CAVARE GLI OCCHI, BUCARE LE MANI CON UN TRAPANO, IL FERRO DA STIRO SUL CORPO
TRASCINARE UNA PERSONA LEGATA AL BAGAGLIAIO, LA FIAMMA OSSIDRICA SULLA PELLE
I MANIACALI DISEGNI DEI TERRORISTI DI AL QAIDA SEQUESTRATI DAI MARINES IN IRAQ
TRASCINARE UNA PERSONA LEGATA AL BAGAGLIAIO, LA FIAMMA OSSIDRICA SULLA PELLE
I MANIACALI DISEGNI DEI TERRORISTI DI AL QAIDA SEQUESTRATI DAI MARINES IN IRAQ
Cavare gli occhi, tagliare gli arti, frustare, bucare le mani con un trapano, trascinare una persona legata al bagagliaio della macchina, bruciare la pelle con la fiamma ossidrica, appendere il malcapitato al soffitto, il ferro da stiro rovente sul corpo.
Roba da Tarantino e tarantolati pulp-horror. Invece queste sono solo alcune delle tecniche di tortura dei fondamentalisti islamici legati ad Al Qaida (ma somigliano molto anche a quelle della polizia segreta di Saddam), descritte con maniacale dettaglio in alcuni disegni che le forze americane in Iraq hanno sequestrato durante alcuni pattugliamenti e arresti di terroristi.
Le immagini, declassificate dal Pentagono e pubblicate dal sito "Smoking Gun", sono "impreziosite" da foto di rudimentali arnesi utilizzati per torturare ostaggi (cacciavite, martelli, pinze, fiamme ossidriche, ganci da macelleria, ecc.) e riprese delle condizioni fisiche di alcuni iracheni rapiti e salvati dai marines prima che fosse troppo tardi.
Nelle foto sono visibilissime le frustate, i lividi e le bruciature. E la stanza dove le torture avevano luogo. È lì che il 24 aprile i soldati hanno trovato un uomo in catene che pendeva dal soffitto, rapito mentre si trovava al lavoro e, a quanto pare, picchiato con catene, cavi e tubi.
Dagospia 25 Maggio 2007
Roba da Tarantino e tarantolati pulp-horror. Invece queste sono solo alcune delle tecniche di tortura dei fondamentalisti islamici legati ad Al Qaida (ma somigliano molto anche a quelle della polizia segreta di Saddam), descritte con maniacale dettaglio in alcuni disegni che le forze americane in Iraq hanno sequestrato durante alcuni pattugliamenti e arresti di terroristi.
Le immagini, declassificate dal Pentagono e pubblicate dal sito "Smoking Gun", sono "impreziosite" da foto di rudimentali arnesi utilizzati per torturare ostaggi (cacciavite, martelli, pinze, fiamme ossidriche, ganci da macelleria, ecc.) e riprese delle condizioni fisiche di alcuni iracheni rapiti e salvati dai marines prima che fosse troppo tardi.
Nelle foto sono visibilissime le frustate, i lividi e le bruciature. E la stanza dove le torture avevano luogo. È lì che il 24 aprile i soldati hanno trovato un uomo in catene che pendeva dal soffitto, rapito mentre si trovava al lavoro e, a quanto pare, picchiato con catene, cavi e tubi.
Dagospia 25 Maggio 2007