PESSOTTO PRECIPITA DALLA FINESTRA DELLA SEDE JUVE, E' GRAVE - UNA GIORNATA A MATERAZZI - 'SYDNEY HERALD': BATTUTI DA UNA RECITA AMATORIALE DI GROSSO - AZZURRI IN TV, IL REFERENDUM PUO' ATTENDERE - CALDEROLI SPEGNE LA TV E L'ITALIA VA IN GOL.

1 - UNA GIORNATA DI SQUALIFICA A MATERAZZI.
(Ansa)
- Solo una giornata di squalifica per Marco Materazzi. E' la decisione della disciplinare della Fifa, comunicata stamane alla Federcalcio. Il difensore azzurro, espulso ieri nel secondo tempo di Italia-Australia, saltera' dunque i quarti di finale contro l'Ucraina.

2 - CRUYFF SU KALOU, IL MINISTRO VERDONK CONTRO INTERESSI OLANDA.
(Adnkronos/Dpa)
- Secondo Johann Cruyff, l'eliminazione dell'Olanda dai Mondiali di Germania 2006 e' colpa in parte del Ministro dell'Immigrazione olandese Rita Verdonk, che non ha concesso la procedura abbreviata per la naturalizzazione di Salomon Kalou.

''L'Olanda ha dovuto fronteggiare una situazione per cui senza Robben e Van Persie in campo, non avrebbe avuto alternative sulle fasce. E con Kalou ne avremmo avuta senz'altro una. -scrive l'ex fuoriclasse dell'Ajax sul 'Telegraaf'-. Voglio dire che il compito di un Ministro e' quello di servire l'interesse nazionale, e che e' chiaro che la Verdonk non l'ha fatto''. La Verdonk nei mesi scorsi era stata messa fortemente sotto pressione da parte degli ambienti calcistici olandesi, in particolare proprio da Cryuff e dal ct Marco Van Basten, affinche' provvedesse a far diventare olandese, in vista di una convocazione, il giovane calciatore del Feyenoord, il cui fratello, Bonaventure, ha giocato il Mondiale con la maglia della Costa d'Avorio. Adesso, col trasferimento al Chelsea, l'ipotesi che Kalou acquisisca la cittadinanza olandese sembra svanita. ''L'Olanda sta crescendo rapidamente -conclude Cruyff-, e se 2 o 3 giovani interessanti emergessero dall'Under 21, potremmo pensare in positivo per Euro 2008. Per questo e' un peccato non poter ricevere un impulso ulteriore da un giovane come Kalou''.

3 - SCOMMESSE, L'INGRESSO DI TOTTI SBANCA LE GIOCATE.
(Adnkronos)
- A poche ore dall'inizio della partita le previsioni degli operatori parlavano di scommesse intorno ai 5,5 milioni di euro per la sfida tra Italia ed Australia, praticamente la stessa cifra puntata per gli impegni azzurri con Ghana e Repubblica Ceca. All'annuncio della formazione - fa sapere Agicoscommesse - che mostrava a sorpresa Francesco Totti in panchina, c'e' stato un vero boom di giocate (diverse sulla possibile eliminazione dell'Italia) tant'e' che la raccolta e' schizzata nelle agenzie Snai a 6.850.000 euro, la piu' alta cifra raccolta nel Mondiale, seconda solo la sfida tra Italia ed Usa per la quale vennero giocati 8,1 milioni di euro. I provider offrivano la segnatura di Totti (quale primo marcatore della gara) tra 7,00 e 9,00 volte la posta giocata. Quanto alle altre tipologie di scommessa, il segno ''1'' rientrava ampiamente nelle previsioni della vigilia essendo quotato, mediamente, tra 1,40 e 1,48. L'esito combinato 1° tempo/finale, ''X-1'', pagava intorno a 3,50-3,70, mentre il risultato esatto, 1-0, era offerto tra 5,50 e 6,00 volte la posta. Su valori bassi anche la quota relativa all'Under, puntualmente verificatosi: per i quotisti l'oscillazione era tra 1,55 e 1,65.

4 - EX ARBITRO QUINOU: GENEROSO IL RIGORE ALL' ITALIA.
(Ansa)
- L'ex arbitro internazionale Joel Quiniou, che commenta ogni giorno sul quotidiano francese L'Equipe le decisioni prese dagli arbitri durante il Mondiale, ha definito il rigore concesso ieri alla nazionale italiana contro l' Australia ''discutibile''. ''Al 98' minuto di gioco, il laterale sinistro italiano Grosso, dopo aver eliminato Bresciano, si infiltra nell' area di rigore. Neill effettua allora una scivolata senza riuscire a giocare il pallone'', scrive Quiniou sul quotidiano sportivo francese. ''Mentre e' a terra'', aggiunge Quinou, ''Neill fa opposizione con il suo corpo alla corsa di Grosso e, sollevando il gomito sinistro, urta il ginocchio dell' italiano''. ''Medina Cantalejo- continua l'ex arbitro internazionale - ha giudicato che quest'ostruzione con contatto fisico doveva essere sanzionata con un rigore. Decisione che deve essere considerata discutibile, addirittura generosa. Ma l'australiano, nel suo tackle iniziale non controllato, non si esponeva a questo genere di decisione?''.

