premio strega 2015

1. CHI, TRA ASSISTERE AL PREMIO STREGA E UNA MARTELLATA SUI COGLIONI, AVREBBE DEI DUBBI? 2. CONCITA DE GREGORIO, CONCIATA DA ANDALUSA, HA APERTO LA DIRETTA DI RAITRE DICENDO TRE VOLTE CHE È IL PIÙ FAMOSO PREMIO ITALIANO E CHE LO VEDONO GLI INSONNI GRECI E UNGHERESI... 3. DOMANDA A FRANCESCO PICCOLO-PICCOLO VINCITORE DELLO STREGA DELLO SCORSO ANNO SE VINCERE FAVORISCE '’L'ACCHIAPPO’'. PICCOLO HA PRECISATO: '’OLTRE LE CENTOMILA COPIE'’

tutti amano franceschinitutti amano franceschini

1. MAIL

Caro dago,

Aridatece Raiuno e Bruno Vespa!

Concita conciata da andalusa aggiornata con un gonnellone ha aperto la diretta di Raitre sul premio Strega dicendo tre volte che è il più famoso premio italiano e che lo vedono gli insonni greci e ungheresi...

stregonastregona

L’inviata sul personaggio della misteriosa scrittrice Elena Ferrante ha chiesto '’se è maschio, femmina o gay”, letteralmente. Un'altra ha interrogato il presidente del seggio Francesco Piccolo vincitore dello Strega dello scorso anno se vincere lo Strega favorisce, letterale anche questo, 'l'acchiappo'. Piccolo ha risposto '’oltre le centomila copie'’.

streghissimastreghissima

Aridatece il salottino con lo sbadiglio !!!!!

 

2. DAGOREPORT/1 INNO A LA GIOIA

Togliamoci subito il dente cariato. Ha vinto Lagioia perché in un primo momento la Mondadori aveva appoggiato la direzione dello Strega che voleva far vincere la Ferrante che Raja (Anita). Poi hanno pensato che la Ferrante ha scritto una quadrilogia che si sarebbe mangiata tutti gli altri libri e sottratto tutte le vendite. Di fronte al quattrino, ciao Strega….

 

stefano rodotastefano rodota

Chi, tra assistere al premio Strega e darsi una martellata sui coglioni, avrebbe dei dubbi? Per sgombrare gli ultimi, trascriviamo alcune delle battute che hanno costellato la serata di ieri al Ninfeo di Villa Giulia, ispirata a un tardo veltronismo da sbadiglio.

 

Madrina e presentatrice Conciata De Gregorio: mentre lei si aggira tra i tavoli perché le è stato usato un occhio di riguardo per le querele accumulate per diffamazione, su Antonio Cipriani, direttore di Epolis e anche lui sommerso dalle diffamazioni, pendono sul capo cinque possibili mesi di carcere. Ma lui non è chic. Ad affiancare la bella Carmencita inzingarita, l'attrice comica, effettivamente lo è, Paola Minaccioni e la scrittrice, comica pure lei, fin dai pantaloni, Chiara Valerio.

stefano eco e dagostefano eco e dago

 

giuseppe scaraffiagiuseppe scaraffia

Prima domanda al compagno Francesco Piccolo piccolo, vincitore dello scorso anno e scrutatore quest'anno: La bellezza conta? Risposta: la bellezza è tutto. Domanda: Voi scrittori siete dei rimorchioni? Risposta: eh, sì, sì.

 

Passiamo al pensiero di un membro della giuria alla sinistra di Piccolo. Domanda: Lo Strega si rinnova? Risposta: La logica del rinnovamento deve esserci, qui bisogna esprimere dei valori, anno più anno meno.

silvia ronckeysilvia ronckey

 

sabrina collesabrina colle

Microfono a Giuseppe Gori di Unindustria. Domanda ficcante: la cultura è importante? Risposta: Nessun paese può svilupparsi bene se non pone le basi sulla cultura. E poi una cosa: lo Strega è un asset e bisogna fare sistema. Domanda: rende sostenere la cultura? Risposta: non ho sentito la domanda.

 

Chiara Valerio di nottetempo passa a intervistare Valentina Palma, studentessa di Benevento, 18 anni. Domanda: che ti piace di più? Risposta: Mi piace la Ferrante perché è facile da leggere. Domanda: qual è il tuo libro preferito? Risposta: non ho un libro preferito. Commento: allora abbiamo una vera lettrice, complimenti!

paolo repetti (2)paolo repetti (2)

 

Paola Minaccioni, una considerazione: Continuiamo a chiederci se Elena Ferrante, la scrittrice sconosciuta, sia un uomo o una donna: e se fosse gay? Ergo, secondo Paola Minaccioni il gay non è uomo o donna, ma un terzo genere.

