2022nuvola

CAFONALINO SULLA NUVOLA – QUADRI, SCULTURE, INSTALLAZIONI, FOTOGRAFIE, DIGITAL E STREET ART: OPERE DA 140 GALLERIE ROMANE SONO ESPOSTE FINO A DOMENICA A “ROMA ARTE IN NUVOLA”, NEI 14 MILA METRI QUADRI DELLA STRUTTURA DELL’EUR CREATA DA FUKSAS – ALL'INAUGURAZIONE DELLA RASSEGNA CURATA DA ADRIANA POLVERONI, SPICCA IL PADIGLIONE SPECIALE DEDICATO ALL'UCRAINA - AVVISTATI IL SOTTOPREZZEMOLINO ALLA CULTURA VITTORIO SGARBI, LUISA TODINI E...

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Edoardo Sassi per il “Corriere della Sera - Edizione Roma”

 

alberto luca recchi nargiz abdullayeva angelo bucarelli luisa todini foto di bacco

Stesso schema dell’anno scorso: il Novecento e gli autori storicizzati al piano terra, le proposte più legate al contemporaneo nello spazio Forum al primo livello. Stesso schema ma numeri in aumento per la fiera «Roma Arte in Nuvola», che ieri ha aperto i battenti per la sua seconda edizione con gli stand di 140 gallerie romane, italiane e internazionali.

 

Quattro giorni di programmazione, fino a domenica, per la grande kermesse che ha l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per il collezionismo del Centro e Sud Italia (presenti gallerie da Catania, Bari, Napoli, Abruzzo...), andando a colmare un «vuoto» che a Roma si faceva sentire (le fiere di arte «storiche», in Italia, sono a Bologna, Torino, Milano). Su questo punto ieri ha insistito l’ideatore della rassegna, Alessandro Nicosia, con la direzione artistica affidata anche quest’anno ad Adriana Polveroni. Inaugurazione alla presenza di molti rappresentanti istituzionali — Comune e Regione appoggiano la rassegna — tra cui il neosottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi.

vittorio sgarbi foto di bacco

 

La sfida immediata sarà quella di eguagliare o superare il boom di visitatori del 2021: 30 mila nonostante una stagione funestata dal Covid e con lunghe code per entrare. Segnale chiaro di interesse da parte di un pubblico generalista composto non solo di collezionisti o aspiranti tali.

 

La proposta espositiva, nel suo insieme, dà ovviamente spazio a tutte le discipline, dalla pittura alle installazioni, dalla scultura alle performance, dai video alla digital art, dalla fotografia (sempre molto presente nelle fiere) fino alla street. Con migliaia e migliaia di opere in vendita (da poche centinaia di euro a cifre con molti zeri) o solo da ammirare. Un’offerta in cui ciascuno potrà ritagliarsi un percorso in base a gusti, interesse (e possibilità economiche).

 

visitatori

Impossibile davvero elencare tutti i nomi presenti. Soprattutto nella sezione «Novecento» non manca quasi nessuno, da Balla a Morandi, da De Chirico a Fontana (e tanti, tantissimi Schifano, uno degli autori a occhio più rappresentati)...

 

Come in ogni fiera, anche «Roma Arte in Nuvola» affianca agli stand un programma di progetti speciali (tra cui una mostra di Piero Dorazio e un’altra con mobili originali anni Trenta parte del patrimonio storico di Eur Spa), focus, performance e incontri, volto a intercettare anche, oltre a specialisti e addetti ai lavori, un pubblico più ampio, giovani compresi.

 

stefano contini foto di bacco

Ospite speciale con un padiglione a sé nei 14 mila metri quadri della struttura dell’Eur ideata da Massimiliano Fuksas, quest’anno è l’Ucraina (l'anno scorso fu Israele) con una precisa e dichiarata volontà di esprimere una posizione «a favore dei valori di scambio, inclusione e convivenza pacifica tra i popoli».

stand degli espositoriarte in nuvola opere esposte (16)larysa goncharova foto di baccoalessandro nicosia foto di baccoarte in nuvola opere esposte (1)arte in nuvola opere esposte (10)arte in nuvola opere esposte (11)arte in nuvola opere esposte (12)arte in nuvola opere esposte (13)arte in nuvola opere esposte (14)arte in nuvola opere esposte (15)arte in nuvola opere esposte (17)arte in nuvola opere esposte (30)arte in nuvola opere esposte (18)arte in nuvola opere esposte (19)arte in nuvola opere esposte (2)arte in nuvola opere esposte (20)arte in nuvola opere esposte (21)arte in nuvola opere esposte (22)arte in nuvola opere esposte (23)arte in nuvola opere esposte (24)arte in nuvola opere esposte (25)arte in nuvola opere esposte (26)arte in nuvola opere esposte (27)arte in nuvola opere esposte (28)arte in nuvola opere esposte (29)arte in nuvola opere esposte (3)arte in nuvola opere esposte (31)arte in nuvola opere esposte (32)arte in nuvola opere esposte (35)arte in nuvola opere esposte (33)arte in nuvola opere esposte (34)arte in nuvolaarte in nuvola opere esposte (36)arte in nuvola opere esposte (37)arte in nuvola opere esposte (38)arte in nuvola opere esposte (39)arte in nuvola opere esposte (4)arte in nuvola opere esposte (40)arte in nuvola opere esposte (41)arte in nuvola opere esposte (5)arte in nuvola opere esposte (6)arte in nuvola opere esposte (7)arte in nuvola opere esposte (8)arte in nuvola opere esposte (9)francesca leone foto di baccofabrizio russo vittorio sgarbi foto di baccolaura conti alberto luca recchi nargiz abdullayeva angelo bucarelli edoardo blasi foto di baccoluca danese foto di baccoluisa todini foto di baccosergio starace foto di bacco

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…