caressa adani

“MI DIVERTO A VEDERE GLI ALTRI CHE COMMENTANO” - FABIO CARESSA SFOTTE LELE ADANI PER LA TELECRONACA DA TIFOSO ARGENTINO SULLA RAI: “NO ENTIENDO PORQUE ‘HABLATE’ EN ITALIANO. AHORA SOMOS TODOS ARGENTINOS. ITALIA ES ARGENTINA” (CON RIFERIMENTO ALL’ARGENTINO RISCIACQUATO NEL LAMBRUSCO DEL COMMENTATORE RAI) – “MAGARI SULLA RAI C’È MENO ABITUDINE A UN CERTO TIPO DI COMMENTO MA…” – VIDEO

 

DA https://mowmag.com/

 

fabio caressa

Oggi è il giorno di Argentina-Croazia, prima delle due semifinali del Mondiale di Qatar 2022. Sulla Rai dalle 20 la telecronaca sarà a cura di Stefano Bizzotto e Lele Adani, noto tifoso dell’Albiceleste. Tra gli spettatori con tutta probabilità ci sarà anche la voce del trionfo mondiale azzurro 2006 (e, più di recente, di quello all’Europeo) su Sky, Fabio Caressa. Caressa che ha fatto il verso a Adani proprio riguardo alla sua passione per Messi e compagni.

 

È accaduto durante una puntata di Cachemire, podcast di Edoardo Ferrario e Luca Ravenna nel quale il telecronista era ospite assieme alla compagna Benedetta Parodi: “Devo dire – ha risposto Caressa alla domanda di uno spettatore che gli chiedeva cosa stesse facendo visto che non c’è l’Italia da commentare (attorno a 1 ora e 24 nel video) – che non le sto vedendo tutte, perché gli orari secondo me sono un po’ complicati, se hai delle cose da fare non ce la fai. Però lo sto vedendo comunque il Mondiale, guardo il Mondiale e andiamo in onda con il Club. Non è che la mia vita sia cambiata tantissimo.

 

adani messi

Sarebbe cambiata se l’Italia fosse andata al Mondiale, perché probabilmente Sky avrebbe preso i diritti e saremmo andati lì insomma. Quindi cambiava tantissimo. Però devo dire la verità, io ho un retropensiero sempre, avendo fatto l’ultima telecronaca dell’Italia che vince: quando ci sono i Mondiali e Sky non ha i diritti e non ci va l’Italia io soffro un po’ di meno, perché comunque un po’ soffrirei. Quindi mi dispiace tantissimo ma soffro un po’ di meno. E poi mi diverto a vedere… gli altri che commentano (ride)”.

 

 

caressa

A questo punto sono intervenuti i due padroni di casa: “C’era un problema di doppie se non sbaglio – ha detto Ferrario – e di una pronuncia strascicata”. “Sobrio momento di commento tecnico”. L’intervento di Caressa ha tolto ogni dubbio sul riferimento a Adani: “No entiendo porque «hablate» en italiano. Ahora somos todos argentinos. Tenemos que hablar en argentino. Italia es Argentina”. A quel punto tutti hanno capito, tranne la Parodi: “No niente, Bene, poi te lo spiego a casa a te. Bene non è molto addentro”.

 

Qualche minuto più tardi (1h27') il nome viene fatto esplicitamente: “Sarebbe bello – le parole di Ravenna – fare un bel mesh-up per mischiare le cose, quindi con il riferimento anche di prima, e portare il grande commentatore di cui parlavamo, Lele Adani, a commentare Bake Off (programma con Benedetta Parodi, ndr). Quello sarebbe una bomba”. E parte con l’imitazione: “È la crostata, capisci?!? La tradizione della nonna emiliana, capisci?!?” Con risata sguaiata di Caressa.

messi adani

 

 

Durante una delle sue dirette Twitch a commento del Mondiale (“Stamo in diretta”) il giudizio di Caressa su Adani era stato più misurato: “Io non parlo mai dei colleghi che fanno lo stesso mestiere per principio, ma c’è una ragione. La telecronaca secondo me è una cosa che va molto a gusto. Cioè ti può piacere o non ti può piacere, l’importante è che chi la fa sia un professionista serio, e stiamo parlando di un professionista serissimo e preparato.

 

fabio caressa

L’unica cosa che penso è che magari ci sono ambienti dove un certo tipo di comunicazione è più accettato, per esempio noi delle televisioni a pagamento abbiamo un pubblico più abituato a certe cose, invece sulla televisione generalista e in particolare sulla Rai c’è meno abitudine a un certo tipo di commento, e per questo forse c’è stato poi quel genere di reazione. Però veramente io penso che la telecronaca sia una cosa che ti viene di sentimento e quindi quando una cosa è genuina e di sentimento secondo me va sempre bene. È importante che si mantenga poi un contatto anche con il sentimento di chi ti sente”.

 

Concetti esplicitati, ampliati e un po’ affilati in una diretta con Ocw Sport: “Se mi chiamassero in Rai (non mi hanno mai chiamato) probabilmente farei un gradino sotto rispetto a come sono abituato, perché devi sapere dove stai, e se sai dove stai, sai anche che hai un pubblico diverso da quello che è abituato a sentirti. Non ci sono solo i tuoi, ci sono anche tutti gli altri che magari vedono una partita all’anno e quindi non devi eccedere.

 

La seconda cosa è che non devi essere troppo stridente con il sentimento che gli altri vivono a casa, altrimenti la dicotomia tra il tuo sentire e il sentire degli altri non è più colonna sonora, ma è una cosa diversa. Non c’è più la stessa armonia e allora si crea magari un po’ di fastidio, perché tu stai avendo un tipo di emotività che io non percepisco in quel momento, non è mia, e quindi non mi stai aiutando nel processo di vicinanza emotiva alla partita”.

fabio caressa

 

 

E non è finita: “Un altro elemento della telecronaca è capire il livello di quello che stai facendo. Se quando arriva un pallone e quello lo mette giù tu cominci a dire «che stop!!! Ma hai visto che stop che ha fatto?!?»… Eh, quello piglia 12 milioni all’anno e ha stoppato un pallone, quello deve fa’ nella vita sua, quindi quello ha fatto. Se poi c’è uno stop particolare lo esalti, ma altrimenti se tu metti il primo gradino alto, allora il quinto, la finale, il gol decisivo, Maradona nell’86?

 

adani

Ci sono talmente tanti livelli che tu devi essere pronto a dare il tuo massimo quando pensi che quello sia il livello massimo, altrimenti c’è una dicotomia. Ma questo non vuol dire che io credo che Lele abbia sbagliato: non mi permetterei mai di dire una cosa del genere, perché Lele è uno che fa le cose come sente. Però credo anche che il mestiere sia… Anche a me è capitato di sbagliare in questa direzione, sono cose che poi apprendi piano piano. Secondo me quando stridi con il sentimento degli altri non puoi entrare in armonia con loro. Vuol dire essere al servizio della partita”.

caressadaniele adani fa finta di piangere in diretta sulla bobo tv

 

ADANI 3daniele adani fa finta di piangere in diretta sulla bobo tv

Ultimi Dagoreport

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...

andrea delmastro emanuele pozzolo

FRATELLI D'ITALIA HA ESPULSO EMANUELE POZZOLO! - IL PARLAMENTARE GIÀ SOSPESO DAL PARTITO, IMPUTATO PER PORTO ABUSIVO DI ARMI PER LA SPARO DEL CAPODANNO 2024, HA RACCONTATO A "REPORT" LA SUA VERITA’ SULLA VICENDA (PER POI FARE DIETROFRONT: "MAI DATO INTERVISTE, MI HANNO REGISTRATO") - POZZOLO HA CONTRADDETTO LE VERSIONI DEGLI ALTRI PARTECIPANTI ALLA FESTA, SOSTENENDO CHE DELMASTRO ERA PRESENTE AL MOMENTO DELLO SPARO - DONZELLI, CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA, AVEVA CONVOCATO IL DIRETTIVO DEL PARTITO CHE HA DECRETATO ALL'UNANIMITÀ L’ESPULSIONE DI POZZOLO...

pupi avati antonio tajani

DAGOREPORT! PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI, “CONSIGLIERE PER LE TEMATICHE AFFERENTI AL SETTORE DELLA CULTURA” DI ANTONIO TAJANI - IL REGISTA CHE AI DAVID HA TIRATO STOCCATE ALLA SOTTOSEGRETARIA AL MIC, LUCIA BORGONZONI, È LO STESSO CHE HA OTTENUTO DAL DICASTERO FONDI PER OLTRE 8 MILIONI DI EURO TRA IL 2017 E IL 2023 – L’IDEA DI UN MINISTERO DEL CINEMA AVALLATA DA TAJANI (“IL GOVERNO VALUTERÀ") PER TOGLIERE I QUASI 700 MILIONI DI EURO CHE IL MIC HA IN PANCIA PER PROMUOVERE, A SPESE DEI CITTADINI, IL CINEMA ITALICO – IL SEQUESTRO DEI BENI PER EVASIONE IVA DA 1,3 MILIONI CON L'INCREDIBILE REPLICA DI PUPI: “NON E’ UN BEL MOMENTO PER IL CINEMA ITALIANO...” - LA SUA SOCIETA', ‘’DUEA FILM’’, CHE DA VISURA PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA È IN REGIME DI CONCORDATO PREVENTIVO, DEVE A CINECITTÀ CIRCA 400 MILA EURO PER UTILIZZO DEGLI STUDI - L’86ENNE AVATI STA PER INIZIARE IL SUO 46ESIMO FILM (“NEL TEPORE DEL BALLO”) PER UN BUDGET DI 3,5 MILIONI CHE GODE GIÀ DI UN DOVIZIOSO FINANZIAMENTO DI RAI CINEMA DI UN MILIONE... – VIDEO

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...