ANVEDI COME STERZA NANDO - LA VERSIONE DI ALONSO SULL’INCIDENTE NEI TEST: “QUEL VOLANTE ERA PESANTE” (PROBLEMA ALLO STERZO?) - LA MCLAREN SMENTISCE MA INSERISCE UN ALTRO SENSORE - CHI PAGA I DANNI?
Cristiano Chiavegato per “la Stampa”
Colpo di scena. Dopo i dubbi e le ombre sull’incidente di Fernando Alonso a Barcellona, un comunicato emesso ieri dalla McLaren rivela che il pilota un istante prima di uscire di pista aveva avvertito che il volante della sua MP4-30 si era improvvisamente «appesantito».
Né il campione spagnolo, né la squadra nei 30 giorni successivi al drammatico impatto contro il muretto nel circuito di Montmelò, avevano accennato a un possibile problema tecnico sulla vettura. L’indurimento dello sterzo può essere provocato da diversi fattori che vanno da un guasto allo stesso, al cedimento di una sospensione a una foratura delle gomme anteriori.
Il chiarimento
Il chiarimento è avvenuto nei giorni scorsi quando Alonso è arrivato a Woking per allenarsi al simulatore e provare le modifiche preparate per il GP di Malesia. Al termine del suo lavoro Fernando ha incontrato i tecnici e ha raccontato, appunto, di aver avuto la sensazione prima del crash che «il volante fosse diventato pesante». Ma non era rimasto senza memoria? La McLaren ha messo subito le mani avanti: «Da dati raccolti e elaborati non sono stati rilevati problemi sulla monoposto». Ma, nello stesso tempo ha fatto sapere di aver installato sull’auto un sensore aggiuntivo per migliorare e aumentare la raccolta delle informazioni quando gira in pista.
La dinamica del crash
La sensazione rivelata dal pilota potrebbe spiegare la dinamica dell’impatto contro il muretto e anche la gravità dello stesso, malgrado lo spagnolo stesse viaggiando a circa 160 km orari. Se lo sterzo non ha funzionato normalmente, si può capire perché la monoposto sia finita contro la barriera di cemento, impattando con le sospensioni a 180 gradi. Un urto violento non assorbito che ha provocato lo svenimento del pilota.
Chi paga i danni?
Mentre è in corso l’inchiesta sull’incidente del 22 febbraio avviata dalla FIA resta aperta la questione su chi pagherà i danni ad Alonso. Avendo saltato una gara lo spagnolo, che come tutti i piloti è assicurato, ha diritto a 1/19 (tante sono le corse quest’anno) dello stipendio percepito dalla McLaren. Se è vero che prende 34 milioni di euro l’anno, gli spettano circa 1,8 milioni di euro.
Se dovesse essere accertata una responsabilità della squadra sarà la McLaren a dover liquidare il danno. Si vedrà nelle prossime settimane. Intanto Alonso, che domani sarà a Sepang per correre domenica in Malesia, dovrà sottoporsi giovedì alla visita fiscale del delegato medico federale. È scontato un esito positivo anche se la Fia intende effettuare un esame approfondito sulle condizioni del pilota. Fernando dovrà saltare fuori dalla monoposto entro 7 secondi.
alonso giallo
alonso 2
alonso botto 2