matteo arpe silvio berlusconi il giornale

SUONA L’ARPE PER “IL GIORNALE” – IL BANCHIERE STA ORGANIZZANDO UN POOL DI INVESTITORI PRONTI A RILEVARE IL QUOTIDIANO DI BERLUSCONI: PER LA FAMIGLIA DI SILVIO LA TESTATA ORMAI È UN PESO, MARINA NON NE PUÒ PIÙ DI RIPIANARE LE PERDITE E I RAPPORTI CON LA REDAZIONE SONO AI MINIMI DOPO LA CHIUSURA DELLA REDAZIONE ROMANA – CHI SARANNO QUESTI INVESTITORI? UNO POTREBBE ESSERE IL PROPRIETARIO DI "GRAFICA VENETA" FABIO FRANCESCHI, E POI...

1 – MATTEO ARPE IN CAMPO PER IL GIORNALE DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI

Michelangelo Colombo per www.startmag.it

 

matteo arpe

Matteo Arpe sta organizzando un club deal per il quotìdiano Il Giornale. E’ quello che risulta a Start Magazine da indiscrezioni finanziarie che circolano tra Roma e Milano. La famiglia Berlusconi è infatti pronta a passare la mano nel controllo del quotidiano fondato da Indro Montanelli e ora diretto da Alessandro Sallusti.

 

Per i Berlusconi ormai il giornale di via Negri è un peso, visto l’andamento del conto economico e i rapporti non idilliaci con la redazione, specie dopo l’improvvisa decisione del management della società editrice di chiudere entro il 5 giugno la sede romana, da sempre il cuore della politica per il giornale milanese.

 

LA COMUNICAZIONE UFFICIALE DELLA CHIUSURA DELLA SEDE ROMANA DE IL GIORNALE

Arpe, con tutta probabilità attraverso Banca Profilo, sta in sostanza organizzando un pool di investitori pronti a rilevare le quote del Giornale dei Berlusconi. Nelle redazioni del quotidiano si vocifera anche l’ipotesi che alla fine dell’operazione – se dovesse andare in porto – il banchiere che dopo la guida di Capitalia ha fondato il gruppo Sator possa avere anche una quota minima della società editrice del Giornale.

 

D’altronde la passione di Arpe per la carta stampata è nota, visto che per un breve periodo è stato azionista del quotidiano Il Foglio. Oltre ad essere ancora socio di controllo del gruppo che edita Lettera 43, il quotidiano on line fondato e diretto da Paolo Madron che da ieri ha una nuova veste grafica.

il giornale

 

Ma chi sarebbero gli interessati al Giornale? Imprenditori milanesi del settore finanziario e a fondi d’investimento, ha scritto oggi Andrea Montanari di MF-Milano Finanza, che ha aggiunto: “Potrebbe esserci la disponibilità da parte degli azionisti di maggioranza a valutare offerte per l’ingresso di nuovi soci, se non addirittura a prendere in considerazione la cessione tout court della società editoriale, che oggi è controllata con il 57,1% dalla Pbf di Paolo Berlusconi e nel cui capitale figurano anche la Mondadori con il 36,8% e l’editore Roberto Amodei (Corriere dello Sport e Tuttosport) con il 6,1%”.

 

Fabio Franceschi ospite a “Porta_a_Porta”. Grafica Veneta ...

L’obiettivo – secondo Mf/Milano Finanza – è quello del rilancio della testata con un posizionamento a livello editoriale nell’ambito della destra liberale: “Uno dei soggetti potenzialmente interessati, come già riferito da questo giornale, è Fabio Franceschi, proprietario di Grafica Veneta. Mentre pare difficile che tra gli interessati vi siano Maurizio Belpietro, fondatore de La Verità e acquirente di Panorama dalla Mondadori e a caccia di altri prodotti editoriali, o Vittorio Feltri”.

 

2 – I FRATELLI BERLUSCONI PRONTI A VENDERE IL GIORNALE

Andrea Montanari per “MF”

 

fondo montanelli Il Giornale (primo numero)

Mancano pochi giorni al 5 giugno, quando scatterà la chiusura definitiva della redazione romana de Il Giornale, operazione che prevede il conseguente trasferimento a Milano dei giornalisti in organico. L' annuncio da parte del cda della Società Europea di Edizioni (See), che edita il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, era arrivato a marzo dopo la chiusura dell' ennesimo bilancio in rosso (perdita di 9,63 milioni nel 2018, coperta dai versamenti in conto capitale) e la previsione di una performance non molto diversa anche per l' esercizio in corso.

alessandro sallusti

 

I problemi della testata milanese di via Negri si sono protratti nel tempo; i costi del lavoro e di struttura hanno portato il quotidiano a perdite non più sostenibili per gli azionisti, che in passato hanno sempre ricapitalizzato la See. Un contesto in cui la decisione di chiudere la redazione romana e il futuro ricorso a contratti di solidarietà potrebbero non essere sufficienti a risollevare la situazione. Così oggi il futuro de Il Giornale torna d' attualità.

 

montanelli fonda il giornale

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, potrebbe esserci la disponibilità da parte degli azionisti di maggioranza a valutare offerte per l' ingresso di nuovi soci, se non addirittura a prendere in considerazione la cessione tout court della società editoriale, che oggi è controllata con il 57,1% dalla Pbf di Paolo Berlusconi e nel cui capitale figurano anche la Mondadori con il 36,8% e l' editore Roberto Amodei (Corriere dello Sport e Tuttosport) con il 6,1%.

 

Una scelta che con ogni probabilità porterà a i soci di riferimento a garantire una dote economica al compratore. La decisione di passare la mano da parte dei Berlusconi è anche legata al fatto che i nuovi soci potrebbero riuscire a intervenire in maniera più incisiva sui costi strutturali e a rimettere in carreggiata i conti del quotidiano fondato da Indro Montanelli. L' obiettivo è quello del rilancio della testata con un posizionamento a livello editoriale nell' ambito della destra liberale. Uno dei soggetti potenzialmente interessati, come già riferito da questo giornale, è Fabio Franceschi, proprietario di Grafica Veneta.

matteo arpe

 

Mentre pare difficile che tra gli interessati vi siano Maurizio Belpietro, fondatore de La Verità e acquirente di Panorama dalla Mondadori e a caccia di altri prodotti editoriali, o Vittorio Feltri. Un ulteriore profilo dei potenziali interessati porta a imprenditori milanesi del settore finanziario e a fondi d' investimento.

MATTEO ARPE

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT