QUALI SONO LE FAVORITE PER IL CAMPIONATO? - SEGNATEVI QUELLO CHE DICE SCONCERTI (E IN CASO, GRATTATEVE) - "MILAN E INTER SONO LE PIÙ COMPLETE" - IN SECONDA FILA LA JUVE, CHE NON E' ANCORA UNA SQUADRA, E LA ROMA CHE E' STATA LA SORPRESA DEL MERCATO. IN TERZA FILA CON LAZIO E FIORENTINA C'E' IL NAPOLI CHE SE ACQUISTA RASPADORI PRENDE IL ..."

Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”

pogba juve

 

La Juventus è difficile da trovare perché non è un problema di talento, ma di personalità. La difficoltà è nata quando si è scomposto il centrocampo di Khedira-Pjanic-Matuidi, certamente logoro ma di grande peso. Non sono stati mai sostituiti veramente. La Juve cerca ancora quei giocatori, uomini di mondo, di qualunque partita, e pronti a fare gruppo sul campo.

Esaurita quella squadra, non è facile ritrovare la stessa personalità. Non a caso Allegri ha cercato solo giocatori di esperienza.

 

MAX ALLEGRI

Parto dalla Juve perché la società festeggia in questi giorni i cento anni della stessa proprietà, una cosa quasi inascoltabile in ogni epoca e soprattutto oggi. Sono quei cento anni che hanno dato superiorità alla Juve e le portano spontaneamente i vantaggi che gli altri spesso contestano. È la continuità di guida che costruisce i rapporti con qualunque potere, un saper dare del tu a chiunque che diventa consuetudine e va rispettato perché non è una differenza casuale, ma è confidenza, conoscenza, resistenza, spesa.

massimiliano allegri foto mezzelani gmt164

 

 Se è vero che non siamo tutti uguali, che ognuno è le cose che ha fatto, allora lentamente, con cautela, possiamo capire la diversità della Juve e combatterla con qualcosa di meglio che non sia la moviola. Venendo all'oggi, la Juve non è ancora una squadra, infatti sta facendo disperatamente mercato. Non le manca talento, è un insieme di ottimi giocatori che non hanno uno scopo in comune.

 

Può darsi lo trovino, ma qui si torna alle righe iniziali: aver voglia di crescere insieme è l'argomento basilare del calcio. La Juve è un treno in transito, treno bellissimo, con destinazione indefinita. Compreso Allegri, che nel frattempo è cresciuto senza capire se era conveniente crescere, diventare un altro. Oggi Allegri è un disegnatore di squadre alla lavagna, ha la pelle dura e molta considerazione di sé, cerca più l'effetto che la causa, una specie di marketing personale che non basta più. Se lo capisce, si evita.

vicenza milan 6

 

Tornando al quadro generale, a me sembra una partenza a strati. Milan e Inter sono le più complete. L'Inter perché è squadra vera, già fatta, il Milan perché è squadra di grandi giovani, quindi destinata a salire. Il Milan è l'unico in controtendenza. In questo mercato di costi zero, ha speso per crescere continuando sui giovani. I suoi giocatori migliori, Leao, Tonali, Calabria, Kalulu, Bennacer, Hernandez, hanno ancora molto futuro davanti.

 

Peraltro, se non mi sono perso nelle trattative, mi sembra stia acquistando il giovane più cercato d'Italia, Mancini, centravanti di diciotto anni con tredici presenze nel Vicenza. Non c'è niente che faccia pensare a un Milan sazio. Tecnicamente è ancora l'esperimento più interessante d'Italia. Leggo che tanti ex grandi calciatori fanno di Maldini il loro esempio, la dimostrazione di quanto sia essenziale in un club la forza di scelta di un vecchio campione.

 

mkhitaryan all inter

È una consolazione un po' troppo vasta. Non c'è nessuna legge che regoli le qualità di un vecchio mestiere con quelle di un mestiere nuovo. Vanno selezionati freddamente anche quelli che vanno a scegliere, qualunque cosa abbiano fatto prima. L'Inter comunque oggi è più forte di un anno fa perché ha la stessa difesa, l'attacco che ha già vinto il campionato e due giocatori che mancavano, entrambi quasi universali, Mkhitaryan e Asllani.

kristjan asllani

 

Ha perso Perisic, sta crescendo Dimarco, forse presto si capirà meglio anche l'intera situazione di Gosens, acquistato in modo quasi clandestino da una società, l'Atalanta, di solito poco disponibile a vendere i suoi giocatori cardine. L'unica carenza dell'Inter è nelle riserve di Lukaku e Lautaro. Dzeko è lontano da essere un ragazzo, Correa è lontano da se stesso, giocatore bello e inespresso. Nell'aspettarlo è sopraggiunta un po' di stanchezza.

Wijnaldum

 

Nel secondo strato ci sono Juve e Roma. Della Juve abbiamo detto, mentre la Roma è stata la sorpresa del mercato, quasi una nuova via di pensare calcio. Ha cambiato squadra, si è rinforzata con tutti giocatori sicuri facendo tre grandi acquisti a costo zero (Dybala, Matic, Wijnaldum) e con ingaggi dentro il limite della società. Più Celik, costato 7 milioni, gli unici versati fino a oggi. Non so se sia una strada seguibile, il più giovane dei costi zero è Dybala, gli altri hanno 66 anni in due, ma è l'estensione dell'idea che hanno avuto anche Inter e Juve, con Lukaku, addirittura un prestito, più Pogba e Di Maria.

 

DYBALA

 Questo nuovo modo di agire copre un concetto di mercato che si estende a tutti con la corrispondente difficoltà nel vendere. Oggi in realtà non si compra e non si vende, i giocatori si assumono. Dentro questo orizzonte la Roma ha fatto il massimo. È l'unica ad aver solo aggiunto. Ha dato a Mourinho la squadra che voleva e gliel'ha data in fretta. Oggi potenzialmente è all'altezza delle prime, con le difficoltà normali di mettere insieme la squadra.

 

 Abraham con Dybala e Zaniolo, più l'estro portante di Pellegrini, formano un reparto mescolato che non ha molti uguali in Italia. E Mou è il miglior tecnico che c'è. Una storia così vasta e interessante da diventare quasi ingiudicabile. Però una grande avventura. Sul terzo scalino metto Napoli, Lazio e Fiorentina. Se prende Raspadori, il Napoli prende il miglior attaccante giovane. La Lazio parte dai 25-30 gol che assicura Immobile da anni. Non è poco.

coppa italia juventus fiorentina 5

 

La Fiorentina vincerà e perderà in abbondanza, come ama Italiano. Fossi in lui proverei Jovic appena fuori dall'area. Non si gioca centravanti se si è chiusi da 5-6 centrocampisti che ti giocano a un metro. Aspetto la nuova Atalanta, ma mi fido di Gasperini. Così come mi fido di Juric. La sorpresa può essere il Monza, ma qui entriamo in acque la cui profondità va prima misurata.

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…