ESPRESSO RISERVATO - ASTA LA VISTA PER IL BOTTEGHINO, BOCCONI AMARI PER GUARISCHI, HAI LETTA LA BIENNALE?

Dal "Riservato" dell'"Espresso" n. 6, in edicola venerdì 1 febbraio 2002


DS / IL BOTTEGHINO VA ALL'ASTA
A.A.A. vendesi casa Fassino


Il Botteghino va all'asta. Il palazzo che ospita la sede Ds, in via Nazionale a Roma, il 21 febbraio del 2002 sarà venduto. Il notaio aprirà le buste e chissà che non ci sia un'offerta firmata da Piero Fassino. La Quercia occupa 1.850 mq, un terzo dello stabile. I Ds hanno ottenuto in affitto la sede dall'Inpdai, nel giugno 2000. Un accordo seguito da polemiche perché il canone sarebbe stato inferiore alla media di mercato e all'offerta presentata in precedenza per lo stesso stabile dal partito di Gianfranco Fini. Il contratto con i Ds prevede un canone di 398 mila euro annui e scadrà nel 2005, con possibilità di rinnovo per altri sei anni. Chiunque sia l'acquirente, quindi, non potrà sfrattare la Quercia prima del 2012. La base d'asta è di 13 milioni e 87 mila euro. Un ottimo prezzo per uno stabile d'epoca di 5.400 mq. An, che non ha mai digerito l'affronto di essere stata scartata dall'Inpdai, ora potrebbe prendersi la rivincita, forte del suo attivo di bilancio. «Potrebbe interessarci», dice Francesco Pontone, tesoriere di An, «anche se l'intero immobile è troppo grande per le nostre esigenze».


BOCCONI / IL CASO GUARISCHI
Nominato, colpito e affondato


Non ha partecipato neanche a una riunione del cda della Bocconi, il consigliere di Forza Italia Massimo Guarischi, nominato un paio di settimane fa a rappresentare la Regione Lombardia al posto di Roberto Formigoni. La giunta regionale l'ha rapidamente sostituito con Alberto Guglielmo. Pare che al cda della Bocconi non avessero gradito l'uomo di fiducia del governatore. Guarischi è sotto processo con l'accusa di aver truccato gli appalti del dopo alluvione del '96. Viste le pressioni dell'Università, ha inviato una lettera "spontanea" di dimissioni.


BIENNALE CINEMA / I CANDIDATI DEL POLO
Nella laguna c'è una Medusa


Giampaolo Letta, vicepresidente di Medusa (società di produzione e distribuzione della Fininvest), e Giorgio Gosetti, di Italiacinema (promozione del cinema italiano all'estero) oltre che direttore del Noir in Festival, sono i nomi cui il Polo pensa per sostituire l'attuale vertice della Biennale Cinema di Venezia (direttore Alberto Barbera). Letta (figlio di Gianni), che dovrebbe diventare il direttore, ha retto l'ufficio stampa di Medusa per anni e ora la guida con il presidente Federico Di Chio. Gosetti dovrebbe gestire la macchina burocratica e tecnica.


Dagospia.com 31 Gennaio 2002