giancarlo giorgetti renato ravanelli pietro labriola dario scannapieco henry kravis kkr tim rete unica

UN TESORO DI RETE – IL MEF DOVRÀ TROVARE DAI 2 AI 2,6 MILIARDI PER AFFIANCARE IL FONDO KKR E RILEVARE IL 20% DI NETCO, LA SOCIETÀ CHE NASCERÀ DALLO SCORPORO DELLA RETE TIM – IL FONDO INFRASTRUTTURALE F2I, GUIDATO DA RAVANELLI, RILEVERÀ IL 10%. CDP PER RAGIONI DI ANTITRUST PUÒ ARRIVARE AL 3% - LA MENTE DELL’OPERAZIONE È IL CAPO DI GABINETTO DI PALAZZO CHIGI, GAETEANO CAPUTI. LA RAGIONERIA GENERALE ERA CONTRARIA E IL DG DEL TESORO, BARBIERI, SCETTICO

1. TIM, IL MEF IN CAMPO CON KKR AVRÀ FINO AL 20 PER CENTO DELLA RETE

Estratto dell’articolo di Federico De Rosa per il “Corriere della Sera”

 

giancarlo giorgetti

Il ministero dell’Economia entra in campo per la rete di Tim al fianco di Kkr. Come e con quanto non è stato ancora definito, ma è stato intanto raggiunto un accordo di massima per presentare a Tim un’offerta congiunta per l’infrastruttura. Ieri è stato firmato il memorandum of understanding che stabilisce, tra l’altro, l’ingresso del Mef nella Netco (la società in cui Tim scorporerà la rete) con una percentuale fino al 20%.

 

«I termini dell’offerta dal punto di vista dei rapporti tra le parti prevedono un ruolo decisivo del governo nella definizione delle scelte strategiche — ha spiegato una nota del Mef —.

PIETRO LABRIOLA

I prossimi passaggi saranno relativi all’adozione di un Dpcm per completare l’iter procedurale. Il governo dovrebbe riunirsi il 28 agosto e in quella data dovrebbe essere approvato il decreto per l’ingresso del Mef nella rete di Tim. […]

 

Il gruppo telefonico ha indicato il 30 settembre come scadenza a Kkr per il deposito di un’offerta vincolante per la rete e dopo aver ottenuto a fine giugno l’esclusiva, il fondo Usa aveva iniziato a raccogliere le adesioni dei grandi fondi […]. Parallelamente si è sviluppato un dialogo con il fondo infrastrutturale F2i, disponibile a rilevare almeno il 10% della Netco.

 

La sgr guidata da Renato Ravanelli sta mettendo a punto lo schema di intervento e sondando gli investitori per accelerare. Nella proposta ci sarebbe spazio anche per Cassa depositi e prestiti con un 5% mentre Tim non ha intenzione di mantenere una quota. Il ceo Pietro Labriola punta a massimizzare l’incasso e dunque a cedere tutto.

 

henry kravis

Complessivamente il 35% di Netco dovrebbe quindi restare in mani italiane, in linea con il piano per la rete nazionale del governo, mettendo così anche al riparo l’offerta di Kkr dal golden power. L’esame ci sarà comunque poiché la maggioranza della rete passerà al fondo Usa, ma a garantire gli interessi nazionali […] sarà la presenza diretta del Mef […] e i poteri di governance che otterrà via XX Settembre. Poteri che, come ha spiegato il Mef, saranno «decisivi» per la definizione delle scelte strategiche sulla rete.

 

renato ravanelli 1

Il fondo Usa ha indicato in 23 miliardi il valore dell’infrastruttura dell’ex monopolista e dall’allargamento della compagine degli offerenti il mercato non si attende grandi ritocchi. Nemmeno Vivendi ormai si attende di vedere un corposo rilancio, che possa avvicinare il valore della vendita ai 31 miliardi che hanno indicato. […] Gli spazi di manovra […] per fermare l’operazione si riducono e aumenta la probabilità che Labriola riesca a portare fino in fondo il processo di vendita della rete Tim.

 

2. MEF FINO AL 20% NELLA RETE TIM

Estratto dell’articolo di Alberto Mapelli per “MF – Milano Finanza”

 

L’accelerazione […] alla fine è arrivata davvero. È stato siglato il memorandum of understanding tra Kkr e il ministero dell’Economia e delle Finanze che fissa almeno due punti fermi nella trattativa in corso per consentire al fondo americano di rilevare la rete Tim. Il primo riguarda l’ufficializzazione dell’approdo nella partita del Mef, come anticipato da Milano Finanza.