 

Poi Chiara Valerio passa al tavolo dove c'è Geppi Cucciari. La introduce così: vediamo Geppi con un vestito bianco. Quella si irrigidisce e dice: ma che domanda è? Replica: ma io non faccio domande, commento. Replica: non è una domanda intelligente.

paola minaccioni e marco santagatapaola minaccioni e marco santagata

 

Si arriva alla votazione. Primo Nicola Lagioia di Einaudi con 145 punti (il libro si intitola "La ferocia", le prime 70 pagine sono illeggibili e lì non lo avrà letto nessuno), seguono Covacich 89, Elena Ferrante 59, ultimi a pari de-merito, i due autori meno scalcagnati della serata: Genovesi e Sant'Agata a 37. La Mondadori, dunque, ha convogliato i voti sulla controllata Einaudi.

 

Subito un brivido colpisce la platea: ma avendo ora la Mondadori comprato la Rizzoli, e quindi la Rizzoli l'anno prossimo non parteciperà più al premio, la Mondadori a chi contenderà il premio Strega 2016? Un bel pasticcio. Ricorda, diceva qualcuno, quella vecchia barzelletta sui socialisti che costò la Rai a Beppe grillo: "ma se qui in Cina sono tutti socialisti noi a chi rubiamo?".

ninfeo di villa giulia ninfeo di villa giulia

 

Trionfo finale. Un patetico Nicola Lagioia invita sul palco la moglie e si mette a bere a canna il liquore, come fanno tutti i vincitori dalla notte dei tempi. Ma forse, poichè - beata lei - non aveva mai visto una serata dello Strega, la bella Concita si stupisce: "Guardate, guardate, Lagioia beve addirittura dalla bottiglia!". Da ubriachi!

nicola porronicola porro

 

E così, tra una Elisabetta Sgarbi arcistufa di rimanere lì e il demimonde che se ne va, la cosa più intelligente della serata la dice il vecchio Gianar-duro Ferrari della Mondadori. Domanda: cosa pensa di questa edizione dello Strega? Risposta: è un po' lunghetta, a me piaceva di più come la prima.

ninfeo di villa giulia   ninfeo di villa giulia

Renzi, per il bene della lettura, rottama la Strega.

 

3. DAGOREPORT/2 - STRAGAMI MA DI LIBRI SAZIAMI

L’atmosfera è più ordinata, seria e consapevole. Il pubblico, elegante come sempre, non ha mollato i tavoli finchè non è stato servita l’ultima portata. Non manca nessuno, c’è la pancia pensante di Pigi Battista che sta raggiungendo una sfericità magrittiana. Il sorriso enigmatico del giocondo Paolo Mieli, la barba profetica di Roberto D’Agostino, che a forza di parlare di scambisti non si è accorto che gli scambisti veri, quelli hanno qualcosa da scambiare e non solo il corpo, stanno a Valle Giulia, a un passo da lui. La chioma inesorabilmente corvina di Elido Fazi.

 

nicola lagioia riceve il premio streganicola lagioia riceve il premio strega

La pancia avveniristica di Paolo Repetti è un miracolo di architettura e di design che sfida le leggi di gravità e quelle delle proporzioni. Il ministro-romanziere Dario Franceschini è sempre più solo. Ogni volta che appare in pubblico il circolo degli adulatori festanti che lo assillavano i primi giorni si restringe. Chiunque gli consiglierebbe di non farsi vedere in pubblico o di noleggiare degli escort.

nicola lagioia elisabetta sgarbinicola lagioia elisabetta sgarbi

 

Covacich – “La sposa” Bompiani - è pensoso, ma badate bene modesto, in tutti i sensi ovviamente. Ha un’aria vagamente oppressa. Forse nell’afa romana soffre di nostalgia per il venti della natia Trieste, forse ha un presagio, chissà.

 

nicola lagioia e conchita de gregorionicola lagioia e conchita de gregorio

Fabio Genovesi - Chi manda le onde (Mondadori) - ha una barba marziale e l’occhio del lupo di spiaggia, avendo mosso i primi passi a Forte dei Marmi.

“L’uso del mio libro consisterà nel tenere in piedi per un altro anno un tavolo tarlato, in attesa di vedere se restaurarlo o buttarlo” aveva deplorato la Ferrante, da qualche mese oggetto di un inquietante culto nel Borneo. E invece no, quando tutto sembrava perduto lo Strega ha avuto uno scatto d’orgoglio e ha premiato un’altra volta il libro di un grande editore. Altro che tavolo tarlato! Un bel tavolone di marmo finto, ancora più resistente del vero.

 

mirella serri e paolo forcellinimirella serri e paolo forcellini

De Mauro lancia un avvertimento a Saviano che non si decide a scrivere un bel romanzo e a farsi stregare come si deve. “Non è vero, come sostiene Saviano, che chi non vota un determinato libro è un camorrista”. Semmai è vero il contrario. Ma come dirlo a chi, probabilmente obbligato della camorra, è costretto da anni a presenziare nelle trasmissioni più inquietanti? E adesso pure da “Amici”? Speriamo che i suoi persecutori abbiano pietà e Saviano possa finalmente approdare come merita da Marzullo.

