bayonetta origins: cereza and the lost demon

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - "BAYONETTA ORIGINS: CEREZA AND THE LOST DEMON" PER NINTENDO SWITCH, OVVERO IL FAVOLOSO RITO DI PASSAGGIO TRA INFANZIA E MATURITÀ - UN GIOCO INCANTEVOLE ILLUSTRATO COME UN LIBRO DI FIABE, APOLLINEO NELLA SUA ACQUERELLATA BELLEZZA QUANTO SONO DIONISIACHE E SFRENATE LE ALTRE TRE AVVENTURE DELLA FATTUCCHIERA… - VIDEO

 

Federico Ercole per Dagospia

bayonetta origins: cereza and the lost demon. 6

Torna la strega più amabile dei videogiochi e non solo. A pochi mesi dal suo terzo capitolo atteso per anni e che si rivelato infine travolgente per possibilità e danzante ricchezza, ecco un nuovo episodio della storia di Bayonetta, un prologo, il racconto fiabesco della sua origine di fattucchiera. Ma non si tratta di quelle avventure d’azione squisitamente smoderate e sensuali, mai convenzionali seppure nell’insieme di un genere, perché Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon per Nintendo Switch è un videogioco diverso, apollineo nella sua danzante qualità quanto gli altri sono dionisiaci.

 

bayonetta origins: cereza and the lost demon. 7

Così come è differente l’illustrazione di quest’avventura della tarda infanzia; dal disegno realistico anche se alterato con una malia quasi lisergica della trilogia ad una libresca pittura acquerellata che è deliziosa quanto la prima è sfrontata, impressionista quando nei videogame della serie principale è persino futurista nel culmine della sua astrazione vettoriale.

bayonetta origins: cereza and the lost demon. 8

 

Bayonetta Origins con il suo demone perduto, sviluppato da un ridotto team interno di Platinum Games, è un’incantevole deriva, non priva di cupe e minacciose ombre drammatiche, per la mitologia della fenomenale strega, qui colta nel sorgere di quelli che saranno i suoi formidabili poteri, ma ancora indifesa e assai più fragile.

 

bayonetta origins: cereza and the lost demon. 5

Ma non sottovalutate il potere ludico e poetico di questo titolo se avete amato le imprese di Bayonetta, perché si connette con grazia alla trilogia, con la dolcezza di un preludio che rivela ricordi ancestrali anziché anticipare il futuro dell’opera magna delle sue avventure di adulta. Inoltre per la tenera bellezza del suo incedere favoloso, malgrado quella sua innegabile oscurità, questo videogame è l’ideale per un pubblico di bambini, possedendo un’universalità di contenuti dalla profondità che è quella dei film dello Studio Ghibli, adattabili a pensieri diversi e vari gradi di maturità.

bayonetta origins: cereza and the lost demon. 9

 

NON ENTRATE IN QUELLA FORESTA

La giovanissima Bayonetta ( o Cereza) è un’emarginata, vittima delle presunte colpe di una madre prigioniera nelle remote segrete di un castello, perché ella ha concepito la figlia con un membro di un clan rivale. Così la fanciulla vive ai margini, adottata dalla severa ma nel profondo amabile Morgana che le insegna i presupposti delle arti magiche oltre ad assegnarle continue mansioni.  Ma in sogno Cereza, che si strugge di nostalgia per la madre, intuisce che un grande potere salvifico si cela nella proibita Foresta di Avalon, boscosa regione infame nella quale si dice vivano fate affamate di carne umana .

 

bayonetta origins: cereza and the lost demon. 4

Malgrado il divieto ella sconfinerà nella selva e qui, dopo qualche difficoltà, evocherà il suo primo demone che possiederà il corpo di pezza del suo pupazzo Cheshire, tramontandolo in un buffo, sgraziato, inquietante ma forte e utilissimo gattone infernale. Così l’avventura si sdoppia e dovremo controllare i due personaggi ognuno con uno stick del controller, cosa strana, vagamente psicotizzante all’inizio, ma alla quale ci si abitua dopo poco. Talvolta i due protagonisti si divideranno, depotenziandosi a vicenda, e sarà l’obbiettivo del giocatore tentare di riunirli al più presto.

 

bayonetta origins: cereza and the lost demon. 3

Cheshire, che acquisirà poteri e forme legati agli elementi, è un combattente valido oltre che ad aprire con la sua forza i passaggi più ardui da valicare della foresta. Cereza invece usa la sua danza magica in elementari, almeno all’inizio, giochi ritmici ma possiede anche degli incanti offensivi e di supporto che risultano impareggiabili se combinati alle qualità del suo compagno demoniaco.

 

Così si procede nel profondo, seguendo le orme di un lupo bianco, lottando contro malevole creature fatate e risolvendo enigmi ambientali mentre ci delizia un racconto che non è mai zuccheroso, persino laddove scivola nella più malinconica dolcezza.

 

bayonetta origins: cereza and the lost demon. 2

INNO ALLA DANZA, QUIETA

Ci sono alcune sfide abbastanza impegnative in Bayonetta Origins, soprattutto quando è necessario coordinare le azioni del duo per sconfiggere creature mostruose e potenti. Tuttavia ci sono innumerevoli opzioni per semplificare il gioco, un’altro motivo della sua universalità, fino a trasformarlo davvero in un “libro” di fiabe interattivo (è tradotto tutto in italiano con ammirevole perizia), un volume illustrato  interattivo accompagnato da musiche piacevoli e misteriose.

 

bayonetta origins: cereza and the lost demon. 11

 Ci vogliono poco di più di dieci ore per completare il gioco, ma possiamo dilungarci, scoprire e approfondire, allungando l’esperienza senza che questa perda la sua coesione. Inoltre ci si ferma sovente, per osservare i giochi cromatici e le forme espresse dalla pittura selvatica degli scenari.

 

Bayonetta Origins: Cereza and The Lost Demons è la storia di un rito di passaggio, la celebrazione di quello che sarà il sorgere della femminea, emancipata e rivoluzionaria volontà di potenza di questa strega che farà tremare angeli e demoni con la sua danza vertiginosa, un ballare che qui permane quieto dalla bellezza serena e seminale, ma in potenza esplosiva,  di un bocciolo.

bayonetta origins: cereza and the lost demon. 10bayonetta origins: cereza and the lost demon. 1

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”