marilyn monroe arthur miller

L'ARTE DI STRUGGERSI - ARTHUR MILLER E MARILYN MONROE, SALVADOR DALì E GALA, FRIDA KAHLO E DIEGO RIVERA, RUDOLF NUREYEV ED ERIK BRUHN, CALLAS E ONASSIS: SU SKY ARTE L'AMORE TRAVAGLIATO, INFEDELE, CRUDELE, DROGATO DEI GRANDI DELL'8-900. L'UNICO ESEMPIO POSITIVO? FELLINI E GIULIETTA MASINA. SE NEL POSITIVO SI INCLUDONO DECENNI DI CORNA, CERTO...

Teresa Manuela Plati per http://www.unita.tv

marilyn monroe arthur millermarilyn monroe arthur miller

 

La storia delle coppie Miller-Monroe, Kahlo-Rivera, Cash-Carter, Picasso-Maar. L’8 Marzo inizia “Artists in love”, il programma di Sky Arte che che racconta le storie d’amore, spesso tormentate, dei grandi artisti

 

“Ti meriti un amore che voglia ballare con te, che trovi il paradiso ogni volta che guarda i tuoi occhi, che non si annoi mai di leggere le tue espressioni”. Frida Kahlo era una donna dai  sentimenti  robusti e dal gusto raffinato e quando portò i suoi dipinti per un parere al pittore, muralista messicano Diego Rivera il loro cammino insieme era già scritto. Si racconta che lei lo sposò pur sapendo dei continui tradimenti con i quali lui l’avrebbe certamente mortificata, ma lo fece ugualmente per poi rimanere vittima dello stesso gioco con altri uomini e donne.

 

gala salvador dali gala salvador dali

Divorziò dal suo amato solo alla scoperta della relazione con la sorella Cristina, ma non potevano stare l’uno senza l’altra. Gli ultimi occhi che la pittrice incrociò prima di morire per un’embolia polmonare furono quelli del suo Diego al quale scrisse “la mia notte mi soffoca per la tua mancanza”.

 

gala  salvador dali gala salvador dali

Un’esistenza costellata dall’arte, dai viaggi e dall’amore fu certamente anche quella di  Pablo Picasso la cui  personalità eccentrica, forte lo perseguitava e lo condannava a rapporti conflittuali con le donne che amava con dolore e consumava con l’odio, tanto da portarlo a vedere l’altra metà del cielo diviso in due specie distinte “zerbini e dee”. Un modo di amare distruttivo e teso a strappare l’anima delle sue muse per donarle freneticamente all’arte.

 

gala   salvador dali gala salvador dali

 Così viveva la sua passione per la fotografa croata Dora Maar, un affetto sadico, crudele in cui la dipingeva, la divorava, la picchiava, la ingannava mentre lei restava immobile impressa sulla tela “La femme qui pleure”. Lì silenziosa la Maar continua a rimpiangere con lucido dolore il suo “padrone” che, dopo averla catturata, l’abbandonò per altre creature.

 

frida kahlo diego riverafrida kahlo diego rivera

Quelle di Frida Khalo e Diego Rivera, Pablo Picasso e Dora Maar sono solo due delle dieci emozionanti storie d’amore che a partire dall’8 marzo verranno raccontate da Artists in Love su Sky arte HD (canali 120 e 400) da Samantha Morton, due volte candidata all’Oscar per i film Accordi e Disaccordi e In America – Il sogno che non c’era. L’attrice britannica nel 2007 ha indossato i panni di Marylin Monroe (ndr in Mister Lonely), altra protagonista con il commediografo Arthur Miller dei racconti d’amore arricchiti di materiale di repertorio, inediti e privati, foto e filmati originali.

frida kahlo  diego riverafrida kahlo diego rivera

 

Miller amava la vitalità della Monroe filtrandola come un faro “in un vasta distesa oscura”. I continui problemi economici di lui e il consumo di droghe e alcolici da parte dell’attrice conclusero un matrimonio per il quale, però, entrambi lottarono cercando un figlio che non nacque mai.