5 - STAMPA ESTERA: ''L'ITALIA HA VINTO CON UN REGALO DELL'ARBITRO''
(Adnkronos)
- All'estero, toni ovviamenti meno entusiastici dalla stampa australiana. 'Fox Sport' titola ''Socceroos say arrivederci'', accompagnato da una foto con Schwarzer appena trafitto dal rigore di Totti: ''Cruel end...Totti beats Schwarzer'' e all'interno punta i fari su Grosso ''che nega di essersi tuffato''. L''Herald Sun' invece riporta di alcuni incidenti avvenuti a Melbourne per la rabbia e la frustrazione. ''Fans went anger as Socceroos blow out'' (''Tifosi arrabbiati per l'eliminazione''). Sul 'Sydney Morning' ritorna la foto di Totti che si succhia il dito, usata per un gioco di parole. ''That penalty sucks'', piu' o meno ''quel rigore non c'era'', come accanto dice anche il ct dell'Australia Guus Hiddink. Infine 'The Australian' ''e' finita l'avventura mondiale dei Socceroos'' (''Socceroos' World Cup campaign ends''): ''Come poteva finire? In lacrime''. Osservatore speciale anche la stampa straniera delle nazionali ancora in corsa. In Spagna 'Marca' ricorda Italia-Corea di 4 anni fa e scrive ''L'Italia si vendica di Hiddink nel modo piu' crudele''. In Gran Bretagna, per la Bbc ''Il rigore di Totti spezza i sogni dell'Australia'', mentre in Portogallo, 'O Jogo' sorvolando sulle modalita' scrive che 'L'Italia prosegue il cammino ai quarti di finale''. In Germania, 'Bild' parla di Italia fortunata: ''Un rigore nei secondi finali, e Totti dice grazie''. In Francia, per 'L'Equipe' ''Totti salva l'Italia''. Il piu' esplicito di tutti, pero', e' il 'Clarin': per il quotidiano argentino, infatti, ''L'Italia ha vinto con un regalo dell'arbitro''.

6 - 'SYDNEY HERALD': BATTUTI DA UNA RECITA AMATORIALE DI GROSSO.
(Ansa)
- ''Sconfitti da un arbitro e da un pezzo di teatro amatoriale del difensore italiano Grosso''. E' questa l'opinione diffusa nella stampa australiana a poche ore dal termine dall'incontro che ha visto gli australiani soccombere all'Italia, per un rigore concesso al '95 dall'arbitro spagnolo Cantalejo e trasformato da Francesco Totti. Nell'edizione on line del 'Sydney Morning Herald', il quotidiano punta il dito contro l'arbitro Medina Cantalejo e il suo assistente Carrasco, che secondo il giornale, avrebbero regalato agli azzurri di Lippi un rigore inesistente. ''L'Australia e' stata battuta dal peso della storia dell'Italia, tre volte campione del mondo, piu' che da ogni altro fattore'', si legge ancora nell'editoriale.

7 - SCOLARI, FIFA DEVE TOGLIERE ROSSO A DECO.
(Ansa-Reuters)
- ''La Fifa deve togliere il rosso a Deco''. E' quanto afferma il tecnico del Portogallo, Luiz Felipe Scolari, il giorno dopo la sfida degli ottavi di finale con l'Olanda, vinta dai lusitani per 1 a 0 e terminata con 4 espulsioni e 16 cartellini gialli. A farne le spese, fra gli altri, il centrocampista Deco, espulso per somma di ammonizioni. A Scolari proprio non e' andato giu' l'episodio che ha portato l'arbitro russo Ivanov ad estrarre il primo cartellino giallo nei confronti del centrocampista del 'Barca', che ora sara' costretto a saltare la sfida dei quarti contro l'Inghilterra: ''In occasione del primo cartellino il giocatore dell'Olanda avrebbe dovuto mandare fuori il pallone che era nostro - spiega Scolari - ma istigato dal suo allenatore (Marco Van Basten) ha proseguito il gioco''. Al 28' della ripresa l'arbitro russo aveva fermato il gioco per l'infortunio subito dal portoghese Carvalho mentre il pallone era fra i piedi di Deco. Alla ripresa, gli olandesi non hanno restituito il pallone. ''Sulla base del documento del fair play (cui fa riferimento la federazione internazionale nel suo codice di condotta) che abbiamo firmato, la Federcalcio portoghese chiedera' alla Fifa di togliere il cartellino rosso a Deco - ha aggiunto il ct - nei confronti del quale rimarrebbe a quel punto solo il secondo cartellino. ''E' il momento che la Fifa ragioni su quanto accaduto - ha concluso Scolari - e si domandi se non sia il caso di dimostrare al mondo che l'espulsione di Deco e' stata originata da un primo giallo che non avrebbe dovuto ricevere''.