 

michele rossi e dacia marainimichele rossi e dacia maraini

Ma stiamo divagando. C’è chi sostiene di avere visto Gianni Ferrari, tornato trionfalmente ai vertici, asciugarsi una furtiva lacrima mentre Lagioia, dopo avere baciato la moglie Chiara sul palco, ha confessato: “Ho scommesso su quattro anni della mia vita, dedicati a scrivere.” Quindi, come pensavano in molti, la freschezza di Lagioia viene dal fatto che non è uno scrittore di professione. Adesso potrà appendere il computer al chiodo e tornare alla vita dei campi o fare scrivere alla moglie, che ringrazia per essergli stata accanto, un libro anonimo molto più napoletano di quello della Ferrante.

melania mazzuccomelania mazzucco

 

L’inquietante matrona detta la contessa per il largo cappello variopinto è l’ultima superstite di una schiera di anziane grazie che sciamavano come lucciole nel Ninfeo. Per nulla intimidita, reclama a gran voce il primo cittadino: “Dov’è il sindaco? Voglio chiedergli perché non ci sono abbastanza posti a sedere!”.

 

Malgrado qualche tentativo di rivolta l’ordine ha regnato tra le grandi aiuole di Valle Giulia. A sinistra Mondadori, Einaudi, a destra Rizzoli, Bompiani, Marsilio. Il viale centrale è riservato a una comica che è invece davvero tragica. Sgradevole ma sguaiata, persuasa che basti avere un aspetto inverosimile e una voce sopra le righe per scatenare l’ilarità. Alle dieci e mezza dopo che era terminata la cena lo Strega si è trasformato in “Ballando sotto le stelle” grazie all’apparizione di Concita de Gregorio in lungo, opportunamente soprelevata da un paio di arditi zatteroni.

 

lucio battistotti e moglie lucio battistotti e moglie

Se Lagioia sembrava un sacrestano, Covacich sembrava un seminarista. Seri, compresi di sé e del loro ruolo rilasciavano caute interviste a troupe che dopo averli fatti cantare chiedevano loro, per evitare equivoci, nome e cognome. Ma il galeone trionfante tra i navigli di varie dimensione della flotta editoriale era senz’altro Gianni Ferrari, sempre più gagliardo, una smentita vivente delle leggi del tempo. Invece il Dorian Gray della sinistra old style, Enzo Golino sembrava ormai accusare i colpi dell’età che sicuramente avrà provveduto a rifornirlo dell’inseparabile saggezza. Regina della Rive Droite era Elisabetta Sgarbi, fiancheggiata dalla regina nonna, Dacia Maraini.

 

luciana castellina angelo guglielmiluciana castellina angelo guglielmi

Al tavolo della giuria Francesco Piccolo scandiva amabilmente i risultati. Faceva piacere notare che in questi tempi di futili diete Piccolo (si fa per dire) aveva conservato orgogliosamente tutta la sua massa corporea. Ma nessuno poteva competere con Sandro Veronesi. Con il suo ciuffo ribelle, il vitino di vespa e i jeans aderenti era indiscutibilmente il Little Tony della letteratura. Da lui Lagioia e Covacich hanno molto da imparare. Per Santagata invece è troppo tardi.

 

lara nicolilara nicoli

A tratti il vento fischiava facendo vibrare le proverbiali orecchie di de Mauro. Il patron del Premio dei premi sembrava esausto ma contento. In tempo di esodati erano stati tagliati cinquecento inviti, i camerieri laziali erano stati sottoposti a un corso intensivo di buona educazione e si scusavano anche quando facevano qualcosa di giusto.

 

la lavagnala lavagna

Tra la folla si affannava una tipica figura dell’aristocrazia romana, l’erede del marchese del Grillo, il marchese Fulvio Abbate con la fodera della giacca cosparsa di decorazioni. Uomo di altri tempi aveva scambiato l’iphone per una macchina fotografica, ma nessuno osa avvertirlo dell’equivoco. Caro, vecchio marchese, ormai ha anche lui i suoi annetti e quanto ci mancherà! Il più tardi possibile ovviamente.

 

il ninfeo delle bellezzeil ninfeo delle bellezze

Come ogni anno il vincitore del premio è stata una sorpresa per tutti, anche se la sorpresa risaliva ad alcuni mesi fa, ma non bisogna essere pignoli. Ecco Lagioia, austero Pinocchio intervistato dalla Fatina dai capelli tintini, Concita. Intanto in casa Ferrante il marito brinda di nascosto dalla moglie con gli occhi umidi. Almeno per questa volta la famiglia è salva.

Non si vede invece la pancia trionfante di Nesi, che, avendo appena partorito il suo ultimo capolavoro, dovrebbe riacquistare la linea.

Strega

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."