santuario madonna della bozzola andrea sempio alberto stasi chiara poggi don gregorio vitali

ABUSI, RITI SATANICI E ORGE: L’ALTRA GARLASCO – NEL MEMORIALE SCRITTO DAL NIPOTE DI FLAVIUS SAVU, UNO DEI DUE RUMENI CHE RICATTARONO PADRE GREGORIO VITALI CON DEI VIDEO A LUCI ROSSE, SI PARLA DI UN GROSSO GIRO DI PROSTITUZIONE MINORILE: “I RAGAZZI VENIVANO PAGATI 2/3000 EURO PER AVERE RAPPORTI. SOTTO IL TAPPETO C’ERA UNA CHIAVE PER ENTRARE” – IL GIALLO DELLE FOTOGRAFIE DI CHIARA POGGI E ALBERTO STASI AL SANTUARIO DELLA BOZZOLA, ANDATE PERDUTE DURANTE LA PRIMA INDAGINE…

SANTUARIO DELLA BOZZOLA - GARLASCO

1. IL MEMORIALE DEL LATITANTE: “AL SANTUARIO DELLA BOZZOLA RAGAZZI PAGATI FINO A 3 MILA EURO, SIA MINORENNI CHE MAGGIORENNI. SOTTO IL TAPPETO C’ERA UNA CHIAVE PER ENTRARE, ABUSI E RITI PER INDURRE I RAGAZZI A FARE ORGE. TEMO PER LA MIA VITA, MI SENTO IN PERICOLO PER QUELLO CHE HO VISTO”

Da “TeleLombardia”

 

Di seguito uno stralcio del memoriale scritto dal nipote di Flavius Savu, il latitante condannato per estorsione nella vicenda dei ricatti a luci rosse nel santuario della Bozzola a Garlasco.

 

DON GREGORIO VITALI

Il documento, di cui è venuta in possesso Telelombardia, è stato mostrato ieri sera nel corso della trasmissione “Iceberg” condotta da Marco Oliva a partire dalle 20.30.

 

Nell’intricata vicenda di Garlasco Massimo Lovati, legale dell’attuale indagato Andrea Sempio, sostiene che Chiara Poggi sarebbe stata uccisa perché avrebbe scoperto

cosa accadeva proprio presso il santuario della Bozzola. Nel memoriale, il romeno condannato e oggi ancora latitante racconta quello che dice di aver visto proprio al santuario di Garlasco.

 

 

massimo lovati

Mio zio Flavius Alexa Savu un giorno in confidenza mi disse che aveva conosciuto una ragazza di nome (omissis), figlia di (omissis), di Garlasco. Lei stessa riferiva a mio zio che c’era un grosso giro di prostituzione riguardo il santuario delle Bozzole.

 

Da quel che so i ragazzi venivano pagati 2/3000 euro per avere rapporti con un sacerdote, erano sia minorenni che maggiorenni.

 

Mio zio, da quel che sapeva lui, era l’unico a sapere che sotto il tappeto all’ingresso c’era la chiave per entrare, ma lo stesso mio zio mi riferiva che anche queste persone sapevano dove si trovava la chiave (i ragazzi che si prostituivano). Mi riferiva che di sera c’era un grande via vai alle Bozzole e si riferiva ai rapporti di (omissis) con i ragazzi.

 

andrea sempio chiara poggi alberto stasi

Questa (omissis), il giorno che aveva conosciuto mio zio alle Rotonde di Garlasco, gli riferiva che era stata abusata da (omissis) e da altre persone.

 

Mio zio mi riferiva anche che in due occasioni aveva visto una persona che (omissis) vedeva come una specie di divinità perché nelle due occasioni lo vedeva perfino baciargli le scarpe e lo chiamava “sua eminenza”.

 

Mi riferiva anche che questo (omissis) faceva riti satanici per indurre i ragazzi a fare orge e cose molto brutte a sfondo sessuale. Mio zio mi riferiva che lo stesso (omissis) di Garlasco

sapeva tutto del giro delle Bozzole. Mio zio mi riferiva anche che c’era un secondo don, che si chiamava (omissis), e anche lui sapeva tutto e partecipava a quello che faceva (omissis).

 

CHIARA POGGI

Mio zio mi riferiva che tante volte aveva paura che un giorno questi gli toglievano la vita, cioè si sentiva ancora in pericolo per quello che aveva visto.

 

Ps: nel documento originale sono indicati nomi, cognomi e incarichi dei soggetti da noi indicati con “omissis”

 

ALBERTO STASI E CHIARA POGGI IN GITA AL SANTUARIO, IL GIALLO DELLE FOTO SCOMPARSE

Manuela D’Alessandro per AGI

 

Tra le tante fotografie andate perdute nella prima indagine sull'omicidio di Chiara Poggi ci sono quelle che ritraevano la ragazza uccisa a Garlasco il 13 agosto del 2007 e Alberto Stasi durante una gita in bicicletta al santuario della Madonna della Bozzola.

