BADALONI: ECCO COME STANNO LE COSE A RAI INTERNATIONAL - DOMANDA A LEHNER: PERCHÉ SUA FIGLIA NON LA CHIAMA "STRONZIA"? - PRODI È GIAPPONESE - L'ITALIA DEI LAVORI - 11/9, COSPIRAZIONE IMPOSSIBILE - L'ISOLA DEI PESCI MORTI - PADRE PIO, PRO E CONTRO.

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Direttore, noto che siete informatissimi sulle mie vacanze in Tibet (anche se l'ospedale in cui sono stato ricoverato non era militare), ma non altrettanto su quanto succede a RAI International.
Il nuovo programma della Cinquetti non ha affatto prosciugato il budget a disposizione del canale, anzi. Il compenso della conduttrice è inferiore a quello complessivo che veniva percepito da Francesca Alderisi l'anno passato per Sportello Italia e faccio presente che le ore di auto produzione sono passate da tre a cinque alla settimana.
Il contenitore che è partito il 22 ottobre (la cui scenografia non è affatto costosissima e viene fra l'altro sfruttata anche da un altro programma di RAI International), ha inglobato il vecchio format e ha ampliato gli spazi dedicati agli italiani all'estero, che sono i principali fruitori del canale.

Alla Alderisi e successivamente a Daniela Massetti, è stata da me proposta un'alternativa di impiego su un altro programma che è stata rifiutata.
L'astrologo Rino Liuzzi, di comune accordo, è stato spostato alla radio. Fabrizio Gatta, che è un collaboratore esterno e ha un contratto di esclusiva con la Rai, è stato impiegato dall'azienda su altri programmi di altre reti e sostituito con un giornalista della redazione di RAI International nel compito che prima svolgeva di inviato. Una scelta che ho condiviso per valorizzare le risorse interne.

Nessuna preoccupazione infine per "notturno italiano", che anzi verrà arricchito e migliorato essendo un cardine della nostra programmazione radiofonica. Sono stati chiusi i notiziari in 26 lingue trasmessi finora sulle onde corte, perché questo prevedeva una legge del 2004, finora disattesa, e firmata dall'allora ministro per le comunicazioni, Gasparri (AN).
Vi sarei grato se pubblicaste queste mie precisazioni, visto che l'autore dell'articolo non ha avuto il buon senso di verificare prima di scrivere, le notizie di cui era in possesso.
Cordialmente
Piero Badaloni, direttore di Rai International

Lettera 2
Una domanda a Lehner: per star nel trivio, perchè non Stronzia? Il patronimico non s'usa più?
Luca Rossi, frocio

Lettera 3
Caro Dago,è uscito recentemente un libro inglese ("Going Dutch in Beijing", a cura del giornalista e scrittore britannico Mark McCrum) in cui si danno consigli su come comportarsi in giro per il mondo, onde evitare di fare figuracce. Ad esempio nei paesi orientali sono graditi i crisantemi mentre in Italia, Francia,Spagna e Turchia sono abbinati ai defunti. Negli affari per esempio non stupitevi poi se la vostra controparte giapponese chiude gli occhi durante la vostra esposizione di un progetto: è sintomo di concentrazione e non di disinteresse. Perbacco... allora Prodi è giapponese! (oltre che zen).Quindi non è che biascichi quando parla... si esprime in giapponese.
Flavio Gori - Trieste

Lettera 4
Caro Dago, dunque è arrivato il "no" del Senato all'emendamento che prevedeva la soppressione della società Stretto di Messina. E il governo inciampa sul Ponte grazie all'Italia dei Valori di Di Pietro che vota con l'opposizione. E muta la propria denominazione in "L'Italia dei Lavori".
Zuccapelata

Lettera 5
Caro Dago, Marpionne conquista l'attenzione dei media per la decisione di anticipare un aumento di 30 (leggasi trenta) euro mensili nelle buste paga dei suoi lavoratori. Bene, giusto. Qualcuno dovrebbe però ricordargli che un mitico (scusate il campanilismo) pastaio di Campofilone nelle Marche, i cui guadagni sono lo zerovirgolaqualcosapercento di quelli del capo della Fiat, già prima di lui ha deciso di aumentare lo stipendio ai propri operai: e non di 30, ma di 200 (leggasi duecento) euro mensili!
Carlo

Lettera 6
Caro Dago, per una volta sono d'accordo con la Maglie che dice: "perché giornalisti e personaggi del calibro di Mario Giordano, che è anche il direttore del Giornale sul quale scrivo, e Massimo Teodori, si ostinano a frequentare dibattiti con Giulietto Chiesa e Franco Cardini?" Perfettamente vero! Il giornalista che era noto perchè iniziava le riunioni di redazioni con il motto "gnocca, gnocca, gnocca" è di un calibro diverso da Chiesa e Cardini. Quanto a Teodori, il culmine lo ha raggiunto quando ha detto, testuale: "il terrorismo islamico ha fatto a New York, a Londra, a Madrid, migliaia di morti, centinaia di migliaia di morti."
E la faccia che ha fatto quando il padre di una vittima, invece di sentirsi offeso da chi dubita della versione ufficiale dell'11/9, come Teodori aveva affermato, ha detto che lui e gli altri parenti delle vittime hanno fatto centinaia di domande alla Commissione d'inchiesta senza avere nessuna risposta!
Roberto da Rifredi



