PICCOLA POSTA - SCAJOLA PROSCIOLTO CON MILLE SCUSE (ANCHE LE NOSTRE) - SILVIO E L'ARMATA ROSSA - PUNTO, AI DIFETTI - I GUADAGNI DEL BERLUSCA SECONDO REPUBBLICA.IT - SINISTRA, BLAIR E IRAQ - LA 24ORE DI PONTELLO.

Lettera 1
Caro Dago, le notizie quando si danno è meglio darle per intero. Per cui è opportuno sostituire i puntini di sospensione che chiudono la notizia sulla "visita alle patrie galere" con la indispensabile informazione che l'on. Scajola è stato prosciolto in istruttoria con formula piena e mille scuse perché "il fatto non sussiste", come recita testualmente la formula di proscioglimento. Accuse ingiuste che ingiustamente vengono rinverdite.
Valerio Gironi, portavoce del Ministro delle Attività Produttive

Lettera 2

Qualcuno dica a Lapo che almeno dalle mie parti con la pubblicità nazionalistica della Fiat stanno buttando i soldi in quanto c'è un mio amico che sta facendo contropubblicità porta a porta. La sua Punto fa un rumore nella ruota ogni volta che fa manovra ed alla concessionaria gli hanno detto che una circolare Fiat gli proibisce di cambiare il pezzo difettoso in quanto anche i ricambi lo sarebbero (fanno parte di un unico stock). Le case straniere ringraziano per il prossimo cliente.
Giannino amico di Gianluca.

Lettera 3
Ciao Dago, non so se ieri hai notato che in home page di Repubblica.it faceva bella mostra una inchiesta su Berlusconi e il patrimonio delle sue aziende: in pratica, nell'articolo si sostiene che il Cavaliere da quando governa ha triplicato il valore delle proprie aziende. Insomma, ha fatto i propri interessi.
L'inchiesta è qui: http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/economia/
patriberlu/patriberlu/patriberlu.html

Poi che succede? Che un blogger smonta quell'articolo, lo fa letteralmente a pezzi, grazie a dati e numeri veri, oggettivi. Il blog è daw http://daw.ilcannocchiale.it/ .
E che fa Repubblica.it? Lentamente, piano piano, fa sparire dall'home page l'inchiesta... stè.

Lettera 4
Gentile Direttore, "Una quarantenne di Capoterra non si è assolutamente sentita colpevole quando quell'uomo (il suo compagno, nda) più grande di lei di vent'anni, l'ha scoperta fra le braccia di un giovane aitante. In casa sua per giunta.(...) Invece di chiedere perdono, quella che riteneva la sua donna ha utilizzato il nuovo partner come esempio di passione (...) La quarantenne lo avrebbe minacciato mostrandoli gli attributi del nuovo amante, e spiegando quel tradimento, solo l'ultimo di una lunga serie, con la generosità con cui l'altro la possedeva." ("Il Giornale di Sardegna", sabato 7 maggio pag. 27).
Insomma, quando l'amante "ce l'ha più grande"...
Alessandro Spanu - Logoro (OR)

Lettera 5
La sinistra italiana proprio non ce la fa a digerire il rospaccio della guerra in Irak e continua a martellarci, implacabile, con le presunte nefandezze e disastri della coppia Bush-Blair. I quali, inconsapevoli di aver sempre sbagliato tutto su tutto, continuano incoscientemente a vincere le elezioni nei rispettivi paesi che hanno la disgrazia di averli come leader. Stando a loro, Blair, con una maggioranza di 66 seggi, dovrebbe dimettersi. Perché prima ne aveva molti di più. Già, ma sono andati per caso alla sinistra pacifista, questi seggi? Macchè. Ma il particolare naturalmente non interessa. Come non interessa il fatto che in Italia la Sinistra farebbe carte false per vincere con una maggioranza di quella portata. E' stato punito per la guerra in Irak! Continuano a gridare ai quattro venti, incuranti della logica. Contenti loro...

La domanda alla quale la sinistra non riesce tuttora a rispondere è una sola: cosa si sarebbe dovuto fare con Saddam? Tempo fa Scalfari balbettò delle cose del tipo "Si doveva continuare a tentare con le buone, prima o poi ci si sarebbe riusciti". Sì che si sarebbe riusciti, bastava insistere e il feroce tiranno, commosso da tanta ineffabile insistenza, si sarebbe redento ed avrebbe spalancato le porte alla democrazia. Certo, sarebbe senz'altro finita così! Se non ci si fossero messi quei due guerrafondai...