 

DON GREGORIO VITALI

È il luogo di culto sul quale i media e anche gli inquirenti, seppure in modo marginale rispetto ad altre piste, si stanno concentrando negli ultimi giorni alla ricerca di un ulteriore, possibile scenario del delitto.

 

Le dichiarazioni dell’avvocato Lovati

Un'attenzione determinata anche dalle dichiarazioni dell'avvocato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, che pure ha ammesso di coltivare solo supposizioni, senza nessun documento che avvalori la tesi secondo cui Chiara avrebbe scoperto abusi sessuali nel santuario e, per questo "segreto", sarebbe stata uccisa.

 

Il materiale sequestrato e scomparso

CHIARA POGGI ALBERTO STASI

A quanto viene spiegato all'AGI, queste foto con "scene di coppia" nel luogo di culto facevano parte di un album di 41 pagine sequestrato il 20 agosto del 2007 ad Alberto Stasi, insieme ad altri reperti come martelli e attrezzi vari.

 

Tutto il materiale venne spedito ai RIS di Parma per essere analizzato. Tutto, tranne il voluminoso raccoglitore con gli scatti e i loro negativi.

 

Quando si entrò nel vivo del processo d'appello-bis, disposto dalla Cassazione, la procuratrice Laura Barbaini chiese ai carabinieri di ricostruire dove fossero finite quelle fotografie che riteneva utili, perché a quella gita i due ragazzi andarono con la bicicletta "Umberto Dei" di Stasi, a cavallo della quale sedeva la fidanzata.

 

L’importanza delle scarpe

elisabetta ligabo alberto stasi 5

Per Barbaini sarebbe stato importante, tra le altre cose, vedere quali scarpe Stasi indossasse, in particolare se fossero quelle modello Frau con la suola a pallini.

 

Delle calzature del killer si parla in queste ore perché potrebbe essere effettuata l'ennesima consulenza sul tema.

 

Non vennero scattate dai carabinieri "foto a quelle foto" dell'album, e già questa va considerata "un'amnesia". Chi le sequestrò riferì poi che c'erano anche alcune immagini della gita al santuario, oltre ai negativi delle fotografie. Ovviamente, non essendoci materialmente le immagini, venne meno la loro possibile rilevanza a livello investigativo.

 

Un verbale senza seguito

Il verbale dell'acquisizione delle foto venne firmato da Stasi e dal suo avvocato di allora, Giovanni Lucido.

 

Le foto non vennero né mandate ai RIS, né depositate in Procura e nemmeno restituite a Stasi, come accade quando un oggetto sequestrato non viene ritenuto di interesse ai fini degli accertamenti.

 

SANTUARIO DELLA BOZZOLA - GARLASCO

Non si trovarono neanche negli uffici dei corpi di reato delle Procure di Vigevano e di Pavia, dove vennero cercate in extrema ratio.

 

Il racconto della madre di Chiara

Di quella gita al santuario parlarono agli investigatori sia Alberto Stasi sia Rita Preda, la madre di Chiara.

 

La questione ebbe un qualche rilievo perché i due giovani fidanzati ci andarono nell’aprile del 2007 per la festa di primavera, lei seduta sulla canna della "Umberto Dei" di lui.

 

Rita Preda spiegò che quella sera Chiara tornò con una piccola abrasione alla caviglia, senza fuoriuscita di sangue. La difesa di Stasi sostenne che quel lieve infortunio giustificasse la presenza del sangue di Chiara sui pedali della bici di lui.

don gregorio vitali

 

Le minacce di morte alla legale di Sempio

Intanto, l'avvocata Angela Taccia ha denunciato ai carabinieri di Abbiategrasso delle minacce di morte molto esplicite ricevute per la sua difesa di Andrea Sempio nell'ambito dell'indagine sull'omicidio di Garlasco.

 

 In particolare, a quanto apprende l'AGI, nelle ultime ore è arrivato alla sua mail un messaggio di una persona che afferma di voler ammazzare lei e l'indagato accusato di omicidio nell'indagine della Procura di Pavia.

 

Nella mail, questa persona dice di considerare Sempio il colpevole del delitto.

 

Dallo stesso mittente, Taccia ha ricevuto due mail alle quali è stata allegata una fotografia con un fucile a pompa assieme ad altri arnesi come pinze e martelli. Un'immagine esplicita ad accompagnare la minaccia di uccidere lei e Sempio.

Le gemelle Paola e Stefania Cappa il 13 agosto 2009 alla messa per il secondo anniversario della morte di Chiara Poggi elisabetta ligabo alberto stasi 3elisabetta ligabo alberto stasi 4

marco panzarasa - alberto stasi - chiara poggi - londra 2007

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)