fellini canottieri roma

CAFONALINO – CLIC! L’UNICO VERO REALISTA E’ IL VISIONARIO – DOLCE VITA E NOSTALGIA AL CANOTTIERI ROMA PER L’OMAGGIO A FELLINI: IN MOSTRA SCATTI E IMMAGINI DI SCENA DAI SET DEL REGISTA CHE AVREBBE COMPIUTO 100 ANNI IL 20 GENNAIO – GRANDI RITORNI: DA ANTONELLINA INTERLENGHI AL DISTURBATORE GABRIELE PAOLINI, ECCO CHI C’ERA

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Andrea Nebuloso per www.ilmessaggero.it

 

foto di scena (9)

Da un centenario all'altro. Il Circolo Canottieri Roma dopo aver festeggiato per tutto il 2019 i primi cento anni della loro storia, ieri sera ha organizzato un evento per omaggiare un grande protagonista del cinema italiano che il prossimo 20 gennaio celebra proprio un secolo della sua nascita. È stata presentata, infatti, nella sede di Lungotevere Flaminio una straordinaria mostra fotografica, intitolata Federico Fellini - L'unico vero realista è il visionario dedicata a uno degli autori più eclettici, poetici e visionari dell'arte cinematografica.

 

Una vera e propria miniera di ricordi allestiti grazie alla collaborazione con il laboratorio fotografico professionale Il Colore di Tommaso Mariani che ha messo a disposizione del Circolo immagini di scena dai set del grande regista romagnolo delle quali alcune mai precedentemente esposte.

 

locandina (1)

Un evento irripetibile che ha richiamato più di cento ospiti accolti dal presidente del Canottieri Roma, Massimo Veneziano e dal consigliere alla manifestazioni, Edmondo Lello Mingione. Proprio quest’ultimo ha dato il via alla serata chiedendo al giornalista Franco Mariotti, per oltre trenta anni responsabile stampa di Cinecittà, un ricordo del regista.

 

Storie e aneddoti che sono stati anche al centro degli interventi di Antonella Lualdi, in completo bianco panna e accompagnata dalla figlia Antonellina Interlenghi, e del musicista Lino Patruno che ha voluto omaggiare il regista con un cappello di felliniana memoria. Non ha voluto mancare all’appuntamento anche la presidente della fondazione Cinema per Roma, Laura Delli Colli, che è rimasta ad ammirare per lungo tempo le immagini dei più grandi capolavori del maestro riminese che scorrevano su maxischermi all'interno della grande sala trasformata per una sera in uno spazio museale.

lino patruno ricorda federico fellini foto di bacco

 

Tanti invece, come il manager Antonio Flamini e un gruppo di affascinanti ragazze, ne hanno approfittato per scattare foto alle istantanee più uniche che rare appese alle pareti. Ricordi che anche lo stesso Federico avrebbe ammirato con soddisfazione.

 

2 – LA ROMA DI FELLINI

Leonetta Bentivoglio per “la Repubblica - Roma”

 

locandina (2)

Omaggio romanissimo a Federico Fellini. In vista del suo super-celebrato centenario, 20 gennaio, stiliamo una mappa dei suoi luoghi di Roma più ricorrenti ed emblematici.

"La dolce vita" non sarebbe tale senza Fontana di Trevi, iperbolica magia barocca che accoglie l' episodio più famoso del film: l' immersione nella fontana compiuta dall' abbagliante Anita Ekberg. Sedotto dalla sirena, il protagonista Marcello (Mastroianni) la segue in acqua come ubriacato dalla sua bellezza. Nella stessa pellicola risplende Piazza del Popolo, dove Marcello e Maddalena (Mastroianni e Anouk Aimée) rimorchiano una prostituta per tedio e voglia di trasgressione. Altro simbolo de "La dolce vita" è Via Veneto, mito anni ' 60 scandito da paparazzi, incontri nei caffè e un ciondolante " demi- monde" capitolino. Fellini la ripercorre ne " Le notti di Cabiria", quando la puttana che dà il nome al film ( Giulietta Masina) si mischia con signore della notte che hanno tariffe ben più alte delle sue.