 

pablo picasso dora maarpablo picasso dora maar

Stesso destino e stessa intensa passione per la loro arte, la danza, per Rudolf Nureyev ed Erik Bruhn amici prima che amanti. I due danzatori straordinari, di una bellezza non comune, si incontrarono, si amarono in maniera travolgente per poi scontrarsi furiosamente rivali sul palcoscenico. L’antagonismo li divise, ma saranno le parole di Nureyev ad accompagnare gli ultimi istanti di vita di Bruhn. L’immensa Maria Callas fu la donna Soprano più famosa del mondo e aveva tutti ai suoi piedi, tranne l’armatore greco più ricco del mondo Aristotele Onassis.

picasso ritratto di dora maarpicasso ritratto di dora maar

 

Quando venne invitata sul panfilo “Christina” ormeggiato a Venezia, con il marito Battista Meneghini, la donna non sapeva che sarebbe andata incontro all’amore della sua vita e alla sua infelicità. Si amarono per 10 anni di un sentimento che lei stessa definì “brutto, violento, pieno di cattiverie, tradimenti e tristezza” che ne segnerà il declino anche professionale.

nureyev bruhn1962nureyev bruhn1962

 

Johnny Cash e June Carter, entrambi sposati al loro primo incontro, si amarono in segreto per 12 anni prima di separarsi dallo loro rispettive famiglie. “Mi sentivo come se fossi caduta in un pozzo infuocato e stavo letteralmente bruciando viva” così la cantante descriveva il suo amore per lui. Un sentimento bruciante che diede l’ispirazione per Ring of Fire, una delle canzoni più celebri di Cash. Lei era troppo cristiana per divorziare, lui troppo preso dalla musica e dai suoi vizi.  Alla fine riuscirono a creare una famiglia e vissero inseparabili per 42 anni.

 

fellini masinafellini masina

Salvador Dalì e Helena Diakonova, nota a tutti come Gala, fu l’unica persona al mondo che portò il pittore catalano a dichiarare ”Amo Gala più di mia madre, più di mio padre, più di Picasso e perfino più del denaro”. La russa incarnava l’ideale di donna che lui aveva inseguito, immaginato e cercato di dipingere per anni divenendo la sua musa ispiratrice, amica, amante, il suo tutto grazie alla sensuale energia che emanava rasserenando anche psicologicamente l’artista. Le donò un castello che, alla morte di lei, divenne la sua prigione dorata.

fellini masina 1fellini masina 1

 

Il tragico epilogo di Amedeo Modigliani e della sua Jeanne (Hébuterne) che si suicidò al nono mese di gravidanza, il giorno dopo la morte del pittore, e il matrimonio tra Richard Wagner e Cosima Liszt, nonostante i 25 anni di differenza, completeranno l’intenso ed emozionante viaggio sospeso tra amore e tradimento, amore e crudeltà, amore e droghe.

 

johnny cash 1996johnny cash 1996

Dallo scorrere delle immagini, il sovrapporsi delle storie si potrebbe pensare che non ci sia posto nell’Olimpo dell’arte per un amore sereno e di sana autenticità che, invece e naturalmente, si svela quando i protagonisti della narrazione diventano Federico Fellini e Giulietta Masina.

 

ELSA MAXELL, ONASSIS E CALLASELSA MAXELL, ONASSIS E CALLAS

La coppia non ebbe mai figli e la Masina lo ripeteva spesso, quasi a voler ribadire che il loro stare insieme era frutto di un impegno rinnovato quotidianamente, un patto di cuore alimentato dalla gioia di camminare accanto e dalla volontà di non separarsi. La loro storia d’amore durò 50 anni, solo la morte  riuscì ad interromperla, ma per poco. Lui  andò via nell’ottobre del ’93, lei lo seguì cinque mesi dopo.

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…