DARIO SCANNAPIECO

 

[…] Il secondo è che il governo avrà un ruolo centrale nella governance della rete, un punto sempre considerato importante per l’esecutivo e che risolve alla radice qualsiasi eventuale problema relativo all’utilizzo del golden power.

 

[…] L’ultima proposta presentata da Kkr, vale la pena ricordarlo, prevedeva un enterprise value di 21-23 miliardi di euro. Le indiscrezioni di stampa hanno parlato finora di una forbice tra il 30 e il 35% della rete ancora in mani italiane, distribuita tra il Mef, F2i e Cdp.

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti

Con il Tesoro che ha fissato il tetto massimo della sua quota al 20%, rimane aperta la suddivisione del restante 10/15% tra il fondo di Renato Ravanelli e la Cassa di Dario Scannapieco. Da chiarire se ci sarà, e nel caso in quale misura, un ruolo anche per la stessa Tim in Netco. […] Come spiegato dallo stesso ad Pietro Labriola l’interesse della società risiederebbe nella cessione integrale della rete. Secondo quanto risulta, qualora arrivasse una richiesta diretta del Tesoro di mantenere una quota per riuscire a concludere l’operazione, il gruppo la valuterebbe.

 

Tuttavia […] è essenziale che venga evitata l’integrazione verticale per consentire alla ServiceCo di avere libertà di manovra. Si potrebbe parlare quindi solo di una partecipazione finanziaria. […]

 

3. TIM, IL MEF AL FIANCO DEL FONDO KKR 2,6 MILIARDI PER IL 20% DELLA RETE

Estratto dell’articolo di Sara Bennewitz e Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

Vincent Bollore - Emmanuel Macron - Vivendi Tim -poste by macondo

[…] L’idea di Kkr è quella di finanziare l’operazione per la maggior parte con capitale proprio (11-13 miliardi) e per il resto attingendo al debito (9-10 miliardi). Pertanto il Mef, che fa sapere che i «termini dell’offerta dal punto di vista dei rapporti tra le parti prevedono un ruolo decisivo del governo nella definizione delle scelte strategiche », dovrebbe trovare da 2 fino a 2,6 miliardi per rilevare fino al 20% della rete al fianco di Kkr (nell’ipotesi del massimo della forchetta di 23 miliardi di cui 10 a debito).

 

[…] L’impronta, ancora una volta, della premier. E del suo fedelissimo capo di gabinetto: Gaetano Caputi. È lui la mente dell’operazione che ha portato a esporre il Mef: il Tesoro deve essere parte attiva e “politica” della partita. Quindi contare nelle scelte strategiche, a iniziare dalla governance.

 

GAETANO CAPUTI

Nel frattempo il titolare del Mef Giancarlo Giorgetti va a caccia di almeno 2 miliardi da togliere al bilancio pubblico e investire nella rete, ma anche di nuovi soci tricolori come F2i (pronto a rilevare un altro 10% di Netco) e del suo braccio finanziario Cdp (controllata all’88% dal Tesoro), che per motivi di antitrust, essendo proprietaria del 60% della rete rivale di Open Fiber, può opzionare solo un 3% della Netco. Tutti insieme, Mef, F2i e Cdp arriverebbero ad avere la minoranza di blocco nella futura società della rete che al 67% sarebbe controllata da Kkr.

 

vincent bollore

La cifra da reperire è significativa, considerando il fatto che la rete di Tim necessita di ulteriori investimenti nella fibra, che per anni potrebbero lasciare i soci a digiuno della cedola. Il fondo Usa, grazie a un accordo con il Tesoro italiano, ha messo in tasca la garanzia di superare il no del governo attraverso il golden power. Tuttavia la discesa in campo del Mef, al fianco di Kkr, ancora non elimina il rischio dell’ostruzionismo in Tim di Vivendi […]. Il colosso francese che per rilevare il 24% di Telecom ha investito 4 miliardi, lamenta che il prezzo offerto da Kkr per sacrificare il primo asset dell’azienda è basso, e tale da non garantire la sostenibilità della società che resterebbe con troppi debiti e 15 mila dipendenti, il triplo di Vodafone.

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)