedesca Zalando che pesa cinque volte meno. Nel nostro Paese sta reggendo solo Unieuro che sta rilevando punti vendita di catene finite in concordato. La ricaduta è sul minor gettito Irpef e Iva perché chi perde il lavoro consuma anche meno.

 

amuchina e mascherine a prezzi folli su amazon

Quanto paga Amazon di tasse sugli utili prodotti in Italia attraverso la sua piattaforma non è dato sapere perché consolida il suo bilancio in Lussemburgo. Avendo però dal 2015 una «stabile organizzazione», si autodichiara e il dato lo conosce l' Agenzia delle Entrate.

Sappiamo però che nel 2019 ha fatturato nel mondo 280,5 miliardi di dollari e dichiara di pagare tasse per 2,4 miliardi. Nel 2019 alla Gran Bretagna (dove la corte ha preteso trasparenza) ha versato in sterline l' equivalente di 956 milioni di euro.

 

pacchi amazon

In Italia nel 2017 ha sanato 5 anni con l' erario versando 100 milioni di euro. In una nota l' azienda dice che «i nostri profitti sono rimasti bassi sia perché il consumer retail è un business con margini ridotti sia per i forti investimenti di Amazon in Italia che ammontano a oltre 4 miliardi. Le società con cui Amazon opera hanno ricadute in termini di gettito sia a livello locale sia a livello nazionale attraverso Iva, Irpef, Ires, Irap, Tasi, Tari». In altre parole: investe molto per allargare sempre di più una logistica che consenta di far arrivare ovunque prodotti a basso costo, sui quali guadagna poco e dunque paga poche tasse, triangolando per il Lussemburgo.

 

Sulla sua piattaforma, pagando una commiss ione dal 5 al 20%, può vendere chiunque. In Italia sono molte le finte srl che aprono e chiudono nel giro di un anno evitando di versare l' Iva. Con la conseguenza di mandare fuori mercato le imprese oneste. Gli operatori che vendono solo tramite internet, iscritti alle Camere di Commercio, in Italia sono oltre 20mila. Circa 10 mila quelle che sono in rapporti commerciali con Amazon, con un totale di 18.000 addetti, ovvero 1,8 ad azienda.

jeff bezos

 

Un po' pochi per non sospettare che molte di queste imprese siano solo dei paravento. Nella legge di bilancio 2018 era stata inserita una frase che dice più o meno così: «Vuoi vendere attraverso Amazon? Le versi l' Iva e Amazon la gira allo Stato come sostituto d' imposta. In questo modo sappiamo anche qual è il suo giro di affari nel nostro Paese». Il testo è stato stralciato prima della conversione in Parlamento. Nessuno impedisce di ritirarlo fuori, ora che lo ha indicato anche l' Europa. Amazon dice di poterlo fare, quindi cosa e chi lo impedisce?

the world according to amazon 4amazon

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”