UN TEMPO SI CHIAMAVANO “GENITORI CAZZONI”, ADESSO SI DICE “FAFO PARENTIG” – IL METODO “FUCK AROUND AND FIND OUT” (FARE STRONZATE E POI PAGARNE IL PREZZO) È L’ULTIMA MODA PER EDUCARE I FIGLI CHE DILAGA NEGLI STATI UNITI: NASCE SU TIKTOK E CONSISTE NEL LASCIARE AI BAMBINI LA LIBERTA' DI "SBAGLIARE", PER POI FARGLI AFFRONTARE LE CONSEGUENZE (UNA MANNA DAL CIELO PER GLI ADULTI CHE NON VOGLIONO ASSUMERSI LA RESPONSABILITÀ DELL’EDUCAZIONE) – IL PEDAGOGISTA DANIELE NOVARA: “È UN'EMERITA STUPIDAGGINE. I BAMBINI NON HANNO IL SENSO DELLE CONSEGUENZE. VIVIAMO UN'ERA NARCISISTICA CHE HA INFRAGILITO I GENITORI…”

 

 

1 - L'ERA DEI GENITORI FAFO "LASCIAMO AI FIGLI LA LIBERTÀ DI SBAGLIARE"

Estratto dell’articolo di Anna Lombardi per "la Repubblica"

 

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Mamme e papà di pargoli capricciosi, indietro tutta. Gli approcci educativi che hanno dominato la cultura del "parenting" negli ultimi decenni non pagano. Fallito l'approccio "gentile” […] Così come quello iperprotettivo dei "genitori elicottero" […]  O degli "spazzaneve" impegnati a eliminare gli ostacoli dai percorsi dei loro rampolli.

 

Lo sforzo di mantenere la calma anche davanti alle bizze più esasperanti, […] ha trasformato i ragazzi della Generazione Z in adulti fragili. Più incapaci di gestire relazioni amorose e di lavoro perché non hanno mai ricevuto dei no. E particolarmente inclini a soffrire di ansia e depressione: abituati come sono ad avere qualcun altro sempre pronto a risolvere i loro problemi.

 

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Lo conferma il Wall Street Journal citando numerosi studi. Da quegli Stati Uniti […] arriva dunque una nuova tendenza educativa: il "Fafo". Acronimo dell'esplicito "Fucking Around and Find Out", liberamente traducibile con "fare sciocchezze e pagarne il prezzo". Si basa infatti sull'idea che solo l'esperienza fatta sulla propria pelle aiuta a crescere. I genitori, certo, hanno la responsabilità di mettere i figli in guardia e guidarli. Ma se poi il ragazzino si oppone, sarà lui a subirne le conseguenze. Per dire: non si vuol mettere l'impermeabile? Si bagnerà tornando a casa.

Non gli piace la cena? Sta a digiuno fino a colazione.

 

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Il fenomeno, […] Nasce online. Almeno così racconta l'influencer Kylie Kelce, classe 1992 e cognata del noto campione di football Travis Kelce (il fidanzato di Taylor Swift, per intenderci), conduttrice del podcast Not Gonna Lie sul podio dei più scaricati del 2024. È stata lei a parlare per prima di un fenomeno nato su TikTok: attraverso i video virali di mamme intente ad applicare il metodo, taggandolo appunto con l'hashtag #Fafo. L'acronimo è parte del gergo afroamericano e si è diffuso nei primi anni Duemila. […]

 

E […] nell'America più divisa che mai qualcuno sta già trasformando il dibattito sul metodo educativo reso celebre da una podcaster di sinistra in un sistema che piace ai maschi di destra, che lo considerano anti "woke": perché, dicono, non consente debolezze.

 

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Per fortuna gli esperti garantiscono che le cose non stanno esattamente così. La dottoressa Tamara Glen Soles, fondatrice del Secure Child Centre for Families and Children ed esperta di benessere infantile, dice al sito Parents.com che «il metodo è appropriato ogni volta che l'impatto delle scelte di un bambino non rappresenta un pericolo né viola i diritti altrui. Se il piccino non mangia, prima o poi avrà fame. Può essere spiacevole, ma se salta un pasto o uno spuntino, non corre nessun pericolo».

 

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Insomma, per l'esperta il Fafo è un modo efficace di far comprendere la relazione causa-effetto e può anche aiutare a sviluppare il pensiero critico, permettendo ai bambini di sentirsi «autorizzati a prendere decisioni autonome piuttosto che accettare incondizionatamente tutto quel che dice una figura autoritaria». Ma raccomanda: «Quando si usa questo approccio bisogna fare attenzione a non rispondere con commenti come: "Te l'avevo detto che ti serviva una giacca, ma non mi hai ascoltato"». Perché in questo caso il bambino sarà meno propenso a interiorizzare la lezione. Non farà cioè sua l'esperienza. Rischiando di diventare l'ennesimo giovane adulto troppo fragile.

 

2 - NOVARA "UN'IDIOZIA I BAMBINI NON SANNO DECIDERE DA SOLI"

Estratto dell’articolo di Viola Giannoli per "la Repubblica"

daniele novara

 

Daniele Novara, lei che è pedagogista e dirige il Centro psicopedagogico per l'educazione e la gestione dei conflitti, cosa pensa del "Fafo"?

«Mi sembra un'emerita stupidaggine, una parodia del cognitivismo».

 

Perché è così tranchant?

«È un approccio senza alcuna base scientifica. Come ci ha spiegato Jean Piaget e hanno confermato le neuroscienze, i bambini non hanno, almeno fino ai 10-11 anni, il senso delle conseguenze, se non sul piano strettamente pratico. […] L'idea che i bambini debbano ragionare da soli non è il metodo Montessori, è il suo contrario».

 

Chi sostiene il "Fafo" ritiene che sia la via per superare "l'educazione gentile" che alla Gen Z avrebbe fatto solo danni.

«Resto scettico. Certo, da trent'anni viviamo un'era narcisistica in Occidente che ha infragilito i genitori».

 

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Cosa significa "genitori fragili"?

«Mamme e papà che fanno fatica ad assumersi la responsabilità dell'educazione. Non ci si può mettere alla pari con i figli. Il ruolo genitoriale necessita impegno, dedizione, sacrificio. Non puoi fare tutte le sere l'happy hour, perché i bimbi non ce la fanno fisicamente».

 

Che conseguenze ha avuto questa fragilità sui bambini?

«Si può definire ansia, ma nella scuola si vede bene un aumento delle neurodiagnosi: deficit dell'attenzione, spettri autistici, disturbi oppositivi, oltre a disgrafia e dislessia. Ho visto in studio bambini di 4 anni che dormivano solo otto ore perché i genitori non erano in grado di organizzarsi e aspettavano che crollassero per metterli a dormire, come vorrebbero quelli del "Fafo".

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Quei bambini, alla loro età, non imparano che se vanno a letto tardi il giorno dopo sono stanchi.

L'unica conseguenza è che perdono almeno tre ore di sonno a notte con ripercussioni tragiche. A fronte di una generazione di genitori che decide di rinunciare al proprio ruolo educativo, anche perché non aiutati dalla società, continuamente pressati e colpevolizzati, i bambini ne fanno le spese».

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[…] «L'approccio "Fafo" pretende […] che i bambini, senza background, ce la facciano da soli. Montessori si rivolta nella tomba. Se volevano far arrabbiare i pedagogisti ci sono riusciti».

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