 

Passeggiando fellinianamente per il centro ci imbattiamo in Trinità dei Monti: gli sposini del film " Lo sceicco bianco", Oscar ( Leopoldo Trieste) e Wanda ( Brunella Bovo), ne ammirano l' imponenza da una pensione in Via Sistina. Un altro itinerario de " Lo sceicco" è Via 24 maggio, indirizzo dello studio in cui Wanda va a tentare di conoscere l' eroe dei suoi sogni, cioè Alberto Sordi nel ruolo di un divo dei fotoromanzi.

locandina (6)

 

Una terra di nessuno affollata e caotica che emerge spesso nel cinema di Fellini è la Stazione Termini. Figura ne " Lo sceicco bianco" (è il primo approdo del viaggio di nozze), ne " I vitelloni" ( Franco Interlenghi vagheggia di fuggire dalla provincia a Roma e sbarca finalmente a Termini) e ne "Le notti di Cabiria" (lì le dà appuntamento il mascalzone che l' abbindola brutalmente). L' avventura di un alter- ego del regista nella capitale, narrata in " Roma", comincia col suo arrivo in treno. E in " Ginger e Fred" l' anziana Masina giunge nell' infernale ressa della stazione quando si reca a Roma per esibirsi in tivù col suo storico partner Mastroianni.

locandina (5)

 

Il trionfo spaziale di Piazza San Pietro è stato una calamita per Fellini, che vi ambientò il finale dello " Sceicco bianco". " La dolce vita" si apre con una prospettiva panoramica di San Pietro: Marcello sta volando su un elicottero che trasporta una statua di Gesù. Più avanti, nel film, sale in cima al cupolone accanto alla divina Ekberg. Castel Sant' Angelo si erge sia ne "Lo sceicco bianco" (a causa dell' onta d' aver sfiorato l' adulterio con lo sceicco, Wanda va sotto il ponte del maniero per buttarsi nel Tevere), sia in " Roma", dove dalla fortezza parte la corsa di una banda di motociclisti che si conclude al Colosseo. Quest' arena si scorge pure a inizio film, subito dopo la scena del raccordo anulare, con le sue immagini di una metropoli rutilante, chiassosa e cialtrona. Ma a un tratto ecco stagliarsi il monumento circolare.

locandina (4)

 

È alle Terme di Caracalla che l' eroina de " Le notti di Cabiria" svolge la sua attività mercenaria, e San Giovanni in Laterano compare due volte in "Roma": sia quando il giovane sbarcato nella capitale prende il tram, sia in un onirico passaggio dove un pastore guida un gregge di pecore.

 

Il Mausoleo di Cecilia Metella è cornice di una scena molto visionaria di " Roma": fra busti e pezzi di colonne, svetta un' immensa prostituta, vessillo di plurisecolare lussuria. Un concentrato di romanità è Trastevere, e sono numerose le sequenze trasteverine di "Roma", tra cui quella in Piazza de' Renzi ( ricostruita in studio), che ospita uno scontro di pugilato.

 

locandina (3)

Fellini aveva un debole per l' architettura fascista: in " Roma" il protagonista rivede sé stesso quando, bambino, scoprì il Foro Italico, dove gli atleti alzavano il braccio nel saluto a Mussolini.

 

" Le tentazioni del Dottor Antonio", episodio di "Boccaccio 70", si svolge tra le geometrie dell' Eur, dove il moralista Peppino De Filippo lotta per far rimuovere un manifesto che promuove la vendita del latte raffigurando una donna dai seni enormi, Anita Ekberg.

foto di scena (13)

 

L' ossessione di Peppino è tale che la fata sinuosa lo invade in forma di allucinazione, trasformandosi in una gigantessa che circola per l' algido intreccio di vie e palazzi del quartiere.

gabriele paolini foto di baccofoto di scena (14)foto di scena (15)foto di scena (11)foto di scena (12)un giovanissimo gabriele paolini con federico felliniedmondo mingione massimo veneziano foto di bacco (2)adriano amidei migliano ricorda federico fellini foto di baccoantonella lualdi foto di baccoantonella lualdi con la figlia antonellina interlenghi foto di baccoantonella lualdi ricorda federico fellini foto di baccobruno manfellotto col figlio guido foto di baccoedmondo mingione franco mariotti foto di baccofoto di scena (1)edmondo mingione massimo veneziano foto di bacco (1)filippo ascione foto di baccopaola balducci foto di baccofilippo ascione franco mariotti foto di baccofilippo ascione ricorda federico fellini foto di baccofoto di scena (10)luigi mazzella con la moglie ilva foto di baccofoto di scena (2)foto di scena (5)foto di scena (4)foto di scena (3)laura delli colli foto di baccofoto di scena (6)giovanni salvini foto di baccofoto di scena (7)foto di scena (8)franco mariotti lino patruno foto di baccoinvitatilaura delli colli ricorda federico fellini foto di baccomarina pignatelli foto di baccolino patruno foto di bacco (1)lino patruno foto di bacco (2)spezzoni di film proiettati (1)lino patruno e giovanni salvini foto di baccomasolino d amico foto di baccostefano brusadelli paola balducci foto di baccoroberto mannoni ricorda federico fellini foto di baccospezzoni di film proiettati (3)spezzoni di film proiettati (2)stefano brusadelli e la moglie margherita foto di bacco

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...