Erano dieci anni che Saddam continuava a giocare a rimpiattino con gli ispettori dell'Onu, un giorno li faceva entrare il giorno dopo li cacciava. Ma anche questo è un particolare che a loro non interessa. In realtà, quello che alla Sinistra non va giù, non è tanto che l'Irak sia stato attaccato e un tiranno pericoloso per l'intera umanità sia stato rimosso, quanto che tutto questo sia stato realizzato dall'orrida coppia Bush-Blair. Un reazionario di destra e un venduto al mercato di sinistra. Che quando l'Unione Sovietica invadeva e schiacciava l'Afghanistan, questa stessa sinistra non ha portato in piazza neanche una comitiva a protestare e bruciare bandiere. Ci mancherebbe! C'erano sopra la falce e il martello...
Dino Manetta



Lettera 6

Caro Dago, dopo lo strepitoso successo ottenuto a Mosca nel mettere pace tra Bush e Putin, spiegando all'uno le ragioni dell'altro, Berlusconi ha deciso di utilizzare lo stesso metodo in Italia per dirimere i contrasti tra Bossi e Follini: si rivolgerà al primo con l'inglese che parla malamente, e al secondo con il russo che non parla per niente.
Adriano Nardini

Lettera 7

Caro Dago, a Sassari c'è un grande sconfitto, ma oggi nessuno ne parla. Il Ministro dell'Interno Beppe Pisanu. Si era esposto con una campagna elettorale allo spasimo e si era detto certo che i sardi si erano già stancati del centrosinistra targato Soru (vedi paginate sui giornali locali del 7 maggio). Ha portato più sfiga di un comizio dell'intera famiglia Berlusconi. Sia la Provincia che il comune di Sassari sono passati dal centro destra al centro sinistra, direttamente al primo turno e con percentuali vicine al 60 per cento. Per essere uno dei candidati a succedere al Presidente del Consiglio non c'è male, sa seguire il suo esempio: meno voti per tutti!
Richard

Lettera 8

Mi riferisco all'articolo di Alberto Statera su "Affari & Finanza" da voi ripreso in "Rosiko Bancario" ed alla presunta ventiquattrore di Pontello stipata di mazzette - per un totale di 2 miliardi di lire - da consegnare a Filippo Micheli, allora Segretario Amministrativo della DC. Facciamo due conti:
- 2 miliardi di lire in banconote da 10.000 fanno 200.000 banconote, ergo 2.000 mazzette;
- in una normale ventiquattrore, considerate le dimensioni delle banconote, si possono stipare circa 20 mazzette per strato (quattro in lungo per cinque file);
- ergo, per stipare 2.000 mazzette si necessiterebbero di 100 strati, quando una normale ventiquattrore ne può contenere 8, 10 al massimo.

Quindi, delle due l'una:
- o invece di una ventiquattrore il buon Pontello si é presentato con una Samsonite (al limite un trolley);
- oppure bisogna ridurre l'importo della dazione (o, cosa più probabile, aumentare il taglio delle banconote).
Claudio Pierangeli

Lettera 9

Cara Dagospia, ma non pensi alla sofferenza del Cavaliere a Mosca, mentre festeggia la vittoria dei russi (allora comunisti dichiarati, quelli veri, quelli che mangiavano i bambini), contro i nazifascisti in un tripudio di bandiere rosse, falci e martello, stelle rosse, ritratti di Lenin: tutto ciò senza poter fare i distinguo fra gli alleati buoni (americani) e quelli cattivi (sovietici) fra combattenti comunisti o meno, o senza poter ricordare che tutti i morti sono uguali e tutto quel ciarpame che ci ammannisce insieme ai suoi cari ad ogni venticinque aprile .
Buster Brown ed il suo fido Medoro

Lettera 10
Caro Dago, il Governo potrebbe nominare Giovanni Minoli Direttore Generale della RAI, un'azienda pubblica che ogni anno appalta film alla Lux Vide, una società privata di proprietà della famiglia Bernabei. Qualcosa di strano? Giovanni Minoli ex socialista, ex comunista, ex democristiano, è marito di Matilde Bernabei, amministratore delegato della Lux Vide. Ebbene si, paghiamo il canone, che Giovanni Minoli probabilmente farà da direttore generale di una società che versa milioni di euro alla società della famiglia della moglie. Che esempio per gli Italiani, che esempio per l'Europa.
Marta Accine

Lettera 11
Caro Dago, dopo aver riabilitato l'Armata Rossa chiamandoli patrioti non sarebbe male se usasse lo stesso termine anche per Giovanni Pesce, Duccio Galimberti, Dante Di Nanni ed altre migliaia di altri...
Gianni Usai


Dagospia 10 Maggio 2005