Lettera 7
Caro Dago, nel bel libro antologico "11/9 - La cospirazione impossibile", Michael Shermer fa un paragone molto calzante tra i negazionisti dell'Olocausto e quelli della verità ufficiale dell'11 settembre, sostenendo che entrambi si appigliano a piccole incongruenze di interesse minimo per mettere in dubbio la realtà generale. Per chi fosse stufo di questo revisionismo, ne consiglio la lettura, così come quella del sito http://undicisettembre.blogspot.com/ , in cui l'ottimo Paolo Attivissimo smonta molte inesattezze degli autori del documentario. Io mi limito soltanto ad evidenziare (come fatto da tanti altri prima di me) qualche follia logica in questi discorsi. Diciamo anche che le Torri gemelle sono cadute giù perché "imbottite di esplosivo". Come cavolo si fa ad imbottire di esplosivo un palazzo con migliaia di persone che ci lavorano dentro senza che queste se ne accorgano? E, soprattutto, nel momento in cui si è fatto tutto questo lavoro immane, perché non farle esplodere semplicemente e dare comunque la colpa ai terroristi?

Che bisogno c'era di dirottare due aerei, se in questo modo si otteneva comunque il risultato di poter lanciare una guerra al terrorismo (magari provocando anche più morti, senza dare a molte persone il tempo di evacuare)? Stesso discorso vale per il Pentagono: se è stato un missile o dell'esplosivo, perché non dare comunque la colpa ad Al Qaeda e inventarsi un aereo che non è mai caduto? Soprattutto, che fine hanno fatto tutte le persone dei due aerei (quello del Pentagono e l'United 93) che non "sarebbero mai caduti"? Sono stati presi in consegna dagli alieni? Sono tutti andati a vivere in un monastero sulle vette hymalaiane? Sono stati ammazzati da centinaia di agenti dell'FBI senza scrupoli e i loro cadaveri occultati?
Infine, agli autori di questi lavori farraginosi e pieni di errori, chiedo: non sarà che le ragioni per cui realizzano queste opere è lo ste$$o di cui accusano Bush e soci? Perché a vedere certi dati di vendita e interesse mediatico, a fare i 'ribelli' e gli 'scopritori di verità scomode', mi sembra che il conto in banca non ne risenta affatto...
Colinmckenzie - http://www.badtaste.it

Lettera 8
Ma possibile che nessuno noti che i pesci appena pescati attaccati agli ami dei naufraghi dell'Isola dei famosi sono tutti morti e stramorti almeno dal giorno prima?
Geeorgia

Lettera 9
Per combattere la microcriminalità, l'assessore alla Polizia Locale della Regione Piemonte ha ingaggiato il mago Alexander per allenare gli agenti. Una domanda: hanno qualche idea su chi ingaggiare per combattere la prostituzione?
Gino Roca

Lettera 10
A quasi quaranta anni dalla morte di Padre Pio, ci sono ancora dei soggetti che non riescono a capacitarsi che sulla terra è vissuto un grande uomo , un grande santo , che ha portato sul suo corpo - con grande sofferenza -i segni del sovrannaturale. Nella Sua vita ha avuto tanti nemici e fra questi Agostino Gemelli e Pasquale Gagliardi, due preti, arsi dalla rabbia , dalla malvagità e dalla invidia che non hanno saputo fare tesoro dei dettami evangelici. Ora si cimenta questo professore genovese, con cattedra a Torino, che nelle sue "opere " si è occupato di fascismo e di rivoluzione francese. Sicuramente , temi ben lontani dalle opere del frate di Pietrelcina.
Vittorio Pietrosanti

Lettera 11
Adesso si fa un gran parlare di Padre Pio per l'uscita del libro di Sergio Luzzatto che rivela particolari che gettano luce "nuova" sul discusso personaggio. Vorrei però ricordare che già nel 1999 uscì una biografia, "Santo Impostore", di Mario Guarino, per Kaos Edizioni, in cui si ripercorreva la controversa vita del Frate di Pietrelcina.
Dmaiuscola

Lettera 12
Caro Dago, la notizia riguardante la mercedes di padre Pio va completamente rivista: i furbacchioni che l'hanno messa in vendita a Padova hanno artatamente creato un'onda di pubblicita' che gonfia in maniera inverosimile la vicenda. Quella mercedes -come ho potuto verificare preparando un servizio giornalistico sull'argomento- nel 1964 si trovava in un totale stato di abbandono (ridotta ad un pollaio) in una masseria di san giovanni rotondo.
Fu notata da Domenico Cristiani, un operaio gruista (che lavorava nel cantiere dell'ospedale) che decise di comprarla e restaurarla: i proprietari della masseria, fedeli di p.Pio, avevano affidato al frate delle stimmate il compito di decidere se vendere o no i loro beni, devolvendo poi il ricavato alla costruzione dell'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza. Padre Pio dette l'assenso alla cessione di quel catorcio e Cristiani per ricambiare il favore fece una donazione a p.Pio.

Questo è tutto:Cristiani, primo compratore della mercedes (di cui si parla), è tuttora vivo e vegeto, ha 70 anni e risiede a Bari, è l'unica persona a poter dire come stanno le cose e in proposito dice senza tentennamenti:"NON SO ASSOLUTAMENTE SE PADRE PIO SIA MAI SALITO SU QUELLA VETTURA, QUANDO L'AUTO, MOLTI ANNI PRIMA, ERA FUNZIONANTE: so soltanto che lui convinse il proprietario della masseria a rispondere favorevolmente alla mia richiesta". Dopodichè ogni altra affermazione è a dir poco esagerata e frutto di fantasia.
Enzo Del Vecchio



Dagospia 25 Ottobre 2007