8 - MONTEZEMOLO: DISCORSO LAMPO A POCHI MINUTI INIZIO PARTITA.
(Ansa)
- Impresa ardua ma riuscita per il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo: sei minuti di discorso all' assemblea di Federacciai per chiudere sui primi calci della nazionale italiana impegnata in coppa del mondo contro l' Australia. ''Ho un intervento di un'ora e mezza'' aveva esordito subito il leader degli industriali dieci minuti dal fischio d' inizio strappando una risata e un applauso generali per poi rilanciare: ''chiedero' di fare le assemblee prima delle partite perche' noto che tutti rispettano i tempi degli interventi''. Prima di lui, in circa due ore, al podio dell'assemblea si erano avvicendati il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il presidente di Federacciai Giuseppe Pasini, il presidente di Eurofer Philippe Varin, la componente della commissione industria ed energia del parlamento Ue Pia Elda Locatelli, il direttore del Rie Davide Tabarelli, il ministro dello sviluppo economico Pierluigi Bersani e quello delle politiche comunitarie e commercio internazionale Emma Bonino. Infine, dopo che il presidente Pasini sopprime la pausa caffe', a pochi minuti dall'inizio viene il turno di Montezemolo che comunque, nel suo discorso tocca con rapidita' tutti i temi piu' a a cuore degli industriali siderurgici: dall'energia, alla concorrenza, dalle infrastrutture alla formazione. Applausi finali e poi, nella sala del centro Cariplo che ospita l'assemblea, viene subito proiettata la partita su un maxi schermo e su altri schermi piu' piccoli per la gioia di cronisti e industriali. Tra le prime file prende posto anche il ministro Pierluigi Bersani.



9 - GLI AZZURRI IN TV, IL REFERENDUM PUO' ATTENDERE.
(Ansa)
- ''Che sofferenza, come alle ultime politiche...''. Pallido in volto, ma sorridente: e' Luciano Violante a pochi secondi dal fischio finale di Italia-Australia. Altro che referendum: e' il momento in cui gli azzurri, a Kaiserslautern, sono tutti attorno a Totti, a festeggiare il gol con cui il numero 10 azzurro ha spedito la nazionale ai quarti di finale di Germania 2006. Gioca l'Italia mentre, con il voto, si gioca a (ri)fare l'Italia. O almeno, parte della Carta costituzionale. Nel giorno del referendum, calcio e politica si guardano, si parlano e si rispettano: a ognuno il suo, con il voto che s'intrufola in tutti gli spazi lasciati dal pallone. Dal Quirinale, il presidente Napolitano aspetta le 19 per rallegrarsi della ''bella giornata: dall'alta partecipazione al referendum al risultato della Nazionale ai mondiali di calcio''. Anche Prodi, a Palazzo Chigi, scende in sala stampa solo al termine del match con l'Australia e regala una battuta: ''Quando dicevamo che c'era bisogno di 'rigore', non avevamo tutti i torti...''.

A Montecitorio, Rutelli e Franceschini convocano una conferenza stampa durante l'intervallo della partita, quando dei due risultati attesi solo uno e' gia' in cassaforte. A via Bellerio a Milano, sede della Lega, la conferenza stampa inizia nel momento in cui segna Totti, con qualche disappunto di molti dei presenti. Nei seggi elettorali sparsi su tutta la Penisola, alle 17 si sparecchiano i tavoli: via le schede scrutinate, al loro posto radio e televisori. Alla Camera i deputati si contano sul palmo di una mano. Nella sala riunioni di Forza Italia, davanti al maxischermo, c'e' solo qualche funzionario. In quella dell'Ulivo 'soffrono' Violante e Marina Sereni, vicepresidente del gruppo, assieme a un nutrito numero di funzionari-tifosi: ''Dopo il 'No', se vince pure l'Italia stasera Bossi fa hara-kiri...''.

