D'ALEMA: "ORIANA FALLACI? UNA GRANDE ITALIANA" - IENE RIDENS, SPACCIO SENZA SCONTRINI - A CREMA TENSIONI PER PANSA E BOCCA - DARIO FO AL SENATO: SEMBRA UNA ROULETTE - MORETTI: "BERLUSCONI? HA SUCCESSO PERCHÉ IN ITALIA LE TASSE SONO UN FASTIDIO".

1 - SOGGIORNO O SON DESTO?
Jena per "La Stampa" - La tassa di soggiorno era «una norma moderna e giusta» oppure la sua eliminazione è «una scelta molto saggia»? Dipende dai punti di vista, quello di Rutelli sono entrambi.

2 - SPACCIO SENZA SCONTRINI, IL MINISTERO APRE UN'INCHIESTA.
Da "La Stampa" - «Il servizio realizzato dalla trasmissione televisiva "Le iene", rilevando la mancata emissione di scontrini fiscali da parte di uno spaccio gestito nel perimetro del ministero dell'Economia e delle Finanze, dimostra l'elevata diffusione e il livello disinvolto di alcune pratiche di evasione fiscale in italia».
Lo si legge in una nota del ministero. «Il ministero assicura che, per lo specifico episodio, sono già stati attivati gli accertamenti, cui seguiranno misure nei confronti dei responsabili del comportamento illecito».

3 - D'ALEMA: "ORIANA FALLACI? UNA GRANDE ITALIANA"
Da "la Repubblica"
- «Una straordinaria personalità del giornalismo e della cultura italiana, la sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto». E´ questo il ricordo che Massimo D´Alema ha fatto di Oriana Fallaci rispondendo alla domanda di uno studente di giornalismo cinese all´ateneo di Shanghai, dove ha ricevuto il titolo di professore onorario. Il titolare della Farnesina ha sottolineato che la giornalista ha avuto «una lunga stagione con momenti anche diversi» e ha confessato che negli ultimi anni della sua vita, alcune posizioni prese dalla Fallaci hanno suscitato in lui «perplessità». Il riferimento è alla valutazione «molto pessimista» del rapporto tra Islam e mondo occidentale.

4 - A CREMA TENSIONI PER PANSA E BOCCA, ANNULLATI I DIBATTITI.
Fulvio Stumpo per "la Repubblica" - È finita in stallo, come una partita a scacchi giocata ad alto livello ma, alla fine, con i pezzi bloccati. Giampaolo Pansa e Giorgio Bocca hanno annullato gli incontri che avrebbero dovuto tenere a Crema nello stesso giorno, il primo per presentare il suo ultimo libro "La grande bugia", e il secondo per partecipare al convegno "I crimini del fascismo e la Resistenza antifascista". Finisce così una vicenda che ha tenuto banco per giorni in città coinvolgendo nelle polemiche anche il presidente della Provincia Giuseppe Torchio. Una querelle che prende l´avvio dall´invito del circolo "Cremete" (vicino ad An) a Pansa: il giornalista-scrittore avrebbe dovuto presentare il suo ultimo libro. L´appuntamento era al teatro San Domenico, vecchia sede dell´Inquisizione, per il 21 novembre. Ma ecco la contromossa: l´associazione politica, vicina alla sinistra radicale "L´altra Lombardia-su la testa" indice per lo stesso giorno un incontro con Bocca in una sala concessa dalla Provincia. Scoppia la bufera: il centrodestra accusa Torchio di avere concesso la sala per bloccare Pansa, il presidente della Provincia dichiara che nulla sapeva dell´arrivo del giornalista. Alla fine la svolta: Pansa annuncia che non verrà a Crema e la stessa decisione prende Bocca. Pansa commenta: «Pubblicare un libro come ho fatto io e presentarlo nelle città, è un segno di disponibilità. Ma se questo diventa motivo di conflitto, io non ci sto». Replica Bocca: «Non sapevo che quel giorno ci fosse anche Giampaolo. Meglio così, meno lo vedo meglio è»



5 - DARIO FO ASSISTE AI LAVORI DEL SENATO: SEMBRA UNA ROULETTE.
(Adnkronos) - "Sembra una roulette: i senatori vanno, vengono, tornano, escono, entrano, si fanno cenni, voltano la schiena a chi parla". Cosi' il premio Nobel Dario Fo, che oggi ha assistito dalle tribune i lavori del Senato, ha commentato quanto ha visto in aula. E probabilmente sarà stata proprio sua moglie, Franca Rame che come senatrice gli ha fornito un anticipo. E lui forse ha voluto accertarsene di persona. "Lei è ben contenta -ha detto Dario Fo riferendosi alla moglie- di lavorare sulle denunce, sugli sprechi. E proprio onorevole riuscire a fare questo. Ma è dispiaciuta per il rituale che è davvero terribile: c'è mancanza di rispetto per il luogo e per lo spazio dei colleghi".

"Ma -assicura Fo- non accade solo nella maggioranza. In questo sono tutti onesti e leali: rompono i cogl... a tutti". "E' impressionante il brusio che si crea", e il premio Nobel spende una parola anche per il presidente del Senato: "Capisco anche perchè ogni tanto si fa sostituire, avrà la testa come un pallone. E cosi', tra il serio e il faceto, Dario Fo ricorda alcune norme in voga intorno all'anno 1.000 nelle Repubbliche: "Anche allora vi erano due Camere", e "non si poteva fare ostruzionismo". "Nel medioevo con un colpo di mazza si interrompeva -ha ricordato- la persona che si ripeteva e per alcuni giorni non poteva essere in aula. Bisogna essere piu' severi -ha concluso- per dare l'idea che siamo un popolo serio". E chissà se avrà pensato di aggiungere qualche capitolo al suo 'Mistero buffo'....

6 - BERSANI: VALENTINO ROSSI SIMBOLO DEL RISCATTO ITALIANO.
Da "la Repubblica"
- «Se abbiamo bisogno di un simbolo per questo Paese per la sua volontà di correre, riprendersi e accettare qualche battuta d´arresto, credo che Valentino Rossi sia un buon marchio» ha detto il ministro Pierluigi Bersani indicando il campione come un esempio.

7 - MORETTI: "BERLUSCONI? HA SUCCESSO PERCHÉ IN ITALIA LE TASSE SONO UN FASTIDIO".
P. G. per "la Repubblica" - Dopo "Il Caimano", il silenzio. Nanni Moretti, a Torino per il FilmFestival, presenta al pubblico il suo diario girato durante le riprese del film. Ma oppone un "no comment" ogni volta che gli si chiede un giudizio sulla situazione politica. Dice solo che «oggi al governo non c´è un caimano». L´unica a far breccia è una ragazza calabrese che gli chiede ragione di una frase del film. La domanda è: perché sostiene che in Italia Berlusconi ha già vinto? «Perché il fenomeno Berlusconi ha trovato in Italia un terreno fertile. Ha avuto successo perché in questo paese si considerano le tasse con insopportabile fastidio e in buona parte non si rispettano le regole. Questo ha lasciato macerie con cui dovremo fare i conti per un po´ di anni. Macerie costituzionali, istituzionali, etiche».


Dagospia 15 Novembre 2006