Nei novanta minuti del match, non c'e' referendum che tenga: nei palazzi della politica si sta tutti davanti alla Tv. Nel cortile di Montecitorio una manciata di politici e giornalisti sfidano l'afa e si assiepano attorno alle Tv che di solito servono a trasmettere le sedute dell'Aula. In prima fila c'e' Rifondazione Comunista, che schiera i deputati Ramon Mantovani e Gennaro Migliore e il senatore Salvatore Bonadonna. Da Forza Italia, invece, nel primo tempo girano i lanci d'agenzia, stampati e recapitati dai collaboratori: ci si vuol tenere aggiornati sui risultati del referendum. Ma l'interesse per le urne dura poco, nel secondo tempo c'e' spazio solo per la sofferenza calcistica e quella si' che e' bipartisan. Passano i minuti, ma gli azzurri non riescono a segnare. Materazzi, l'eroe della sfida con la Repubblica Ceca, si fa espellere e l'Australia guadagna terreno. Le telecamere Rai inquadrano Hiddink e la mente corre indietro alla maledetta sconfitte con la sua Corea del Sud. Si soffre. Arriva il novantesimo e Grosso s'invola sulla fascia: un dribbling, un altro, va giu', e' rigore. Dal dischetto tocca a Totti e, dalla penombra della sala 'Enrico Berlinguer' si sente, chiara e romana, una voce: ''Te prego, nun je fa' er cucchiaio...''.

10 - CALDEROLI SPEGNE LA TV E L'ITALIA VA IN GOL.
(Asca)
- Partita della Nazionale 'oscurata' al quartier generale del Carroccio: forse per la delusione della sconfitta al referendum sulla riforma costituzionale, oppure per la scarsa passione nei confronti della nazionale italiana da parte di un leghista doc, il senatore Roberto Calderoli, salito in sala stampa a 10 minuti dal termine della partita tra gli Azzurri e l'Australia, ha spento le televisioni impedendo a cronisti, cameramen e fotografi di seguire i minuti finali degli ottavi di finale di Germania 2006.

Nonostante le proteste e il rumoroso dissenso da parte di tutti i presenti, l'esponente del Carroccio ha voluto tenere la conferenza stampa sull'analisi del voto al referendum proprio nei minuti finali di Italia-Australia. Un gesto, quello del vicepresidente del Senato, che da molti e' stato interpretato come un 'dispetto' nei confronti degli appassionati di calcio: ''La Lega non guarda la partita'', si e' giustificato Calderoli senza voler aggiungere altro in proposito. Ma tutto cio' e' stato di buon auspicio per gli azzurri, che dopo pochi minuti hanno infilato la palla in rete con un rigore trasformato da Francesco Totti: la notizia si e' immediatamente diffusa nella sala stampa di via Bellerio, tra l'entusiasmo di tutti i presenti, tranne che, ovviamente, di Roberto Calderoli.

11 - CENTO: TOTTI 'SALVATORE' FAREBBE BENE ANCHE MANOVRA ECONOMICA.
(Adnkronos)
- ''Dopo aver salvato il calcio, Totti e' l'unico che potrebbe fare anche la manovra economica, naturalmente con il consenso popolare''. Con una battuta scherzosa il sottosegretario all'Economia, Paolo Cento, commenta il risultato della partita della nazionale azzurra, dando al capitano della Roma, Francesco Totti, un ruolo di leader nazionale anche nell'economia.

12 - RICOVERATA MAMMA PAOLO ROSSI: VOLEVO VEDERE PARTITA.
(Ansa)
- E' delusa per non poter vedere la partita dell'Italia la signora Amelia, 80 anni, madre dell'ex campione azzurro Paolo Rossi: caduta dalle scale di casa la signora e' ricoverata nel reparto di ortopedia dell' ospedale Misericordia e Dolce. ''Le vedo sempre tutte, le partite del mondiale - ha detto l' anziana signora -, ma qui non ho la televisione. Spero che vincano, cosi' vedro' le prossime. Anzi, sono sicura che ce la faranno''. La signora Amelia si e' tagliata sotto il ginocchio, una ferita profonda che l'ha costretta al ricovero ospedaliero. Nello stesso ospedale ricoverato anche il nonno di Bobo Vieri: il signor Enzo era stato ricoverato lo scorso mercoledi' dopo un malore e si trova tutt' ora nel reparto di pneumologia. Mondiale sfortunato, per i progenitori degli unici calciatori pratesi che hanno segnato un gol in un campionato del mondo.

13 - PESSOTTO PRECIPITA DALLA FINESTRA DELLA SEDE JUVE, E' GRAVE.
(Adnkronos)
- E' in gravi condizioni ed e' appena arrivato al Pronto soccorso dell'ospedale delle Molinette a Torino, Gianluca Pessotto, ex calciatore e ora dirigente dei bianco neri. A quanto si apprende sarebbe precipitato dalla finestra della sede della Juventus.


Dagospia 27 Giugno 2006